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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

Un applauso a Greenpeace e a quanti dicono basta alle aziende che inquinano, distruggono mari e foreste

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Riporto l’email che è arrivato sul mio computer di GREENPEACE:   a seguito della pressione di milioni di persone in tutto il mondo (tra cui anche te, grazie!), alcune aziende hanno iniziato a riconoscere la loro responsabilità nella crisi ambientale dell’inquinamento da plastica. Una buona notizia? Non del tutto... Nessuna ha obiettivi concreti di riduzione della produzione di imballaggi e di investimento in sistemi di consegna alternativi. Di fatto, aziende come Nestlè, Unilever, Coca-Cola, Ferrero e San Benedetto continuano a nutrire l’orribile mostro di plastica che hanno creato e che sta divorando il mare. Una brutta notizia? Sì, ma c’è ancora speranza ed è quella dell’entrata in azione delle navi di Grenpeace. Mi piacerebbe leggere la rinuncia di migliaia e migliaia di consumatori che smettono di bere e nutrirsi dei prodotti di questa aziende, scrivendo   alle relative aziende “non beviamo più la tua acqua o la tua bibita; non mangiamo più i tuoi prodotti, la tua N

Onore a La Molisana e alle sue farine

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Di 13 marche di farine trovate al supermercato (La Molisana, Barilla, Garofalo, Coop, Authan, Carrefour, Lidl, Eurospin, Esselunga, Frumenta, La Prova del Cuoco, Molino Spadoni, Lo Conte farine magiche Manitoba), solo due, La Molisana ed Esselunga , sono risultate prive di qualsiasi residuo del potente pesticida Gifosate, detto, non a caso, “Seccatutto”. Una bella notizia, pubblicata due giorni fa da @GreenMe, per i consumatori, ma, anche, per il Molise, che ha ne La Molisana una delle sue più importanti aziende nel campo delle farine e della pasta fra le più note in Italia e nel mondo. Se è vero che "mangiare è un atto agricolo", bisogna dire che      La Molisana ha a cuore un'agricoltura senza la chimica,  biologica, e, con essa, un territorio sostenibile. I nostri complimenti alla grande azienda di Campobasso.

La scuola italiana e le possibili ridefinizioni strutturali e metodologiche

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di Umberto Berardo C'è chi sostiene che il sistema scolastico italiano è tra i migliori al mondo, ma ci sono altre opinioni come quella di Paolo Crepet il quale   in una dichiarazione al vetriolo afferma che il livello dell'istruzione da noi è talmente scaduto al punto che " al giorno d'oggi basta respirare per essere promossi " ; taluni addirittura asseriscono che l'appiattimento nelle valutazioni degli studenti starebbe eliminando il merito al punto che perfino l'università in tante sedi rischia di diventare un "laureificio" non in grado più di trasmettere e costruire sapere né di formare competenze, creatività e spirito critico. Per vedere dove si trova la verità in merito proviamo a osservare la realtà così come si manifesta. Che le riforme del sistema scolastico italiano realizzate nel corso degli anni abbiano prodotto un miglioramento del diritto allo studio con l'estensione dell'obbligo appare un dato difficilmente

Urge salvaguardare il bene Terra e tutelare chi la Terra la lavora

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L’Agricoltura italiana ha perso solo negli ultimi tre anni più di 320.000 aziende (ora scese a 1.145.000). Per quella molisana, ci si riferisce al 6° Censimento ISTAT del 2016, riferita agli anni 2010 – 2013, dove si ha una diminuzione del 17,10 % delle aziende agricole, passate da 27.427 a 21.780; la percentuale più alta del Meridione. I numeri attuali, visti i vari avvenimenti, sarebbero ancora peggiori. La drammatica vicenda dei pastori sardi riguardante il bassissimo costo del loro     latte prodotto è la valenza simbolica che racchiude la situazione economica davvero grave ed esasperata dell’Agricoltura italiana e molisana in particolare; non sono i generici lamenti di alcuni che attraversano abitudinariamente il mondo agricolo. Questo vale per il settore della cerealicoltura, della frutticoltura, dell’olivicoltura, dell’allevamento, dell’orticoltura dove, si evince che non conviene manco raccogliere i pomodori, le arance o seminare lo stesso grano duro.

Latte sardo: politica e industria diano ascolto al tecnico Piredda. Progetto Shardana

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da QualeFormaggio del 25.02.2019 A meno di 24 ore dal clamore suscitato per i nuovi assalti alle autocisterne del latte nel nuorese, a pochi giorni dalla rottura delle trattative  per la concertazione del suo prezzo, dalle clamorose richieste di scioglimento  dei consorzi delle Dop e del le sceneggiate di una politica mai all’altezza della situazione, la Sardegna ci ricorda di avere le idee necessarie, le professionalità adeguate, le competenze ideali per superare la crisi. Il segnale ci arriva da una lettera aperta stilata dopo giorni di riflessione da uno dei più competenti tecnici lattiero-caseari della Sardegna, Bastianino Piredda. Personalmente abbiamo un debole per l’opera di Piredda, un debole che nasce dalle molteplici degustazioni di suoi formaggi fatte negli anni. Basterà citare una delle sue creature - il Gran Sardo o Granglona (il formaggio ha avuto diverse denominazioni nel corso del tempo, a seguito di varie vicissitudini) - per dare modo di capire, a chi abbi

Il cioccolato all’olio di oliva è un “toccasana” per il cuore

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da Ulivita oil Il cioccolato fondente all’olio da spremitura di olive è un vero e proprio toccasana per il cuore, un rimedio naturale per combattere l’invecchiamento dell’apparato cardiovascolare. A rivelarlo è una ricerca dell’Università di Pisa presentata a Esc 2017 , il congresso della Società europea di Cardiologia che si è svolto a Barcellona dal 24 al 30 agosto. Lo studio clinico è stato realizzato da una équipe di ricercatori composta da Rossella Di Stefano della sezione di Cardioangiologia universitaria diretta dal professor Vitoantonio Di Bello , da Francesca Felice ed Ester Belardinelli del laboratorio di ricerca Cardiovascolare del dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e Dell’Area Critica e da Valentina Domenici e Mario Cifelli del Laboratorio di NMR del dipartimento di Chimica e Chimica industriale. “E’ noto che il consumo di cacao riduce significativamente l’impatto di alcune patologie cardiovascolari”, ha spiegato Rossella Di Stefan