Nel 2017 il mondo ha perso un’area di foreste grande quanto l’Italia. L’indagine di Global forest watch LIFEGATE Ambiente Pubblicato il 28 giu 2018 di Elisabetta Scuri Persino il raggiungimento di un accordo di pace può causare la deforestazione: è solo uno dei dati sconvolgenti presentati da Global forest watch. Ma la soluzione è a portata di mano. Nel 2017 abbiamo perso una foresta grande quanto un campo da calcio al secondo . Si arriva complessivamente a 29,4 milioni di ettari distrutti , superficie paragonabile a quella del nostro paese. Lo ha rivelato Global forest watch , piattaforma del World resources institute che sfrutta Google maps per monitorare lo stato di salute della vegetazione mondiale, collaborando con l’ Università del Maryland . La perdita di alberi non è dovuta soltanto alla deforestazione , ma anche a cause naturali tra cui gli incendi . Va precisato, però, che fenomeni meteorologici es
TEATRO NATURALE - Editoriali 07/02/2024 L'agricoltura deve saper ripartire dalla natura e non da modelli che hanno fallito. Si vogliono accentuare le cause che hanno portato l’agricoltura ad essere fuori da uno sviluppo sostenibile Sto con chi coltiva la propria terra e sa che è piena di biodiversità, di vita. Chi sa, anche, che essa è la madre di tutte le madri, di noi umani come dei vegetali e degli animali. Sto con chi ama la natura ed ha ancora il senso del rispetto e degli altri valori, che ci rendono umani e ci legano all’altro per diventare comunità. Amo la mia terra, il Molise, perché espressione di ruralità e di biodiversità, i due caratteri persi laddove ha più inciso lo sviluppo e il progresso, dando vita alla pesante crisi che vive il clima. Uno sviluppo e un progresso a spese del territorio e della sua primaria attività, l’agricoltura. Non amo l’agricoltura industrializzata dei trattori alti tre piani e delle super concimazioni e super trattamenti che, pe
Un giorno speciale, il 19 Marzo, preceduto dalla visita alle tante cappelle che animavano Larino, ora centro storico, da "capammonde é capabballe", con i camini accesi e le pignate in evidenza e la tavola piena di bontà, soprattutto primizie, come gli asparagi. L'offerta di un piatto di bucatini con la mollica mista di uva passita, pinoli e olio "Gentile" che sapeva anche di quello "Salegno o Saligno", mentre l'oliva della varietà "San Pardo" faceva bella mostra sulla tavola imbandita. La devozione che si esprimeva in donazione e incontro, convivialità. Quella stessa che il giorno dopo raccoglieva la presenza di figuranti Giuseppe e Maria con il bambino e dieci ospiti per il pranzo delle 13 portate. Il "Convito" e la "Deozione di Sn Giuseppe nella Tradizione molisana, come scriveva l'indimenticabile Enzo Nocera. l'editore che ha dato tutta la sua passione al Molise, in un libricino pubblicato nel 1998 con l'As
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