BUON COMPLEANNO CITTA’ DELL’OLIO

A Larino (Molise), 24anni fa come oggi 17 dicembre, partiva la grande avventura dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, grazie all’Ente Mostra Vini - Enoteca Italiana di Siena ed al suo Presidente Sen. Riccardo Margheriti; al Presidente della Provincia di Campobasso, Antonio Chieffo, che ha messo a disposizione i suoi uffici; ai rappresentanti della Provincia di Isernia, Presidente Attilio Peluso, vice presidente Domenico Pellegrino e assessore Michele Conti ai due presidenti delle Camere di Commercio di Campobasso, Enrico Colavita,  e di Isernia, Agostino Angelaccio; al Presidente dell’Ente di sviluppo molisano, Antonio Ventresca. Il gruppo che, insieme con l’allora sindaco di Larino, Alberto Malorni, ha patrocinato l’iniziativa.

Sen. Riccardo Margheriti, Carlo Antonini, Enrico Lupi
Nell’attuale sala Freda del Palazzo Ducale della città frentana, erano presenti i 33 soci fondatori, provenienti dalla Liguria, Sardegna, Toscana, Umbria, Marche, Campania, Molise e Puglia, che hanno acclamato Presidente l’allora sindaco Trevi, Carlo Antonini.  C’era anche Ro Marcenaro, il grande disegnatore, che all’Associazione ha dedicato il logo,la famosa olivina. Il prossimo anno i festeggiamenti  del 25° anniversario, un quarto di secolo ricco di importanti risultati, grazie ai tanti amministratori e coordinatori, in primo luogo al già presidente Carlo Antonini, e a chi la presiede da oltre vent’anni, Enrico Lupi, e, a chi la dirige, Antonio Balenzano. Un’Associazione forte di risultati, al servizio del comparto più importante della nostra agricoltura e dei territori che più lo rappresentano; dell’olio di oliva, il filo conduttore della Dieta Mediterranea, un tempo rimedio per tutti i mali. Oggi, ancor più di ieri, fonte di salute e di benessere per l’umanità e, non solo, anche per l’ambiente.

Buon compleanno e lunga vita a te Associazione Nazionale Città dell’Olio     

Commenti

Post popolari in questo blog

Nel 2017 il mondo ha perso un’area di foreste grande quanto l’Italia. L’indagine di Global forest watch

Un pericoloso salto all'indietro dell'agricoltura

La tavola di San Giuseppe