Post

la Clean economy per uno sviluppo sostenibile e possibile del Molise

Immagine
La Clean Economy Molise, l’idea progettuale di uno sviluppo possibile per il domani del Molise, procede sulla strada tracciata anche quando c’è da rimuovere un ostacolo pesante e non facile, qual è quello di una regione senza programmazione e, quindi, nell’impossibilità di poter essere, anche se non un momento di traino, almeno un punto di riferimento e di dialogo sul da farsi.  A questo quarto incontro nella bella sala del Comune di Casacalenda ancora una volta mancava la Regione. Il Presidente Di Laura Frattura, inserito nel programma per tirare le conclusioni, non ha partecipato perché anche questa volta, purtroppo, malato. In pratica, si è giocato il solito tressette a tre, quello con il morto, che vale solo il tempo di attesa del quarto per completare le coppie contendenti che sono l’anima di questo gioco a carte molto bello.   Un quarto contendente, il più importante, visto la centralità del suo ruolo, sia per ottenere l’inserimento nel programma nazionale, una

i miei mezzadri

http://www.teatronaturale.it/tracce/ambiente/19928-i-mezzadri-di-un-tempo-sarebbero-stati-in-grado-di-riconoscere-i-padroni-di-oggi.htm

Sì al suolo di Ruta

Immagine
La mozione presentata da Ruta e Caleo, e sottoscritta da altri 54 senatori, che chiede a Renzi, nella sua veste di presidente del consiglio dell’Ue, di attivarsi presso la commissione di una nuova proposta di direttiva quadro sul suolo, è, secondo il mio modesto parere, da ritenersi comunque una buona azione. Essa mette in luce un problema di straordinaria importanza e, come tale, di grande attualità, che ha bisogno di interventi urgenti se non si vuole arrivare a chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati. A Ruta raccomando - se me lo posso permettere quale ex collega, -di non fermarsi alla sola gestione o tutela, ma soprattutto alla preservazione di un bene che l’Italia perde con un ritmo di 100 ettari al giorno e che, grazie a “Sblocca Italia”, verrà accelerato. Un bene finito che, ripeto, ha forte bisogno (soprattutto in Italia) di essere preservato per essere tutelato e valorizzato. La sola tutela non basta, soprattutto ora che il suolo più fertile (vedi pianura pada

Il paesaggio è la risorsa delle risorse

Immagine
Città e territorio » Temi e problemi » Toscana Il paesaggio è la risorsa delle risorse di Giuseppe Pandolfi e Rossano Pazzagli     19 undefined 2014 108    1 Chi si oppone al Piano Paesaggistico fa una battaglia di retroguardia: è l'opinione che Giuseppe Pandolfi, contadino e  Rossano Pazzagli, storico, entrambi della Società dei Territorialisti, esprimono in questo scritto. Ed è la convinzione di eddyburg e di quanti collaborano a questo sito. Il paesaggio è la risorsa delle risorse: chi si oppone al Piano Paesaggistico fa una battaglia di retroguardia In Toscana si è aperta sui media regionali la cosiddetta “guerra del vino”, che vede diverse associazioni di categoria del settore vitivinicolo unite in un attacco frontale contro il Piano Paesaggistico proposto dall’assessore all’Urbanistica Anna Marson. Quali sono le accuse mosse al Piano? Dirigismo, astrattezza, vincolismo, intenti punitivi nei confronti di una

Molise tra storia e paesaggio

Immagine
    Io domani ci sarò alle ore 17.00 al Palazzo comunale di Ferrazzano per ascoltare i dotti relatori. Troppo importante il tema e di grande attualità. Il paesaggio è di fondamentale importanza per capire il suo legame con il territorio, la biodiversità, l'agricoltura. Un valore straordinario da spendere per dare un futuro alla nostra terra e alle nuove generazioni.      

Il paesaggio è identità

Immagine
  da Teatro Naturale                                                                      Si dice – ed io sono d’accordo – che nei periodi di grande crisi la bellezza è la prima a essere maltrattata. La crisi sistemica che viviamo lo sta dimostrando con un attacco crescente a questo straordinario valore, che c’è sottratto proprio nel momento in cui ne abbiamo più bisogno per viverlo, soprattutto come antidoto a un mondo che ci deprime con i suoi risultati sempre più negativi. Tanto più se questo valore, la bellezza, è un bene comune legato a quel patrimonio unico che è il territorio. Parlo del paesaggio, cioè della rappresentazione del territorio che ha in sé la memoria del lavoro delle generazioni passate. Penso a un piccolo borgo, con il suo campanile nella parte più alta e intorno le minute case perfettamente in armonia con il territorio; i campi coltivati, ma anche a quella parte che l’uomo ha salvaguardato non toccandola. Alla bellezza di un paesaggio corrisponde di

C'è il Molise a MUNDUS VINI 2014

Immagine
Pasqualedilenainforma DA iTALIAATAVOLA Tre medaglie d’oro delle 216 assegnate all’Italia sono andate a tre vini molisani,   entrambi di Campomarino, la città del vino per antonomasia, due,   un “Biferno” Doc, Gironia rosso 2007 e un “Molise” Falanghina 2013,   dell’azienda “Borgo di Colloredo” dei fratelli di Giuglio e uno, “Ramitello” 2011, dell’azienda Di Majo Norante di Alessio di Majo Norante. Grandi vini che onorano la vitivinicoltura molisana e le due aziende produttrici che, non da oggi, si stanno facendo conoscere nel mondo grazie a importanti riconoscimenti, come quello di MUNDUS VINI, uno dei rinomati concorsi, conosciuto in tutto il mondo, fondato da Christoph e Andrea Meiningere e che si svolge ogni anno a Neustadt in Germania. L’Italia con 445 medaglie (9 Gran medaglie d’oro, 216 medaglie d’oro e 220 d’argento, è risultato il primo Paese tra i 35 rappresentati, davanti alla Germania ed alla Spagna. Un bell’applauso ai Di Giulio e a Di Majo Norante che co