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Bombardare la Libia? Insensato, inutile e inconcludente

L'Italia deve aiutare il popolo libico a liberarsi dalla doppia morsa di Gheddafi e della guerra. Perché non attivare subito la missione europea Eufor Libia? da Greenreport Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace La decisione dell'Italia di partecipare attivamente ai bombardamenti in Libia è insensata, inutile e inconcludente. Se è vero che ci sono già dodici paesi che bombardano la Libia, che senso ha che lo faccia anche l'Italia? Qual è il valore militare aggiunto di questa decisione? E poi: bombardare chi? Bombardare cosa? Di quali obiettivi mirati stiamo parlando? 40 giorni di bombardamenti non hanno impedito l'assedio e il massacro di Misurata. Quanto tempo deve passare ancora prima che il mondo decida di cambiare strategia? Dov'è finita la coerenza con la risoluzione dell'Onu 1973 che al primo punto chiede a tutti di operare per "raggiungere l'immediato cessate il fuoco e la fine di tutte le violenze e gli attacchi contro i ci

INTELLIGENTIBUS PAUCA

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da ZACC BELINA Zacc- la Russa “Pronti a colpire” Bélina – E vai! Finalmente è guerra Zacc- E Bossi? Bélina- Bossi “capirà” ha detto il capo. Siccome Bossi non è Gasparri, vedrai, dirà sì dopo aver chiesto un altro pezzetto dell’Italia in cambio.

W IL 25 APRILE

da ZACC&BELINA ZACC- domani festeggio prima l’anniversario della Liberazione e poi la pasquetta per far dispetto a quelli della maggioranza che dicono di vergognarsi dell’ANPI BELINA – anch’io. Intanto io mi iscrivo telefonando allo 06.32212345, fax, 06.3218495° scrivendo a: Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia, via degli Scipioni, 271-00192 Roma – e mail info@anpi.it

I L PENSIERO UNICO

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Zacc – Se non ci fosse Masi sarebbe una buona Pasqua Bélina – il suo padrone è per il pensiero unico, formato Gelmini o Gasparri.

Italia Dop sempre più tipica

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Il riconoscimento alla Formaggella del Luinese e alla Farina di castagne della Lunigiana. Lombardia e Toscana si attestano al terzo e al quarto posto tra le regioni italiane di Pasquale Di Lena È un quadro in continuo movimento quello delle eccellenze agroalimentari certificate, con le due ultime Dop riconosciute: 1. “Formaggella del Luinese“. Vede come territorio di origine quello di 70 Comuni sparsi sulle Prealpi Varesine, lungo i confini con la Svizzera, che contornano il Lago di Varese, quello a forma di scarpa, ombreggiato dal Monte Rosa. Va ad aggiungersi agli altri due formaggi a base di latte di capra riconosciuti (il “Canestrato di Moliterno” Igp, in provincia di Potenza e Matera, in Basilicata e la “Robiola di Roccaverano” Dop in provincia di Alessandria ed Asti, in Piemonte). È un formaggio delicato a pasta semidura, bianca, che ha origine lontane nel tempo e ben presente sulla tavola delle famiglie di questo vasto territorio, tanto da condizionarne la gustosa e ottima cucin

Il mondo del vino si gioca tutto

E’ necessario allargare la base produttiva, anziché ridurla. Per affrontare le nuove sfide, ci vogliono idee e progetti mirati. E uno stop alle mode. Se al Vinitaly ci si è galvanizzati per il successo dell’export, in realtà occorre far ritornare il vino bevanda di tutti i giorni nel mercato interno. In poco più di trent’anni si è ridotto di due terzi il consumo pro capite degli italiani di Pasquale Di Lena Avere fiducia e sperare è una risorsa straordinaria per andare avanti. Pensare positivo è una forza per non cedere al primo ostacolo, ma soprattutto per sopportare i momenti difficili come sono quelli che vive il mondo dalle patacche e dalle bolle scoppiate nel 2008. È importante sapersi piegare come il giunco quando c’è la piena per poi risollevarsi al primo sole. Senza, però, esagerare. Mantenere i piedi per terra e avere sempre chiara la strada che serve per raggiungere i traguardi possibili da raggiungere, senza illusioni che possono diventare fonti di errori difficili poi da r

OGGI E' L' EARTY DAY, IL GIORNO DELLA TERRA!

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CARI AMICI E COMPAGNI, si celebra oggi in 192 paesi nel mondo l'Earth day 2011, la giornata mondiale dedicata alla salvaguardia delle risorse naturali della Terra. Un giorno speciale per ricordare che il consumismo e lo spreco si stanno mangiando questo nostro pianeta e che il neoliberismo non è una inversione di tendenza, ma la continuità di uno sviluppo che ha mostrato tutto il suo fallimento e che costa e costerà ai Paesi poveri, ai poveri ed a chi vive del proprio lavoro e non di profitti, lacrime e sangue, ancor più alle nuove generazioni. Per ripensare la Terra nel segno di un rispetto profondo per i suoi valori e le sue risorse, di un’economia che abbia al centro l’ambiente e il paesaggio c’è bisogno di una nuova cultura essenziale per dar vita e forza ad una politica nuova che guarda all’individuo, all’uomo che ha la responsabilità dei disastri che registriamo, ma anche- io ci credo- la capacità di risolverli nel momento in cui si rende libero. Libero di tornare ad essere p