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La medaglia d'argento del Premio Biol 2016

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Per un olio biologico come L'Olio di Flora è un riconoscimento prestigioso.

Collegato agricolo: approvato definitivamente

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Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina: "Strumento operativo per innovare e semplificare nel settore primario" Fonte immagine: © deyana_72 - Fotolia E' arrivato ieri, 6 luglio 2016, il via libera dal Senato al Collegato agricoltura già approvato alla Camera. Si tratta di un provvedimento fondamentale secondo il ministro delle Politiche agricole  Maurizio Martina  che commenta così l'approvazione: " Come Governo raccogliamo la sfida di innovare e sviluppare un settore cardine per l’economia italiana. Le parole d’ordine sono semplificazione , tutela del reddito , ricambio generazionale e organizzazione . Su questi quattro assi possiamo costruire le basi per il futuro dell’agricoltura italiana". "Il Collegato -  continua il ministro -  ci dà più armi in questa battaglia. Bene anche l’attenzione alle filiere dal pomodoro al riso , dall’ innovazione nel biologico alla definizione per

BIG DATA

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Big data, il treno da non perdere Cosa sono e perché sono fondamentali per l'evoluzione dell'agricoltura? Di questo si è parlato durante un incontro internazionale a Sofia, in Bulgaria, organizzato dalla Commissione europea: guarda i video di Tommaso Cinquemani                I big data possono aiutare gli agricoltori a massimizzare le rese Fonte immagine: © Frank - Fotolia I Big data stanno arrivando e gli agricoltori non possono permettersi di perdere il treno. La raccolta e la gestione di volumi enormi di informazioni a supporto dell'agricoltura è ormai una realtà in molte parti del mondo e anche se il fenomeno è appena agli albori bisogna conoscerlo per saperne trarre i vantaggi ed evitare i pericoli . Di questo si è parlato durante un workshop organizzato da Eip-Agri (il programma della Commissione europea per l'innovazione in agricoltura) a Sofia, in Bulgaria. Un evento che ha visto giungere da tutta Europa, e non so

E' ORA DI TUTELARE I DIRITTI DEL MONDO AGRICOLO

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di GIORGIO SCARLATO Mentre stanno per terminare in Molise e nel Meridione le operazioni di mietitrebbiatura del grano duro, si accentuano in modo preoccupante i segnali negativi in merito alla caduta libera del relativo prezzo di mercato. Per la verità una campagna iniziata già sotto una cattiva stella con segnali per nulla positivi visti il prezzo che oscillava intorno ai 22 euro/ql; ora si attesta sui 17-19 euro.  Una debacle. Di questo passo non si possono che avere pensieri negativi per il futuro.   Il prezzo potrà ancora scendere visti i continui arrivi di grosse navi cariche di grano estero che costantemente riforniscono i nostri molini.  Il settore agricolo ancora sotto scacco, e questo da anni, per una politica nazionale e regionale che non fa  molto per tutelarne gli interessi, per  di più affossato da un mercato globalizzato che poco ha che vedere con la leale concorrenza.  Un'agricoltura avviata verso una pericolosa deriva politi

L'OLIO DI FLORA, ARMONIA DI UN TERRITORIO

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Non ha vinto ma ha saputo rappresentare degnamente la Casa del Vento; la sua "Gentile di Larino", la varietà autoctona più diffusa e più nota del Molise; il carattere di olio biologico; il Molise. La gratitudine mia e di Flora a quest'olio che ci onora. Il Concorso Oleario Internazionale Armonia , giunto alla X edizione è ancora il primo e l’unico Concorso Oleario Internazionale che coinvolgendo produttori, assaggiatori, chef, foodies e consumatori riconosce e premia i migliori EVOO internazionali ed il loro utilizzo consapevole nell’abbinamento olio-cibo. Il Concorso è ideato e organizzato da IRVEA – Istituto per la Ricerca e la Valorizzazione delle Eccellenze Agroalimentari e Ambientali e Olive Oil Academy in collaborazione con la C.C.I.A.A. di Parma e S .S.I.C.A.- Stazione Sperimentale Industrie delle Conserve Alimentari di Parma .

IL PREZZO DEL GRANO, UN CHIARO INVITO A ABBANDONARE L’AGRICOLTURA

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Non solo, anche un esempio delle storture delle filiere agroalimentari con l’industria e il commercio che approfittano di un produttore indifeso. Quando c’è da guadagnare è il produttore quello che raccoglie le briciole, con l’industria e il commercio che la fanno da padroni;  quando c’è da rimettere a pagare è solo il produttore coltivatore, sia grande che piccolo. E così l’agricoltura muore e i coltivatori, custodi dell’ambiente e del paesaggio, produttori di cibo di qualità, vengono costretti ad abbandonare la terra, quella terra che per loro e per i loro padri, è sempre stata sacra.  La situazione che vive il mercato del grano è solo la più attuale, visto che, già qualche tempo fa, è stata identica quella delle arance pagate non più di 10 centesimi a chilo da un grossista che paga dopo sei mesi se non un anno, compra sulla pianta e se non vende gli ettari non raccolti vanno a pesare sulle tasche del produttore. A pagare è il  produttore e non solo, anche la società con la d

I RAGAZZI DI CHERNOBYL

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Ricordo che la notizia della tragedia provocata dallo scoppio di un reattore nucleare della centrale a qualche decina di chilometri da Chernobyl, nell’Ucraina settentrionale, in quel tempo ancora Russia, la lessi subito, quel mattino dell’aprile del 1986 sulla bacheca del giornalaio della porta accanto a dove abitavo a Firenze. Una tragedia che colpì tutti per il numero di vittime che aumentavano con il passare dei minuti e preoccupò subito per le conseguenze di quel disastro che, secondo Greenpeace, ha già provocato direttamente e indirettamente, la morte di oltre sei milioni di persone, molte delle quali dopo sofferenze atroci. Ero appena uscito per prendere la rapida per Siena e raggiunger gli uffici dell’Ente Mostra Vini, che avevo l’onore e l’onere di dirigere. Era ancora forte l’eco della grande tragedia del vino italiano, il metanolo (vino mescolato ad alcol etilico), scoppiata il 17 Marzo, cioè poco più di un mese prima,  che aveva provocato, la morte di ben 26 persone,