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VIA I MERCANTI DAL TEMPIO

di Domenico Di Lisa I l risultato elettorale del   4 marzo è talmente chiaro che non ha   bisogno di commenti e sofisticate analisi, che pure in seguito ed in altra sede   proverò a fare. Era già scritto da tempo e solo chi aveva interessi personali da difendere non se ne era accorto. La drammaticità della situazione emersa dal voto impone di essere espliciti, bandire ogni forma di reticenza. E di essere celeri, veloci nel fare scelte coraggiose prima che gli elettori certifichino la scomparsa definitiva della sinistra ed il centrosinistra. Certo è che nelle dichiarazioni dei responsabili di questa debacle, che evocano Flaiano quando affermava che “la situazione è grave ma non è seria”, non è   neanche lontanamente rintracciabile il tentativo di fare chiarezza, di ammettere le proprie colpe, di mettersi in discussione: peggio di Renzi. E non è che va meglio sul versante di coloro che prima hanno determinato l’ingresso e la investitura ai massimi livelli   del centrosinistra

L'orizzonte post elettorale

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di Umberto Berardo disegno di Ro Marcenaro Vittoria alle elezioni politiche per la Lega e trionfo per il Movimento Cinque Stelle. Il centro destra regge alla prova dei seggi, mentre Il Partito Democratico frana malamente e la sinistra si polverizza. In generale la destra conquista il Nord, mentre il M5S dilaga nel Mezzogiorno e pochi restano i collegi dove il PD tiene. Con il distacco della politica dalla vita reale della popolazione siamo per molti ai giorni del "redde rationem" sugli errori commessi e sulle omissioni rispetto ad un lavoro relativo alle necessità immediate dei cittadini dai quali spesso ci si è colpevolmente allontanati nell'impegno politico come anche dall'esigenza di prospettare un quadro di riferimento chiaro rispetto al tipo di società che si ha in animo di costruire. Sono i giorni delle analisi politiche sul voto che per la verità si sviluppano con contraddizioni e superficialità. Qualcuno accusa il colpo e si dimette da incar

Produzione di EVOO di qualità nel cuore dell'agricoltura sociale italiana

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Il sistema di agricoltura sociale italiana è diventato un modello per gli altri paesi di Ylenia Granitto in OliveOilTimes  L'agricoltura sociale (SF), o agricoltura di cura, è una pratica che utilizza risorse agricole per fornire servizi di assistenza sociale o educativa per gruppi vulnerabili di persone, come definito dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO). I Capovolti Queste cooperative sociali sono state create per dare alle persone svantaggiate autonomia sociale e professionale attraverso la socializzazione e il lavoro. - Salvatore Stingo, Agricoltura Capodarco. Mirano a riunire bisogni, identità, protezioni e richieste di libertà di tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro capacità, secondo la carta del Forum nazionale agricolo sociale italiano (FNAS), che sottolinea il valore del lavoro non solo come fonte di reddito individuale, ma anche come elemento fondante di una società più giusta e inclusiva. &

A Montecilfone con Potere al Popolo

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Un interessante incontro quello di ieri pomeriggio nella sala del Consiglio comunale di Montecilfone, con i candidati ,   Italo di Sabato e Candida Anna Stellato , alla Camera plurinominale per il nuovo Partito , Potere al Popolo, che interessa e coinvolge sempre più giovani. Giovani che, per primi e più di altri, pagano i disagi creati dal sistema imperante, il capitalismo neoliberista, come: la disuguaglianza crescente, con pochi ricchi sempre più ricchi e tanti   poveri sempre più poveri ; il cammino faticosissimo di milioni di donne, uomini e bambini scacciati dai loro territori dall’avidità delle multinazionali, o, sotto la tragedia di guerre, conflitti, e, alla ricerca di luoghi dove poter continuare a esprimere la loro identità e far vivere la propria dignità. Due temi che s’intrecciano, con una campagna elettorale, che ha nascosto sotto ill tappeto la polvere fastidiosissima della povertà ed ha dato spazio alle strumentalizzazioni del fenomeno dell’emigrazio

Andremo a votare, malgrado il Rosatellum

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di Umberto Berardo È finita una campagna elettorale telecratica, sinceramente lunghissima, noiosa, paradossale ed in taluni casi perfino blasfema. Affermiamo in premessa che il 4 marzo ci recheremo al seggio elettorale per esprimere, nonostante tutto, un voto che sia il più possibile legato ai principi che guidano la nostra umile esistenza ed alle opinioni nelle quali ci riconosciamo per disegnare una società a misura dei diritti di ogni essere umano. Lo precisiamo nella speranza che nessuno voglia incasellarci tra i qualunquisti o peggio ancora tra i disfattisti. Andremo a votare malgrado il sistema di legge elettorale e tutto il degrado di una politica che davvero non riesce a ritrovare la vera funzione che le compete. Dunque è finito il teatrino grottesco di una campagna elettorale da parte di chi, pur navigando a fatica in un oceano in tempesta in cui si rischia di affogare, finge di volare sereno in un cielo illuminato dal sole. Non ci è mai capitato come questa

LA GRANDE E BELLA STORIA DEL VINO

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di Pasquale Di Lena Un bellissimo incontro con un grande protagonista, il vino, che è coltura e cultura, nell’Aula ma gna dell’Uni versità del Molise, sede di Termoli. Da Noè che, subito dopo il diluvio universale, pianta la vite, alla Grecia e Magna Grecia, per passare al tempo degli Etruschi e dei Romani, al Medioevo fino ai giorni nostri, un excursus storico accattivante, sopportato da immagini, che, grazie alla bravura dei relatori, ha coinvolto il pubblico che ha riempito i posti a disposizione dell’Aula Magna della sede di Termoli   dell’Università del Molise.  Il vino è storia e, ancor più, cultura,   con la sua capacità di animare il Simposio, ai tempi   in cui al centro del mondo c’era la Grecia, fonte di una grande civiltà che ancora ci appartiene, cioè lo stare insieme e vivere, con il vino, la musica, l’eros, la poesia, il dialogo, il confronto e lo scontro, la politica, quella vera, che aveva come fine il governo della città, il coinvolgimento del popolo o dei popo

Due importanti riconoscimenti che premiano e onorano il Molise

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Nel Registro, appena aperto, dei Paesaggi rurali storici, pratiche agricole e conoscenze tradizionali , sono stati iscritti due importanti riconoscimenti per il Molise da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali , consegnati qualche giorno fa dal Ministro Martina, nella sala Medici del Ministero, in via XX Settembre a Roma   Carmelina Colantuono Il primo dei riconoscimenti è quello della Transumanza dei Colantuono di Frosolone, una delle   due sole Pratiche Agricole inserite nel Registro dei Paesaggi, interpretata da secoli da questa famiglia di allevatori di Frosolone, la ridente cittadina in Provincia di Isernia, nota nel mondo per essere, con Scarperia in Toscana e Magnago in Friuli Venezia Giulia, la città di un artigianato particolare, quello delle forbici e dei coltelli.  Un'antica pratica, la Transumanza , tuttora vissuta ogni anno dall'intraprendente Carmelina Colantuono, la gentile e bella condottiera che, a fine Maggio, guida