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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

BioMolise, distretto di bontà e salute

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  Voglio riportare, con questa e altre note, le idee che il CTS (Comitato Tecnico Scientifico) ha, con i suoi componenti (De Cristoforo, De Curtis, Del Vecchio, Di Lena, Pazzagli, Pietroniro, Tanno, Vincelli), messo a disposizione dell’Assemblea dell’Associazione perché non vadano perse. di Pasquale Di Lena                    In premessa, la conoscenza , cioè la possibilità di avere un quadro completo del territorio e delle sue capacità di sviluppo sostenibile, sapendo che esso richiede non solo politiche in grado di superare la visione settoriale e i relativi compromessi tra sistemi diversi, ma una visione d’insieme che permette di capire tutte le sinergie possibili, umane e naturali, per uno sviluppo davvero sostenibile, con tutti gli attori protagonisti: produttori e trasformatori, gli stessi consumatori, e, insieme, istituzioni e enti   a tutti i livelli. In pratica, la necessità di conoscenza per fare propri gli elementi che portano a realizzare e far vivere al territorio un m

Lettera aperta a quanti vogliono il natale della sanità molisana

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  Da la fonte di dicembre la speranza forza propulsiva Di Antonio di lalla Quale natale? È la domanda che si pongono l’industria e l’economia, il commercio e il mercato. È la risposta che si attende dai governi e dai politici. Quale natale è il tormentone che rimbalza dai programmi televisivi di approfondimento (da qui si comprende la profondità dell’ approfondimento!). Il primo Francesco nel 1223 ebbe una genialata formidabile. Mentre la cristianità, alto clero in testa, organizzava crociate col pretesto della liberazione della terra di Gesù, in realtà solo per razziare tutto quanto era possibile incamerare - e pure di più - Francesco a Greccio, in uno dei tanti tuguri abitati da poveri si fermò a contemplare una donna che aveva partorito da poco. E così convocò tutti i suoi discepoli dicendo che Gesù bambino era lì in quella stalla e non c’era bisogno di andare a cercarlo in Palestina. Presto ci si dimenticò che quel presepe era la contestazione della violenza insita nelle croc

i Penziere (9)

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  Il   Il   1   1.  IL CLIMA È GIÀ CAMBIATO. È il titolo drll’articolo che ho letto su GREENREPORT . Riporto qui una sintesi che, con i numeri, fa capire la gravità della situazione- : «Nell’ultimo decennio, i Comuni italiani hanno visto succedersi 416 casi di allagamenti da piogge intense (319 dei quali avvenuti in città) che hanno determinato 347 interruzioni e danni alle infrastrutture con 80 giorni di stop a metropolitane e treni urbani; 83 giorni di blackout elettrico; 14 casi di danni al patrimonio storico-archeologico; 39 casi di danni provocati da lunghi periodi di siccità e temperature estreme; 257 eventi con danni dovuti a trombe d’aria; 35 casi di frane causati da piogge intense e 118 eventi (89 avvenuti in città) da esondazioni fluviali». Un impatto insostenibile e che ha richiesto un tributo di vite umane, …pari a 251 morti, di cui 42 riferiti al solo 2019,…con   50.000 persone evacuate in seguito a frane e alluvioni. Tra le città più colpite:  Roma, seguita da  Ba

I costi della pandemia

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  di Umberto Berardo I danni che la diffusione del Coronavirus sta provocando sono tanti e di diversa natura. Stiamo pagando costi umani, sociali, culturali ed economici che sono già davanti a noi in tutta la loro tragicità e dei quali tuttavia non sempre abbiamo piena consapevolezza, la quale sembra mancare soprattutto quando si ascoltano le dichiarazioni assurde dei cosiddetti NoVax. Il fenomeno, ormai diffuso in quasi tutto il mondo, ha la sua massima diffusione soprattutto in nord America e in Europa. Mentre scriviamo i decessi nel mondo stanno avvicinandosi ad un milione e mezzo con picchi molto elevati negli Stati Uniti, in India e Brasile mentre in Italia sono oltre 50.000 . Le dipartite riguardano soprattutto la popolazione anziana che nelle case di riposo, nei reparti di malattie infettive, nelle terapie intensive o nelle proprie abitazioni non riesce a superare i problemi che pone il virus e che si associano spesso ad altre patologie. La tragedia è che queste person

Giornata internazionale dell’Olivo

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  Celebriamo le nostre radici ma anche il nostro futuro  NEWS   C.S. del 25 Novembre 2020   uno degli olivi plurisecolari di Portocannone “In un momento storico di grande incertezza, l’olivo simbolo universale di pace, saggezza, armonia ed espressione di una civiltà millenaria che affonda le sue radici nel Mediterraneo, rappresenta la nostra solida identità. Noi delle Città dell’Olio vogliamo rendere omaggio a questa pianta sacra, rinnovando il nostro impegno nella sua valorizzazione e promozione. Un impegno che va avanti da più di 25 anni”.  Con queste parole  Michele Sonnessa  presidente delle Città dell’Olio ricorda la  Giornata internazionale dell’olivo , istituita il 26 novembre 2019 dall’Unesco. Un anno fa, infatti, con una risoluzione approvata all’unanimità, il Consiglio esecutivo dell’Unesco sanciva che l’olivo contribuisce allo sviluppo economico e sociale sostenibile dei popoli ed elemento di unità e diversità di tutte le culture, trascendendo i confini e consentendo sca

Greta Thunberg: la giovane attivista riflette sulla crisi ambientale ai tempi del coronavirus

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In un’intervista esclusiva con National Geographic, Greta Thunberg analizza i successi del movimento ambientalista giovanile e le sfide da affrontare. LUNEDÌ,  23 NOVEMBRE 2020 DA  OLIVER WHANG Questo ritratto è intitolato “Greta.” FOTOGRAFIA DI  SHANE BALKOWITSCH, NOSTALGIC GLASS WET PLATE STUDIO Fin dal suo primo sit-in davanti al Parlamento svedese oltre due anni fa, il messaggio fondamentale di Greta Thunberg è stato chiaro e coerente: la  crisi climatica  è la principale minaccia all’esistenza del genere umano e dobbiamo affrontarla in quanto tale. Questo messaggio ha ispirato milioni di giovani attivisti a protestare a favore del cambiamento e ha portato a una serie di interventi diventati virali che hanno contribuito a rendere Grata Thunberg celebre a livello mondiale. È stata scelta come “Persona dell’anno” dalla rivista Time nel 2019 ed è stata candidata al Premio Nobel per la pace due anni di seguito. Nel pieno della pandemia di COVID-19, una crisi globale di natura ben diver