Un applauso a Greenpeace e a quanti dicono basta alle aziende che inquinano, distruggono mari e foreste


Riporto l’email che è arrivato sul mio computer di GREENPEACE:  a seguito della pressione di milioni di persone in tutto il mondo (tra cui anche te, grazie!), alcune aziende hanno iniziato a riconoscere la loro responsabilità nella crisi ambientale dell’inquinamento da plastica.

Una buona notizia? Non del tutto...

Nessuna ha obiettivi concreti di riduzione della produzione di imballaggi e di investimento in sistemi di consegna alternativi. Di fatto, aziende come Nestlè, Unilever, Coca-Cola, Ferrero e San Benedetto continuano a nutrire l’orribile mostro di plastica che hanno creato e che sta divorando il mare.

Una brutta notizia? Sì, ma c’è ancora speranza ed è quella dell’entrata in azione delle navi di Grenpeace.

Mi piacerebbe leggere la rinuncia di migliaia e migliaia di consumatori che smettono di bere e nutrirsi dei prodotti di questa aziende, scrivendo  alle relative aziende “non beviamo più la tua acqua o la tua bibita; non mangiamo più i tuoi prodotti, la tua Nutella, anche perché siamo diventati amici degli orangutan e altri animali che il tuo olio di palma sta uccidendo con la distruzione del loro habitat”..

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