per te padre
Per te padre C’è un bocciolo di rosa giù nel giardino avvolto dal gelo di ieri e di questo mattino. È per te padre che della guerra hai conosciuto le atrocità, la morte da un bombardamento assordante che ha ferito la terra lasciando frantumi. Per te padre che non ho vissuto. Lontano, con il sole che si stende su Guardialfiera le colline delle terre del Sacramento, la vecchia Castelluccio e Monte Mauro, oltre le cime innevate che guardano l’Abruzzo. La bellezza dei luoghi raccolti nel mio sguardo apre questo giorno della memoria, il racconto delle inenarrabili atrocità di uomini indiavolati, assetati di sangue di altri uomini, donne, bambini, cumuli di ossa e di carni senza più voce. Il giorno della memoria non solo per ricordare, ma, ancor più per raccontare a chi non sa ed ha voglia di vivere un domani di pace, libertà, amore per sé e per gli altri, non importa se la pelle è di diverso colore.