Nei piani di crescita di Fruttagel il bio è importante


GreenPlanet Inserito il 30 marzo, 2018 - 11:50 

Fruttagel, società cooperativa della provincia di Ravenna, leader nella produzione di prodotti di quinta gamma, conserve di pomodoro,
succhi e bevande vegetali, è impegnata nel biologico fin dalla sua nascita nel lontano 1994: oggi sono bio ben 17 mila delle 110 mila
tonnellate di materia prima trasformata ogni anno. Nessuna azienda in Italia che fa convenzionale può vantare una produzione tanto
‘sbilanciata’ sul biologico.

I progetti di Fruttagel sono stati illustrati dal suo presidente
Stanislao Fabbrino, che è anche vice presidente di Almaverde
Bio. Il futuro di Fruttagel - a partire dall’ampliamento
del magazzino di Alfonsine, già in corso - è ambizioso.
Il piano triennale 2017-19 si prefigge obiettivi di crescita
di fatturato, di export, del portfolio prodotti e di risultati
in termini di sostenibilità ambientale. '
Ad oggi posso dire che sono stati raggiunti tutti i traguardi
di breve termine. Nel 2017 c’è stata una crescita del fatturato
di 3 milioni di euro e siamo più che soddisfatti per i
miglioramenti nel comparto del bio e per l’incremento delle
esportazioni. Inoltre abbiamo intrapreso diversi nuovi
progetti, come quello per la produzione integrata
verticalmente di bevande vegetali attraverso l’estrazione
diretta di soia e riso. Questa nostra proposta di filiera interamente italiana è piaciuta molto ai distributori, che ci hanno premiato
commissionandoci nuovi prodotti a marchio commerciale', spiega il manager.
Ma non finisce qui. Lo scorso anno è stata avviata - con risultati più che positivi - una collaborazione con il retailer tedesco Edeka per
la passata di pomodoro bio a private label. Stesso discorso in Francia, dove è stato chiuso l’accordo per le bevande vegetali etichettate
con il brand della catena Marcq en Baroeul e dove da qualche mese Fruttagel è co-packer della famosa azienda di Tolosa Céréal, molto
forte nel bio.
L’impegno di Fruttagel non si limita alla GDO; al contrario si sta sempre più aprendo al Food Service. 'Ci stiamo sviluppando su più
canali, con una crescita interessante anche nell’Ho.Re.Ca. Abbiamo progetti con Camst, Cir Food e Marr, solo per citare qualche nome
della ristorazione collettiva; e abbiamo in ballo un nuovo appalto con Trenitalia per la fornitura di bevande a marchio Almaverde Bio
sui treni in transito durante le ore notturne. Al contempo stiamo portando avanti collaborazioni con altre imprese dell’agroalimentare.
Per fare un esempio, con Granarolo abbiamo un accordo per la distribuzione della linea di succhi di frutta a marchio Almeverde Bio
destinata ai bar; oltre alla partnership per la produzione dell’acqua di cocco (anche nella variante cocco e menta) e la bevanda al gusto
soia e caffè’.
Per Fabbrino il biologico è un vero e proprio punto di forza di Fruttagel: ‘Il bio è coerente con i nostri obiettivi di crescita e con la
nostra idea di creazione del valore attraverso l’adozione di principi virtuosi; inoltre le marginalità sono maggiori per tutti i soci e
gli altri stakeholder. Pensiamo sia la scelta vincente e non siamo spaventati dalla potenziale ‘invasione di competitor’.
Quando un settore è tanto attrattivo il rischio sicuramente c’è, soprattutto da parte di chi non ha le reali competenze e si butta
nel business per coglierne le opportunità mettendo in pericolo l’intera immagine del comparto. Sono convinto tuttavia che le realtà
con un valore effettivo da offrire possano distinguersi ed essere premiate. Fruttagel è una cooperativa agricola con all’interno tante
aziende bio, anche nel CdA. Questo rappresenta una forma di tutela nei confronti del consumatore: quando un’azienda bio riesce a
presidiare la filiera la qualità è pressoché garantita’.
Chiara Brandi 

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