Basso Molise laboratorio
di Pasquale Di Lena In questo tempo di raccolta delle olive e della loro trasformazione in olio ho riflettuto molto su la storia, la cultura e le tradizioni legate alla coltivazione di quella pianta sacra, l’olivo, la più diffusa nel Molise con i suoi 14mila ettari, dei quali ben 4mila abbandonati. Un enorme spreco, con gli olivi che aspettano, da chi governa, di essere considerati per poter dare il loro contributo alla necessità di un rilancio dell’olivicoltura nel Molise e nel Paese. Devono essere state queste riflessioni ricorrenti a portarmi a sognare l’intero territorio del Basso Molise, mare compreso, che esultava per l’approvazione del tanto atteso Piano di sviluppo regionale, con l’agricoltura bio, naturale, che tornava, con i suoi olivi, le sue viti, i suoi grani, i suoi ortaggi e i suoi frutti, ad essere perno di un nuovo tipo di svilupp