di Domenico D'Andrea La transumanza delle greggi è ormai solo un ricordo: è terminata, subito dopo l'ultimo conflitto, con lo sviluppo della civiltà industriale e il declino della civiltà agropastorale. Ho avuto il raro privilegio di compierla insieme con i pastori in circostanze eccezionali. Di quel remoto viaggio attraverso il tratturo, fatto nella lontana primavera del 1944, mi sono rimaste poche schegge di ricordi e tanta nostalgia. C'era ancora la guerra. Sui nostri monti il fronte, dopo la stasi invernale, finalmente si era mosso e le forze alleate avevano oltrepassato la linea del Sangro, spingendosi a Nord. Tutti i paesi al di qua e al di là della linea, o, meglio, ciò che di essi restava dopo la distruzione, era stato evacuato dai contendenti. Le greggi così potevano lasciare il Tavoliere di Puglia e tornare in montagna. Ai primi di giugno io, che ero alle armi, ebbi una licenza e da Lecce, ove allora mi trovavo, mi misi in viaggio per far ritorno al mio paese,