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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

NO ALLE GIGANTESCHE PALE EOLICHE

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di Pasquale Di Lena Pubbblicato su il mensile la fonte di luglio/agosto n° 221, in edicola Ricevo dalla redazione de “la Fonte” la posizione –da me presa in prestito come titolo di questa nota - del presidente del “Comitato per la Salvaguardia del Territorio Molisano”, Mons. Nicolino Pietrantonio che racconta la sua partecipazione, il giorno 5 giugno u.s., al Convegno sulle Comunità Energetiche, organizzato dal Biomolise Distretto Frentano, e, sottolinea la necessità di una “Comunità Energetica del Basso Molise”. Una questione rilevante e di grande attualità, che tocca l’intero territorio molisano e, non solo, i mille e mille territori di un Paese che, con le ultime decisioni riguardanti la tanto decantata transizione ecologica, che dà ampio spazio a chi vuole approfittare per imbrattare ancor di più i valori dei nostri territori, come la bellezza e l’ambiente, e, ancor di più le sue preziose risorse. In primo luogo la terra che, grazie all’attività nata diecimila anni fa, l’agri

Educazione affettiva e sessuale

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di Umberto Berardo Non solo quelle di cronaca, ma tutte le prime pagine dei giornali si riempiono di titoli sul tema della violenza sulla donna unicamente quando ci sono episodi che interessano persone molto conosciute o che si concludono addirittura con omicidi. Siamo ancora davanti ad un’informazione per curiosi mentre l’argomento avrebbe bisogno soprattutto di un taglio non di natura esclusivamente cronachistica ma sociale e culturale. Quello dell’affettività e della sessualità in questi giorni sembra sui media un campo minato soprattutto in relazione al Ddl Zan sul quale, particolarmente in relazione all’art.1, non mancano perplessità e suggerimenti di modifica. Io cercherò di entrare nel tema seguendo un taglio prevalentemente educativo e culturale. Nel nostro Paese, in famiglia come a scuola, parlare di emozioni, piacere, affettività, sesso, se non è un tabù, è oggetto di animate discussioni e rappresenta una materia problematica in relazione alla definizione di progetti ed

Con la Tintilia doc "Primaclasse" 2018 della Herero anche il Molise sul gradino più alto del podio "Challenge Internazional du Vin"

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COMUNICATO STAMPA Alla 45esima edizione del Concorso Enologico Internazionale “Challenge Internationa du Vin” che si è tenuto a Bourg, nella famosa regione vinicola francese di Bordeaux la Tintilia del Molise Doc “PRIMACLASSE” annata 2018 della cantina Herero porta in Molise il massimo riconoscimento: la medaglia d’oro. Il Challenge International du Vin, è la competizione più importante e influente della Francia ed è uno dei concorsi più antichi e prestigiosi a livello mondiale. Giudicato dai più autorevoli esperti e professionisti del wine business, master of wine e master sommelier, è riconosciuto a livello internazionale per l'affidabilità del loro rigoroso processo di degustazione e selezione, disciplinato dalle norme del "Codice Internazionale di Pratiche Enologiche della Vite e dei Vini” e certificato ISO 9001. Oltre 4000 vini provenienti da 38 Paesi del mondo sono stati degustati da 800 giurati. Dopo il premio ricevuto, dallo stesso vino, ad inizio anno in ambito in

Quando il racconto è tanta parte dell'immagine di un prodotto o di un piatto

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Riporto questo articolo trovato su Gambero Rosso newsletter per sottolineare come la fama di un prodotto o di un piatto dipenda molto dalla capacità di saperlo raccontare. E i francesi sono maestri del racconto e cultori di tutto quello che hanno. Non a caso sono riusciti a rendere famosi la loro "ratatouille", che in ogni luogo delle regioni del nostro Centro--Sud, dalla notte dei tempi si chiama "Ciambotta" o "Cianfotta" e che a me piae chiamare "Ciabbotta", nel suo significato di "Ci riempie, ci sazia", che, nei tempi in cui il mangiare era spesso un desiderio, era una straordinaria bontà. Un piatto unico offerto dall'orto, e, tutto nel periodo più ricco di verdure, patate, odori, fine primavera, inizio autunno. Una grazia di Dio, soprattutto di profumi con l'olio di oliva (quello detto evo, extravergine di oliva, prima spremitura, per confondere le idee al cosumatore e nutrirlo di oli che non sempre hanno visto gli olivi).

La crisi dell'olivicoltura italiana

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Pubblico questa nota riportata dalla Fidest press agency dell'amico Riccardo Alfonso perchè significativa di una delle ragioni della crisi che da anni vive la nostra olivicoltura, fino a poco più di vent'anni fa il comparto della nostra agricoltura, che aveva, con la ricchezza della biodiversità, la fama della qualità, il primato di olio evo esportato e il maggior numero di riconoscimenti Dop e Igp, anche il primato della superficie coltivata e delle quantità di olio prodotte. C'è di più - non è problema da niente - la nostra olivivcoltura non ancora era stata inquinata da tre varietà spagnole che hanno aperto la strada agli oliveti superintensivi, che saranno un disastro per i nostri territori (clima, ambiente, paesaggio), al pari di quelli dell'agricoltura industrializzata e degli allevamenti superintensivi. La Spagna dopo il sorpasso ha allungato e distanziato, facendoci vivere per un paio di decenni il secondo posto e, lo scorso anno, con la Grecia che ha prodotto

LA BELLEZZA NON DEVE SOCCOMBERE

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LETTERA APERTA ...... Un pezzo di Molise, con il viadotto sul Lago del Liscione, le colline dei paesi di origine croata e, in fondo , l'Abruzzo con la Maiella ..... È necessario guardare con favorevole attenzione il proposito internazionale di mitigare le emissioni di CO2 nell’atmosfera attraverso il ricorso alle fonti rinnovabili e non inquinanti di energia. Infatti sarebbe sbagliato sottovalutare il valore di ogni tentativo virtuoso volto a indicare un possibile cammino verso l’uscita dalla crisi climatica che attanaglia il destino degli abitanti del Pianeta. Ciò tuttavia non significa accettare acriticamente che questo scopo venga considerato senza eccezioni come sovradimensionato rispetto ad altre, egualmente inaggirabili, priorità. Purtroppo non è ingiustificato il timore che le priorità culturali, legate alla storia, agli affetti identitari, alla biodiversità, alla consapevole interiorizzazione della bellezza naturale, stiano per essere stritolate dagli

Paola Pigni

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di Gianfranco Carabelli Il lutto per la morte di Paola Pigni porta con sé il lutto per un certo tipo di cultura dello sport di altissimo Livello. Paola non è stata solo l’ atleta capace di battere record nazionali, europei e mondiali; è stata l’ atleta che ha affrontato e superato i limiti culturali, sociali e antropologici che facevano dello sport femminile, in particolare di certi settori dell’ Atletica leggera, una sottospecie di quello maschile. Con sbarramenti considerati invalicabili, salvo avventurarsi su chine considerate contro natura per il ‘gentil ‘ sesso. Paola non si è mai data per vinta e con la sua innata predisposizione alla sfida, ha affrontato e demolito tutti i tabù di allora, sostenuta dalla sua tanto richiamata formazione conseguita alla razionalissima e rigorosissima scuola tedesca, arricchita, e non in contrasto, dalla cultura musicale operistica coltivata in famiglia. Aggiungiamo anche il fatto che con un ulteriore percorso di formazione personale, facilita

Pensare al futuro guardando al passato recuperando il concetto di sovranità alimentare

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TEATRO NATURALE , Editoriale di Pasquale Di Lena Pensare al futuro guardando al passato recuperando il concetto di sovranità alimentare C'è bisogno di una nuova armonia tra territorio, ambiente ed essere umano che parta dall'agricoltura. Siamo nella società dell'opulenza eppure conviviamo con tantissimi problemi di salute nostra e della Terra. Sono un’infinità le azioni che devono ancora mettere in atto i governi per recuperare i danni che hanno portato alla situazione pesante e, in molte parti del mondo, drammatica che vive l’ambiente e, con esso, il clima, e, tante quelle che possiamo e dobbiamo fare noi per riconciliarci con l’ambiente, la natura, e ritrovare insieme l’equilibrio che manca per un tipo di sviluppo, ormai fallito, perché depreda e distrugge quello che il globo ha ed in grado di dare. Avere la consapevolezza della situazione e agire di conseguenza è importante perché ci dà la forza di chiedere a chi ha il dovere e il compito di governare di fare le scel

L'0livo. E' tempo di fioritura e di impollinazione

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Agli amici de L’Olio di Flora Con queste foto vogliamo rendervi partecipi del momento più delicato per gli olivi, quello della fioritura e dell'impollinazione. Momento delicato, dicevamo, ma anche importante perché dal suo buon andamento o meno dipende la quantità della raccolta e, anche, la qualità. Incrociamo le dita e che il vento possa dare tutto quello che può dare per una perfetta impollinazione, dopo una fioritura per niente male, anzi, più che soddisfacente. nel corso di una primavera senza neve e senza pioggia, ci siamo preoccupati di concimarli con un ottimo prodotto organico; di fare tre trattamenti fogliari per renderli ancora più forti, sani; di fresare due volte il terreno per l’erba alta, che, per noi, non è mai infestante, ma segno di fertilità e di partecipazione alla composizione dei profumi e ai sapori de L’Olio di Flora. Nel tempo sospeso che il Covid-19 ci ha voluto regalare, ci siamo portati più volte nell’oliveto ed abbiamo parlato con le piante che gli

Pensiero unico ed eresia

di Umberto Berardo Il tentativo d’imporre nella comunità degli esseri umani forme di pensiero unico o dominante è antico come il mondo. Il patriarcato, il maschilismo, l’imperialismo, il colonialismo, lo schiavismo, la xenofobia, l’emarginazione o addirittura la condanna del diverso e tutte le forme di ideologie non aperte alla libertà, l’idea della necessità di perseguitare e perfino sterminare i non allineati con le idee e i sistemi di vita prevalenti sono forme di affermazione e di controllo autoritario del potere culturale, politico e sociale su chiunque abbia provato nel corso della storia ad opporsi a chi lo gestiva. Sappiamo che in quella che definiamo civiltà umana ciò che chiamiamo ortodossia come conformità, stretta adesione alle regole o ai principî di una scienza, di una religione, di una corrente filosofica, di un partito, di una scuola di pensiero nel campo dottrinale, politico, sociale, artistico spesso si è affermata come dittatura della maggioranza o peggio ancora di

Il ritorno dello Stato e il fallimento del neoliberismo, secondo Stiglitz e non solo

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Greenreport anno XV newsletter numero 3313 del 4 giugno 2021 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------La pandemia di Covid-19 dimostra che la conoscenza deve restare un bene pubblico Intervenendo al Festival dell’Economia di Trento, Joseph Stiglitz, premio Nobel per l’economia 2001, ha detto che «Il neoliberismo ha fallito». E per Stiglitz in un mondo post-neoliberista ci sarà più ecologia istituzionale e si conterranno gli istinti predatori del profitto. Il famoso economista statunitense è convinto che «Servono più azioni di tutela collettiva. Il neoliberismo non è riuscito a creare quella società armoniosa che immaginavamo. E’ fallito economicamente e socialmente perché le diseguaglianze sono enormi, divisioni sociali e sfruttamento sono molto diffusi e negli ultimi anni abbiamo assistito anche a fenomeni poco edificanti come protezionismo e egoismi anche sul fronte vaccinale». Stiglitz ha

AMBIENTE SANO = SOCIETÀ E ECONOMIA SANE

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Giornata mondiale dell’Ambiente -------------------------------------------------------------------------------disegno di RO MARCENARO -------------------------------------------------------------------------------- La celebrazione della Giornata mondiale dell’ambiente di oggi, sabato 5 giugno, è una importante occasione per far crescere la consapevolezza del significato e valore dell’ambiente e il bisogno di una protezione del tesoro che più ci appartiene, sapendo che dalla bontà, o meno, di questo bene dipendono società e economia. La sua distruzione è nella mente e nelle azioni del sistema della finanza (banche e multinazionali), il neoliberismo, non a caso, depredatorio e distruttivo, che come ho avuto modo di sottolineare in altre occasioni, non ha il senso del limite e del finito. Il 14 Maggio u.s. la terra (il riferimento è all’Italia) ha già dato tutto quello che poteva dare e tutto grazie a questo sistema che ha nelle sue mani tutto e tutti quelli che oggi vivono la politi