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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

UNIAMO LE FORZE PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA!

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da Associazione Giuseppe Tedeschi In un’Italia che dal 2010 al 2016 ha tagliato 70 mila posti letto, chiuso 175 ospedali e ridotto le ASL da n.642 a n.101 con il 9,6% di costi in più che pregiudicano l’accesso alle cure a 7 milioni di persone, si è alle prese con la più grave pandemia planetaria dal 1918 non disponendo talvolta nemmeno dei dispositivi di protezione individuale adeguati per gli operatori sanitari. Con gli uffici di igiene pubblica svuotati, gli osservatori epidemiologici territoriali inesistenti, l’accentramento delle cure negli ospedali a danno della medicina di base e della rete di cooperazione con i Comuni e con i Distretti sociosanitari locali, è arduo tracciare la mappatura del contagio e della sua evoluzione. Eppure, come ci confermano i dati delle regioni in cui meglio ha resistito la rete della sanità sul territorio, quella è la strada da percorrere per fermare questa epidemia e per gestire meglio la tutela della salute della popolazione. Il Molise è

Nielsen: il latte Uht vola (+34%) ma è ancora in gran parte straniero

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foto Pixabay© Vivere nel mezzo di una pandemia non è per nulla facile; lo stiamo capendo ognuno sulla propria pelle. La gran parte di noi passa il proprio tempo in casa, in situazioni del tutto anomale: tutto il giorno con i figli, il coniuge, i nonni. Se ancora ci sono. Con impegni nuovi e non sempre semplici da gestire (le lezioni di chi ancora va a scuola), e situazioni che si vanno modificando di giorno in giorno (attenzione, il 63% degli italiani sono stressati , ndr): la competizione mai vista prima in famiglia per chi porta il cane a spasso; il cane che ti guarda perplesso perché non ti sei occupato mai così tanto di lui. Per non parlare dei professori, mai stati così presenti nella tua vita: tanto lontani quanto incombenti, al rintocco di una campanella che non c’è ma che mai come oggi ha saputo scandire i tempi delle nostre vite. E poi la spesa. La spesa che per disposizioni governative va fatta nel supermercato più vicino; quello che magari hai evitato per anni, per u

IL PIANTO DEL COCCODRILLO!.....

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‎ di Vincenzo Iacovino ‎   a  27 marzo alle ore 13:40 · IL PIANTO DEL COCCODRILLO!..... IL DIRITTO DI CRITICA NON È MAI POLEMICA MA L’ESERCIZIO DI UN DIRITTO SANCITO E TUTELATO DALLA COSTITUZIONE -ART. 21 - CHE PUÒ ESSERE ESPRESSO IN OGNI MODO ED IN OGNI MOMENTO (compreso la fase emergenziale ) E DI CUI NON CE NULLA DI CUI “VERGOGNARSI” DIRITTO EVIDENTEMENTE SCONOSCIUTO AL PRESIDENTE DELLA REGIONE CHE NON ACCETTA CRITICHE NE LA POSSIBILITÀ CHE ALTRI POSSANO ESPRIMERE LA LORO OPINIONE LIBERAMENTE SUL SUO OPERATO PRESIDENTE SI LEGGA LA COSTITUZIONE SCENDA DAL TRONO E SI CONFRONTI DEMOCRATICAMENTE CON LA GENTE CHE LA STA ESORTANDO AD EMANARE PROVVEDIMENTI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DEI MOLISANI DIA ATTUAZIONE AI DECRETI EMERGENZIALI A) crei aree sanitarie dedicate ai pazienti COVID presso strutture esistenti (Larino-Venafro- Agnone) b) assuma medici C) assuma infermieri D) crei posti letto per terapia intensiva ed emergenziali E) ricon

Uno sfogo

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di Nicola Picchione   Voglio sfogarmi, essere cattivo, antipatico. Non importa se i due o tre che mi leggono non saranno d’accordo. Scrivo a me stesso. Ho visto e sentito l’audiovisivo della brava attrice che vantava le nostre passate glorie mentre scorrevano le immagini delle nostre bellezze. Mi sono commosso malgrado alcune inesattezze. Ho sentito l’invettiva di Tullio Solenghi contro i tedeschi. Anche qui inesattezze ma si sa noi italiani ci lasciamo prendere dal sentimento e trascuriamo la precisione. Chiediamo aiuto all’Europa, a ragione. Chiediamo che finalmente questa vantata unione diventi reale e che si mettano da parte i nazionalismi. In pratica chiediamo a chi è economicamente più forte di aiutarci, in nome anche del nostro grande contributo nel passato alla civiltà occidentale, in nome di quello che ancora offrono al mondo il nostro gusto e la nostra inventiva. Voglio aggiungere, in nome anche della nostra generosità e accoglienza come ha rico

Il mondo di Greta Thunberg

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Come una ragazzina svedese armata di un cartello di cartone ha dichiarato una Crociata ed è diventata la leader del movimento ambientalista globale Di Stephen Rodrick 26 Marzo 2020 18:37 Facebook Twitter WhatsApp Reddit C’è il personaggio mediatico e poi c’è la vera Greta Thunberg . È San Valentino nella sua città, Stoccolma, ma c’è solo vento, niente cuori né fiori. Qualche centinaio di ragazzini in strada con un aria da adulti. Se non fosse per i cartelli con scritto “La nostra Terra, ne abbiamo una sola”, potresti scambiarli per una gita scolastica, Ma dov’è Greta? Vedo una folla di giornalisti assiepati a intervistare una ragazzina in un piumino fucsia e con un capello di lana fatto a mano. Ci metto un po’ a realizzare che è lei. Ha 17 anni ma potrebbe tranquillamente passare per una dodicenne. Non riesco a far coincidere l’oratrice infiammata di Davos con la ragazzina minuscola che ho di fronte. Ha l’aria di aver bisogno di protezione. Ovviamen