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Qualità e diversità prevalgano su quantità e omologazione

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Italia a Tavola - Primo Piano del 13 gennaio 2019 | 09:14 d i Pasquale Di Lena S pesso ci avventuriamo nello spiegare, insieme ad altri elementi, che sta nel territorio l’origine della qualità e l’espressione della diversità dei caratteri organolettici di un dato prodotto. Due aspetti che identificano un’insalata o una mela, un vino o un olio con un luogo ben preciso, l’origine appunto. L’origine stessa serve a distinguerlo da un altro prodotto simile, e, quindi, a riconoscerlo. Un ragionamento che spiega il terroir dei francesi; il riconoscimento, nel secolo scorso, delle denominazioni dei vini, prima da parte della Francia, e poi, nel 1963, dell’Italia, per arrivare agli inizi degli anni ’90, al riconoscimento da parte della Cee/Ue, delle indicazioni geografiche Dop e Igp, riservato al resto dei prodotti agroalimentari. Qualità e diversità in conflitto permanente con quantità e omologazione. Come dire “la storia si ripete” ed a confermare questa verità ci viene in aiuto

Agricoltura e mercato, un rapporto da consolidare con nuove regole

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Non c'è solo sete e fame di prodotto italiano ma anche di informazione. Le scorciatoie di oggi possono diventare le autostrade del domani. Solo per fare qualche esempio, è possibile un rapporto più diretto produttore-consumatore mediante l’uso di una web camera di Pasquale Di Lena C’è un mondo che è ancora rimasto fermo alle fiere del paese o del paese poco più lontano. Eppure è un mondo che da tempo sa cos’è il mercato, ma, per tutt’una serie di ragioni - la gran parte di ordine politico - non lo considera il suo obiettivo primo da raggiungere, anche in questa fase in cui produce una “merce” sempre più ricercata, il cibo, e, ancor più, se è di qualità e richiama la diversità . E’ il mondo dell’agricoltura, soprattutto quella segnata dalla qualità, ruralità e da territori che, oltre alla bontà, ha la bellezza da offrire. In particolare oggi, quando la globalizzazione ormai sta per completarsi e, il piccolo, il nostro glocale, ha l

Un bel incontro ricco di spunti quello promosso dal Bio distretto ieri sera a Larino

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BIO-DISTRETTO    DEI    LAGHI    FRENTANI CITTA’    DI   LARINO (Provincia   di Campobasso) ------------------------ Piazza   Duomo   n.   44    –    86035    LARINO Tel  e    fax   0874.822445 biodistrettodeilaghifrentani@gmail.com    https://www.facebook.com/biodistretto.laghifrentani.5   Si è svolto nel pomeriggio del 10 gennaio, presso la Sala Freda del Palazzo Ducale di Larino, l’incontro organizzato dal Bio-distretto dei laghi frentani dal titolo “ Mite Molise: cibi sani, buoni e da mani esperte per dare valore al territorio -   L’economia pulita come concreta occasione di crescita economica e sociale nel Bio-distretto ”, un’occasione che, come ha sottolineato il sindaco di Larino, nonchè presidente del Bio-distretto, Pino Puchetti, segna il punto di partenza per una serie di incontri volti a sensibilizzare la comunità verso la gestione sostenibile del nostro territorio. Al Convegno hanno preso parte due illustri ospiti: il dott. Lucio Cavazzoni, già

Quale referendum propositivo?

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di Umberto Berardo Il referendum, essendo l'espressione della volontà popolare, appartiene sicuramente a quella che abitualmente si definisce democrazia diretta. Quello propositivo è oggi previsto solo in Svizzera ed in California, anche se non mancano forme limitate e variamente modulate di partecipazione della base in Germania, Francia e Spagna. La Costituzione Italiana nell'art. 75 prevede il referendum abrogativo parziale o totale su una legge o un atto avente valore di legge con l'esclusione di talune deliberazioni previste nel secondo comma. Nell'art. 132 si autorizza quello territoriale con diverse condizioni per la fusione tra le regioni o la creazione di nuove, ma anche per il passaggio di comuni e province da una regione all'altra. L'art. 138 infine consente l'altro di tipo confermativo per rivedere la Costituzione stessa o una legge costituzionale su richiesta di un quinto dei membri di una Camera, di cinquecentomila elettor

LE BUONE NOTIZIE CHE ARRIVANO DAL PARCO STORICO DELL’OLIVO DI VENAFRO

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pasqualdedilenainforma Le buone notizie che arrivano da “Venolea”, la manifestazione dedicata all’olivo e all’olio e organizzata dall’Ente Parco con un significativo successo, ci rallegrano particolarmente, soprattutto per la soluzione data all’annosa questione creata dal governo Di Laura Frattura-Facciolla, che, per alcuni anni, non ha risposto agli impegni di finanziamento dell’Ente Parco, previsto dalla legge regionale istitutiva del Parco, mettendo a rischio la sopravvivenza del Parco stesso. La delibera approvata dal governo Toma fa tirare un sospiro di sollievo e dà nuovo slancio a una realtà, il Parco dell’olivo di Venafro, unica in Italia e nel mondo, che premia il Molise.   Un atto di lungimiranza quello del nuovo governo regionale, che apre allo sviluppo del turismo, un aspetto particolarmente caro ai due protagonisti, Toma e Cotugno,   del recente incontro che si è tenuto a Termoli sugli stati generali di questo settore. Successo di tutte le iniziative in progr

Larino, Interessante incontro promosso dal Bio distretto dei Laghi frentani

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BIO-DISTRETTO    DEI    LAGHI    FRENTANI CITTA’    DI   LARINO (Provincia   di Campobasso) ------------------------ Piazza   Duomo   n.   44    –    86035    LARINO Tel  e    fax   0874.822445 biodistrettodeilaghifrentani@gmail.com    https://www.facebook.com/biodistretto.laghifrentani.5 Comunicato stampa Il giorno 10 gennaio 2019, alle ore 16.30, presso la Sala Freda del Palazzo Ducale di Larino, si terrà un convegno organizzato dal Bio-distretto dei laghi frentani dal titolo “ Mite Molise: cibi sani, buoni e da mani esperte per dare valore al territorio -   L’economia pulita come concreta occasione di crescita economica e sociale nel Bio-distretto”. Al convegno interverranno il dott. Lucio Cavazzoni, già presidente di “Alce Nero”, il dott. Famiano Crucianelli , Presidente del Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre, Pino Puchetti , presidente del Bio-distretto dei laghi frentani, il dott. Pasquale Di Lena , presidente del Comitato Tecnico

Qualità e diversità in conflitto permanente con quantità e omologazione

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Chi ha la pazienza e la bontà di leggerci sa che ci avventuriamo spesso, in un mondo sempre più globalizzato, a spiegare il significato di territorio e, quale miniera dalla quale è possibile estrarli, illustrare i suoi valori e le sue risorse.  A sottolineare che esso è, insieme ad altri elementi, l’origine della qualità e l’espressione della diversità dei caratteri organolettici di un dato prodotto. Due aspetti che identificano un’insalata o una mela, un vino o un olio, un formaggio o un salume, con un luogo ben preciso, l’origine appunto, che serve a distinguerlo da un altro prodotto simile, e, quindi, a riconoscerlo. Un ragionamento che spiega il terroir dei francesi; il riconoscimento, nel secolo scorso, delle denominazioni dei vini, prima da parte della Francia, e poi, nel 1963, dell’Italia, per arrivare agli inizi degli anni ’90, al riconoscimento da parte della Cee/Ue, delle indicazioni geografiche Dop e Igp, riservato al resto dei prodotti agroalimentari. Qualità e