Il Consorzio dei Colli Orientali cresce in rappresentatività
Acquisirà le competenze dell’erga omnes, primo Consorzio
in provincia di Udine, per promuovere i vini di tutti i produttori della Doc e
offrire servizi tecnici e commerciali. Trecento le aziende
interessate
Cresce la rappresentatività del Consorzio a Doc (Dop) dei
Colli Orientali del Friuli e cambia il nome rafforzando il legame con il
territorio rappresentato. Lo ha deciso all’unanimità l’Assemblea straordinaria
dei soci riunita presso la sede consortile di Cividale del Friuli.
In
base al D.Lgs 61/2010 e al D.M. 16 dicembre 2010, i Consorzi di tutela
riconosciuti che intendono estendere le loro funzioni nei confronti di tutti i
soggetti viticoltori, vinificatori e imbottigliatori della denominazione
sottoposti al sistema di controllo della Doc sono tenuti a dimostrare la
rappresentatività nella compagine sociale di almeno il 40 per cento dei
viticoltori e di almeno il 66 per cento della produzione di competenza dei
vigneti iscritti nello schedario viticolo della relativa Doc calcolato sulla
base del quantitativo certificato negli ultimi due anni. Per tutte le
denominazioni di competenza: Colli Orientali del Friuli Doc, Ramandolo Docg,
Picolit Docg e Rosazzo Docg, la rappresentatività consortile è abbondantemente
al di sopra di quanto stabilito dal legislatore. L’Assemblea, pertanto, davanti
al notaio Francesco Petroni, ha deciso di modificare lo Statuto e richiedere al
Ministero delle politiche agricole l’incarico “erga omnes” che consentirà
di coinvolgere nell’attività consortile, pure economicamente, tutti i soggetti
della filiera anche attualmente e formalmente non aderenti al Consorzio.
L’attività consortile, in questo modo coinvolgerà circa 300 aziende e imprese
enologiche attive nel territorio di competenza.
Al
termine dell’iter burocratico (tra circa 30-50 giorni), il Consorzio, primo in
provincia di Udine, potrà definire l’attuazione delle politiche di governo
dell’offerta; organizzare e coordinare le attività delle categorie interessate
alla produzione e alla commercializzazione della Doc; agire, in tutte le sedi
giudiziarie e amministrative, per la tutela e la salvaguardia della Doc e per la
tutela degli interessi e diritti dei produttori; svolgere azioni di vigilanza,
tutela e salvaguardia della denominazione da espletare prevalentemente alla fase
del commercio. I costi derivanti dalle attività saranno a carico di tutti i
soggetti inseriti nel sistema di controllo (soci o non soci), secondo criteri
che saranno stabiliti con regolamento ministeriale. Il Consorzio potrà altresì
chiedere ai nuovi soggetti utilizzatori della denominazione un contributo di
avviamento.
Infine, l’Assemblea ha deciso di uniformare il nome del
Consorzio con quella della Doc, modificando la denominazione del Consorzio
stesso in: Friuli Colli Orientali e Ramandolo, che tutelerà anche altre
tre denominazioni tutte a Docg, rispettivamente Ramandolo, Rosazzo e Colli
Orientali del Friuli Picolit.
----------------------------
Studio
Giornalisti
Adriano Del Fabro
Commenti
Posta un commento