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Le tante mistificazioni sulla guerra

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di Umberto Berardo I fronti di guerra nel mondo sono in continuo aumento. Far penetrare nella storia dell’umanità i principi della non violenza e della convivenza pacifica tra i popoli è stato ed è purtroppo sempre più difficile perché la maggior parte delle classi dirigenti indirizza l’opinione pubblica verso la logica della creazione del nemico dal quale ci sarebbe la necessità di difendersi. Si tratta di un copione dietro al quale si nascondono semplicemente gli interessi di natura economica e finanziaria nella produzione delle armi, nelle ricostruzioni dopo le macerie materiali e nella necessità di presidiare il benessere e la ricchezza di pochi. Grandi gruppi economici finanziano la produzione delle armi per sostenere l’egemonia economica, politica e militare di nazionalismi che sfociano poi quasi sempre nelle logiche imperialiste. Si tolgono in tal modo risorse al Welfare per sostenere l’industria bellica come avverrà in Europa dove quest’anno le spese per il sistema di difesa

Ecco il testo del monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile: lo scrittore avrebbe dovuto leggerlo su Rai3

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di F. Q. | 20 APRILE 2024 • • • Ecco il testo integrale del monologo di Antonio Scurati, incentrato sul tema del 25 aprile, che lo scrittore avrebbe dovuto leggere durante la trasmissione “Che sarà” su Rai3. Intervento che è stato invece annullato. Il testo è stato pubblicato da Repubblica.it “Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L’onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l’ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all’ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro. Muss

I suoli agricoli europei in pericolo: ci riguarda tutti

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Editoriali 19/04/2024 Solo oggi il primo atto legislativo a livello europeo che fa riferimento al suolo e, cioè la necessità di un monitoraggio della situazione e di interventi per avere suoli sani entro il 2050 ------------------------------------- Un suolo degradato, inquinato, ha bisogno di attenzione, di cure e, soprattutto, di tempo per tornare a produrre cibo. Il 60-70% dei suoli europei è in uno stato di degrado, non solo per l’espansione urbana, le colate di cemento e asfalto, ma anche per quell’agricoltura industrializzata o intensiva sostenuta da un sistema che preferisce la quantità alla qualità. Una situazione davvero preoccupante che non allarma il mondo dell’agricoltura italiana e il mondo di chi questo nostro Paese, ai diversi livelli, lo governa. Meno che mai quello europeo, visto che è di qualche giorno fa il primo atto legislativo dedicato al suolo, una proposta della Commissione Ue per il monitoraggio del suolo, votato dal Parlamento, non all’unanimità, ma da una

Le 14 migliori Tintilia del Molise scelte dal Gambero Rosso

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a cura di Gambero Rosso - Aprile 2924 disegno di Ro Marcenaro---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- La tintilia è un vitigno a bacca nera autoctono del Molise, coltivato tra le province di Campobasso e Isernia, DOC dal 2011. Ecco le etichette che ci sono piaciute di più. Ascolta questo articolo ora... La tintilla è un antico vitigno a bacca nera che ha rischiato di scomparire, prima di ritrovare la sua giusta collocazione e considerazione nel ricco panorama ampelografico italiano, grazie ad alcuni produttori che negli anni '90 del secolo scorso decisero di investire sul vitigno e sul vino che si ottiene. La Tintilia, prodotta anche nelle versioni Riserva e Rosé. è DOC dal 2011. Le origini della viticoltura in Molise sono antichissime, si devono far risalire ai Sanniti, prima ancora che i Romani ne estendessero la coltivazione in un territorio più

Il Paese Italia e il suo futuro

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di Umberto Berardo I fondi europei del PNRR credo avessero dato a tutti noi la speranza che, dopo la pandemia e i processi di stagflazione verificatisi non solo in Italia ma un po’ in tutta Europa, ci fosse la possibilità per il nostro Paese di superare la grave crisi economica e sociale che si sta trascinando da anni. Il PIL italiano è previsto in crescita nel 2024 di appena 1,1% grazie soprattutto a una domanda interna crescente dello 0,9% e di quella estera di appena lo 0,2%. L’occupazione misurata in termini di unità di lavoro dovrebbe salire quest’anno dell’1%, ma i contratti di lavoro sembrano destinati a rimanere nella precarietà. Ovviamente tali dati non hanno uniformità in tutto il Paese, ma variano molto a livello regionale e soprattutto tra i poli di sviluppo prevalentemente dislocati al Nord e le aree interne. Il Mezzogiorno, dopo il miracolo economico degli anni ’70 del secolo scorso, sta vivendo un momento difficilissimo per la disoccupazione dilagante e la carenza di

L’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo promuove un tour conoscitivo nelle scuole molisane.

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C.s. Borghideccellenza Primo incontro presso l’Istituto Omnicomprensivo di Santa Croce di Magliano. L’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo del Molise prosegue la sua opera divulgativa. IL successo del 1^ Forum dei giovani dal tema “Il turismo e i giovani” ha aperto nuovi orizzonti su cui lavorare per consegnare alle nuove generazioni una consapevolezza mai sino a ora conclamata. Il futuro in Molise può esserci e la restanza può tornare a far parlare in positivo della regione dell’andare via. La transumanza, nobile arte dell’andare e venire, è un brand molisano che conferma la regola dello spopolamento ma che da conforto in un nuovo concetto di ritorno che è paragonabile alla forza per la sopravvivenza. Se si sceglie di vivere lo si può fare e bene anche restando in Molise. Necessita una nuova linfa, un nuovo modo di seminare, non più autoreferenziale come per molti in Molise, ma multiplo e coerente con l’attualizzazione dei problemi e delle risorse. Iniziare dalla istituzione di u

Nuovo vocabolario etimologico di Nicolino Antenucci nel dialetto di Guardialfiera

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di Vincenzo Di Sabato ...................................................................................................................................................................... “Non altro che il canto avrai da questo figlio tuo, o materna mia terra”. Era l’intimo e malinconico sospiro alitato da Ugo Foscolo a Zacinto, suo nido d’origine. Ma è ancora l’anèlito di Nicolino Antenucci – guardiese incorrotto per istinto e vocazione – che, come lui “degno vorrà portar l’abito fiero / del dolce suo paese altèro” (Carducci). Nicolino vive a suo agio a Chieti, tuttavia trascina con sé nostalgie, ricordi, colori e sapori della magica Guardialfiera per la quale ricamò già nel 2010, un repertorio di tribolazioni, memorie e slanci di vita in “Quella volta che…” il suo primo gioiello èdito da Graus editore di Napoli, trapuntato da undici gradevoli storielle riferite tutte alla identità di molisano. Erano danze autobiografiche sgambettate in un firmamento di parole dialettali, locuzioni,