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IL PRIMATO DEI GUSTI

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Paolo Caridi incanta Mosca con i prodotti Luxardo Continua a Casa Italia Atletica l’azione di promozione delle eccellenze italiane enogastronomiche e turistiche. A raccontare le peculiarità dei territori italiani, l’esperto Pasquale Di Lena che attraverso la pubblicazione “I primati del gusto” ha illustrato ai numerosi importatori, tour operator e giornalisti presenti, la grande varietà di biodiversità che caratterizza la nostra Penisola. Un valore inestimabile che viene opportunamente comunicato in occasione dei campionati del mondo a Mosca. Poi il consueto finale con le opere d’arte di Paolo Caridi, Pastry Chef di Casa Italia Atletica da oltre sette anni, vice presidente della Confederazione Pasticcieri Italiani (CONPAIT) e titolare della più nota pasticceria nel cuore di Reggio Calabria. Al Chaika restaurant, ha presentato dolci che hanno incantato gli ospiti internazionali presenti “Voglio ringraziare tutti i partner di questo progetto – le sue parole – Stasera ho avuto
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PERUGIA PRESENTA A MOSCA LA SUA CANDIDATURA A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA paolo caridi La serata che Casa Italia Atletica ha voluto dedicare a Perugia ed alla sua candidatura a capitale europea della cultura si è trasformata anche in una presentazione delle risorse e dei valori della regione di appartenenza, l’Umbria, in particolare le risorse legate alla ruralità e all’agricoltura .    Una realtà ricca, come racconta Pasquale Di Lena nella sua pubblicazione “ I Testimoni del Gusto Italiano ”, di cinquantanove specialità alimentari contrassegnate con la “la bandiera del gusto ; quattro Dop, quali l’olio extravergine “ Umbria ”, “ Pecorino toscano ”, “ Farro di Monteleone di Spoleto ” e “ Salamini italiani alla cacciatore ”) e altrettante Igp, fra le quali la mitica “ Lenticchia di Castelluccio ”,   l’“ Agnello del Centro Italia ”, il “ Prosciutto di Norcia ” e il “ Vitellone bianco dell’Appennino centrale ”. c.t. Massimo Magnani e Giovanni Esposito  

IL FRIULI A CASA ITALIA ATLETICA

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CON IL SUO MONTASIO DOP E LE MOZZARELLE DELLE LATTERIE FRIULIANE, I VINI DELLA DELIZIA DI CASARSA A Mosca c’è, con Casa Italia Atletica, che applaude la prima medaglia per l’Italia, l’argento di Valeria Straneo, il Friuli Venezia Giulia con il suo formaggio a pasta cotta, semidura, il Montasio Dop e   le mozzarelle delle Latterie friuliane, oltre ai grandi vini della Cantina Delizia di Casarsa di cui abbiamo già raccontato i caratteri organolettici, parlando, in particolare, del suo Pinot grigio “delizia” 2012, vincitore del Premio Douja D’Or di Asti. Montasio Dop, il formaggio che, grazie a un’accorta strategia di marketing dei suoi produttori/ trasformatori e del suo Consorzio si sta conquistando importanti mercati del mondo, è ricavato da latte bovino dagli allevamenti sparsi nei territori del Friuli e del Veneto, con tre caratteristiche organolettiche     diverse a seconda della stagionatura. Quello fresco, dal sapore morbido e delicato che ricorda il latte da cui vie

PARMIGIANO REGGIANO E PROSCIUTTO DI PARMA PROTAGONISTI A MOSCA

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    L’appuntamento di Casa Italia Atletica con i Campionati del mondo 2013 di Atletica leggera di Mosca è arrivato e, come in altri eventi passati di livello internazionale, la struttura operativa della Fidal servizi guidata da Mario Ialenti, si trasformerà in una straordinaria vetrina del gusto e delle bellezze espresse dai mille territori del nostro Paese.      Uno spazio importante per l’immagine della nostra agricoltura e dei suoi territori di origine, così ricchi, con le eccellenze del cibo, di primati in Europa e nel mondo. Ben 252 eccellenze, di cui 155 Dop e 97 Igp, accompagnate da 403 vini di cui 73 Docg e 330 doc, che la pubblicazione   “I testimoni del gusto italiano”   racconterà, in lingua russa, ai numerosi ospiti   nel corso delle manifestazioni in programma   nella sede operativa di casa Italia Atletica, il Chiaika sul fiume Moscova, e nello stand antistante lo stadio con le centinaia di migliaia di spettatori    protagonisti. Ecco perché abbiamo defini

Da A come Aggregazione ad R come Reddito

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  L’agricoltura ha bisogno, oggi più che mai, di protagonisti forti e capaci per superare gli ostacoli culturali e politici che l’hanno relegata a un ruolo di sopportazione e non di opportunità di programmazione e sviluppo Si tratta di riportarla al centro dell’economia e ridare ad essa il ruolo di volano in un rapporto stretto con il valore della sostenibilità e della salvaguardia del territorio. Nell’insieme questioni di grande attualità che, se affrontate per essere risolte, potrebbero illuminare quei “saggi”, che, ostinandosi a percorrere la strada che ha portato l’economia – e prima ancora l’agricoltura - sull’orlo del baratro, fanno intendere che non hanno capito che il sistema è giunto al capolinea. Non hanno capito, in pratica, che è quanto mai urgente aprire nuovi percorsi ricchi di traguardi importanti e che portano lontano importanti per il cammino delle nuove generazioni verso il futuro di cui hanno diritto. Traguardi possibili da raggiungere se questa riconquistata

GRAZIE PROSECCO

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    Il Prosecco, spumante e frizzante, sempre più trascinatore del successo del vino italiano sui più importanti mercati del mondo e del primato della nostra esportazione. La vitivinicoltura molisana che, anche se   è l’1% di quella nazionale, ha molto da apprendere dal successo del Prosecco soprattutto per impostare anch’essa, insieme con le istituzioni, una strategia di marketing necessaria per vivere le soddisfazioni che il mercato dà. Perché il Prosecco? Questo vino, nella versione spumante e frizzante, continua a conquistare spazi di mercato e mercati, tant’è che nel 2012 è riuscito a ottenere un risultato esaltante come quello di far dire che una bottiglia su 5 distribuita sui mercati del mondo è firmata Prosecco. Una vera e propria corsa che non sembra doversi arrestare nei prossimi anni visto che il 61,2% della produzione arriva su tre mercati (Regno Unito 24,1%; Stati Uniti 22,3% e Germania 14,8%) e il 38,8% sui rimanenti mercati del mondo. Dai dati elabora

L’olivo “Gentile di Larino” va oltre l’offerta del suo delicato e ben noto olio

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Isolato,   dal prof. De Curtis dell’Università degli Studi del Molise, il “ lievito rosa ” su un oliveto della nobile città frentana, Larino,   che, come gli esperti sanno, è la culla dell’Associazione Città dell’Olio e patria di altre due varietà autoctone, la “Salegna o Saligna” e l’”Oliva San Pardo” dalla duplice attitudine. Un importante risultato quello del ricercatore Filippo De Curtis, frutto, grazie alla intuizione del direttore Prof. Coppola, di una bella e sinergica interazione tra CNR di Avellino e il Dipartimento di Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell'Università del Molise, nelle persone dei Prof Elena Sorrentino, Raffaello Castoria e di chi, in pratica, ha isolato il lievito rosa , Filippo de Curtis, dalle olive “Gentile” di una pianta che dà ombra alla sua casa nella splendida campagna di Larino, non lontana dal mare di Termoli e delle Tremiti. Questo microrganismo dal color rosa ha ottenuto risultati sorprendenti con l’annullamento delle micotossine

GIANCARLO BINI, L'AMORE PER L'ENOGASTRONOMIA

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Giancarlo Bini ha segnalato il tuo lavoro di consulente - produttore di olio presso la Casa del Vento - Larino. Ciao pasquale, Ho scritto questa segnalazione sul tuo lavoro perché possa essere condivisa con altri utenti di LinkedIn. Dettagli della segnalazione: "A Pasquale grande personaggio dell'elaiotecnica al disopra delle parti ed ormai capitano di lungo corso, si deve riconoscere credo e professionalità nel mondo dell'olio d'oliva vergine extra."   Giancarlo Bini, che, con questa sua attenzione, onora me e La Casa del Vento con il suo "l’Olio di Flora", è un caro amico sin dal primo nostro incontro, metà degli anni '80, nella Fortezza da Basso di Firenze, poco dopo l'inizio della mia stupenda avventura all'Ente Mostra Vini-Enoteca Italiana di Siena. In occasione della prima edizione di "Firenze a Tavola" che non ha avuto molta fortuna.   Giancarlo è soprattutto uno straordinario personaggio del mondo dell

UN VILE ATTO INTIMIDATORIO O UN INCIDENTE?

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  Resta un vile atto intimidatorio e non un incidente lo scoppio di un ordigno negli uffici del responsabile della Direzione Generale per la Qualità dei prodotti agroalimentari, in seno al Dipartimento delle Politiche di Sviluppo del Ministero delle Politiche agricole e forestali, d.ssa Laura La Torre, l'unica donna ai vertici del Mipaaf.   Chi il giorno 14 ha sentito il botto e visto il fumo proveniente dall'ufficio del dirigente del Mipaf non ha bisogno di essere tranquillizzato da chi vuole ridurre tutto a un incidente dovuto a una valigetta in dotazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che, si dà il caso, questo Ministero non ha e non ha mai avuto.   Sa che non è così ed ecco che questa azione che serve solo a coprire la verità dei fatti non solo può creare allarmismo vero, nel momento in cui uno ha la sensazione di essere anche indifeso, ma anche dare forza e senso di impunità a chi ha predisposto la valigetta-ordigno e fatta es

Fra i 26 territori più amati dagli italiani non ce n’è nemmeno uno del Molise

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  I risultati di un’indagine popolare promossa da “Italia Touristica” dice è il Salento (10,3% di preferenze) il territorio più amato dai 230.000 italiani invitati a esprimere il loro giudizio, seguito da Cinque Terre (9,0%), Costiera Amalfitana (8,8%),   Chianti (8,2%), e Cilento (5,2) Versilia (5,8%), Val di Fiemme (4,9%) e Gargano (3,8%). Le ragioni di questa preferenza vedono il mare, il paesaggio, la cordialità, l’enogastronomia, l’ospitalità, le tradizioni. Non mancano gli uliveti, soprattutto quelli secolari o meglio “i patriarchi” diffusi in Puglia come nel Cilento o nella Costiera   . Ragioni che il Molise ha, ma che non è riuscito a comunicare sul mercato nazionale per una scelta di marketing spezzettato dalla fame dei vari contendenti in Regione e nelle altre istituzioni con tanti soldi (lire e euro) buttati al vento. La comunicazione è una priorità, quando si vuol spendere e mettere sul mercato il territorio con

T come territorio C come cultura

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  Senza la cultura la politica si svuota di contenuti e di prospettive e la bellezza è la cosa che per prima viene sacrificata. Tutto, ma soprattutto una campagna elettorale, ha senso se si trasforma in una grande occasione che interpreta la politica e   diffonde la cultura dando, così, spazio ai sogni. Solo chi ha già condiviso i sogni e riesce, senza ombre, ad esprimere tutto questo merita attenzione. La cultura che ci appartiene e che si ritrova nei campi, nelle torri, nei castelli, nei ruderi dell’Ara frentana o dell’Anfiteatro, nelle minute case, nei paesi che si lasciano vedere raccolti sulle colline o appiccicati ai fianchi delle montagne, nei vicoli che raccolgono i fumi e i profumi dei camini, nelle piazze che lasciano le mani stringere altre mani e le labbra aprirsi al dialogo. La cultura che si esprime in dialetto o con i gesti e racconta la gioia e il dolore, il pianto e il sorriso; accoglie lo straniero con un benvenuto; saluta e riesce a dire grazie o

UN ATTO VILE CONTRO L'ONESTA', LA PROFESSIONALITA', IL SENSO DEL DOVERE

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Tutta la mia solidarietà alla D.ssa Laura La Torre, direttore generale della qualità e la tutela del consumatore del Ministero della Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che questa mattina è stato oggetto di un atto criminale, intimidatorio, con un ordigno nel suo ufficio. La d.ssa La Torre, che conosco e so della sua alta professionalità e della sua correttezza e fermezza nello svolgimento del suo ruolo, ha il merito di aver promosso, con i riconoscimenti Dop e Igp, le nostre eccellenze alimentari  e, con la direzione attenta del suo ufficio, di averle difese in questi anni combattendo con fermezza le sofisticazioni e adulterazioni e l'usurpazione dei nomii dei nostri prodotti più noti. Una grave colpa per chi non vuole rispettare le regole che stimolano il produttore/trasfrmatore a fare sempre meglio e danno garanzie certe al consumatore che sa che la sua salute dipende molto dalla qualità del cibo e da una sana alimentazione. La mia solidarietà e, ne sono certo,