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la devozione

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Anche a Sant'Antonio, come a San Giuseppe, viene dedicato un altarino nelle case che rispettano la loro devozione al Santo "meracueluse e bielle" e, come a San Giuseppe, viene donato  qualcosa, la pagnotta benedetta. Una tradizione della mia famiglia che mamma Angelina e zio Mario hanno voluto trasmettere a me e a mia sorella Carmela e a Nicolino, il primo dei cugini Mammarella. Questa mattina nella casa di Franco Balenzano, mia sorella e sue figlia Rosa, hanno aperto la porta a chi vuole entrare a vedere l'altare allestito con grande cura e prendere le pagnotte di pane benedetto in distribuzione, dopo la benedizione indetta da Don Costantino davanti a parenti e amici. Buon Sant'Antonio a tutti e auguri

Corruzione senza fine?  

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di Umberto Berardo   La violazione delle norme nelle gare o negli appalti da parte di un pubblico ufficiale può riguardare la corruzione, la concussione, l'abuso d'ufficio o il rifiuto e l'omissione di atti d'ufficio, l'induzione indebita a dare o promettere utilità , ma è sicuramente un fenomeno deplorevole non solo   perché viola i canoni dell'onestà comportamentale, ma anche in quanto reca danni di natura economica alla collettività ed incancrenisce la trasgressione delle regole condivise. Il fenomeno è disciplinato dal Codice Penale soprattutto agli articoli 318 e 319 Nel 1992 con l'inchiesta Mani Pulite del pool di Milano si scoperchiò in maniera plateale la corruzione allora dilagante e si ebbe la sensazione di poterla eliminare o quantomeno ridimensionare. Sono passati gli anni, ma il fenomeno ha continuato a diffondersi coinvolgendo pubblici ufficiali, imprenditori, il mondo della finanza e delle banche, la politica ed in generale singol

Giuliano Sarti, il grande portiere, non c’è più

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Sarti, Burgnich, Facchetti era l’inizio di una specie di filastrocca che raccontava della grande Inter di Herrera e della Nazionale italiana. Ho letto la notizia della sua scomparsa e, dopo aver provato commozione, ho ripetuto per un attimo la filastrocca, e, subito dopo, mi sono ricordato di quando, tanti anni fa, l’ho conosciuto al Ristorante “ Carmagnini del ‘500”, sulla strada che da Calenzano porta a Barberino e, proseguendo, sulla Futa. Un ristorante che so conosciutissimo e famoso come un tempo, grazie al suo proprietario, Saverio Carmagnini, e, non solo per la bontà della sua cucina e il perfetto abbinamento Cibo-vino, ma anche per un Premio originale, il Giglio d’Oro di Carmagnini.  Un premio dedicato a un mondo, quello del ciclismo, e ai sui campioni, promosso da Saverio, uno dei più noti sommelier della Toscana, e grande appassionato dello sport che anch'io amo, ben 44 anni fa. Conoscevo Saverio per aver frequentato il suo famoso ristorante, ma, se ricordo bene, qu

L’OLIO DI FLORA IN GIAPPONE

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Yasuyuki Nagato con la sua bambina e L'Olio di Flora Dopo l’Austria, con l’albergo – ristorante HERRE HOUSE di Hans Kreiner a Strasburgo in Carinzia; l’Estonia, con il ristorante ATTIMO di Paolo Moglia nella capitale Tallin; il Canada, con Elio Radocchia ristoratore in AURORA, cittadina a nord di Toronto; la Germania e la Svizzera, con Benigna Mallembrein e i genitori del più volte campione del mondo di Biathlon, Benedict Doll, proprietari del SEMINARHOTEL di Hinterzarlen nella Foresta Nera e, dopo, il piccolo delizioso negozio   LE MILLE PATES, posto alle spalle del Palazzo Reale di Parigi, che parla italiano con   Catha e Robert Pronzato, ecco il Giappone con Yasuyuki Nagato, innamorato del Molise, del suo cibo e della sua tavola. Yasuyuki Nagato è un importatore speciale, molto originale, visto che è un imprenditore, produttore di mini frigo e cantinette con raffreddamento a circolazione naturale per ristoranti ed alberghi.    Produzione di frigo e cantinette partic

Il Molise e la sanità

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d i Umberto Berardo Giovedì 25 maggio nel corso di un incontro di lavoro a Campobasso tra alcuni movimenti nati sul territorio per difendere il diritto dei molisani ad una sanità pubblica di qualità è giunta la notizia che in Commissione Bilancio della Camera il governo nazionale avrebbe introdotto un emendamento per attuare il Piano sanitario Regionale del Molise di fatto rendendolo operativo e sanando tutti gli atti posti fin qui già in essere dal Commissario ad acta e dall'ASREM. Subito social e mass-media sono stati invasi da dichiarazioni di politici, esponenti nelle istituzioni locali e nazionali, che si stracciano le vesti per questo tentativo in atto che a loro dire esautorerebbe il Consiglio Regionale da ogni possibile decisione sull'organizzazione dei servizi sanitari nel Molise. Noi vorremmo sommessamente ricordare che il Forum per la Difesa della Sanità Pubblica di Qualità già nel febbraio del 2016, in un incontro con alcuni consiglieri regionali ed

FORUM PER LA DIFESA DELLA SANITA’ PUBBLICA DI QUALITA’

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Si dice che bisogna mettere in sicurezza i conti del Bilancio Regionale, ma non occorre anzitutto mettere in sicurezza la salute dei cittadini? Governo Nazionale e Governo Regionale, di concerto tra di loro, si stanno adoperando per trasformare in Legge dello Stato un POS che non garantisce ai Molisani il Diritto alla salute secondo l’art. 32 della Costituzione, come i fatti purtroppo dimostrano. Non garantisce neppure la messa in sicurezza dei conti, come i fatti dimostreranno nel prossimo futuro, ma garantisce le somme già versate ai privati su richiesta del Governo e prima che fosse giuridicamente accertata l’esigibilità di quei crediti da parte dei Privati. La recente sentenza del TAR Molise che costringe HERA a rispettare i limiti fissati dall’AIA è un indizio autorevole del perché il piccolo Molise, a cui il Balduzzi nega anche un reparto di Neurochirurgia, passi agli onori della legge di Bilancio Nazionale, esautorando, con questo, il Consiglio Regionale da ogni poss

SAN PARDE E SAN PREMIANE

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VOGLIO, CON QUESTA MIA POESIA IN DIALETTO, ACCOMPAGNARE ANCH'IO SAN PRIMIANE AL SUO RIENTRO NELLA CAPPELLA DEL CIMITERO E VIVERE COSI' LA GRANDE FESTA CHE CHIUDE OGGI DOPO TRE GIORNI DI GRANDI EMOZIONI PER I LARINESI E, ANCHE, PER CHI HA AVUTO ED HA LA FORTUNA DI VIVERLA COME SPETTATORE S À N P À RDE E S À N PREMEI À NE E' pàssate l'ùne de nòtte a campàne sóne e s’devallùne Sàn Pàrde à già saletàte Sàn Premeiàne prìme che n'abbràcce e pù che na s’trétte de màne. Ze sò d í tte dùie parole vel ó ce vel ó ce n'eccòne p'ù càlle n'eccòne p'a s’tànchézze n'eccòne p'ù su ó nne ma màggiormènte pe nù delòre nù delòre de spàlle pe nù c ó lpe d'àreie dùrant'a precessiòne. "A selet ú dene -à ditte Sàn Premeiàne- è na brùtta bès’tie che nen te fà dermì p'i tròppa penziére che t í " "Du ó rme Nanù -ha respu ó s'te Sàn Pàrde- ca demàne è fes’te è na iernàte tòs’te se ce s’tà u sòle,