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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

Il premio BIOL, L’Olio di Flora, il Molise

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Dall’uovo di Pasqua del concorso oleario BIOL esce una medaglia d’Argento per L’Olio di Flora , biologico “ Gentile di Larino ”. Un altro importante riconoscimento per La Casa del Vento di Larino, dopo la medaglia d’Oro del concorso “ Goccia d’Oro ” 2017, che c’è stato prima di Natale a Larino; la menzione del Concorso “ Orciolo d’Oro ”; la Goccia d’Oro dell’altro giorno del Concorso Internazionale “ Aipo d’Argento ” 2018 e la presenza tra gli oli finalisti del Premio “ Ercole Olivario ”. Tanti riconoscimenti che si vanno ad aggiungere a quelli che L’Olio di Flora si ì conquistato nel corso degli anni, a partire dalla Goccia d’Oro del 2007, alla sua prima uscita.  Medaglia d’argento per un altro olio molisano, anch’esso   plurivincitore sin dalla prima raccolta, quello della Colle d’Angiò di Giorgio Tamaro di Colletorto con l’olio ricavato dalla varietà autoctona “ Oliva nera di Colletorto ”. La notizia ancora più bella per il Molise è che non si ferma a questi due

Tintilia inedita

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intervista di Chiara Martinelli Pasquale di Lena racconta la “riscoperta” del più celebre vitigno autoctono molisano Il Molise da qualche anno ha rilanciato il territorio grazie a politiche di sviluppo sostenibile che hanno riacceso i riflettori su vitigni autoctoni dimenticati, portando ad un incremento economico del settore sia in Italia che all’estero. La Tintilia rappresenta senz’altro il miglior risultato di questo processo, una riscoperta che parte da lontano: ne abbiamo parlato con Pasquale di Lena, molisano Doc, per metà toscano, visti i quarant’anni trascorsi presso l’Enoteca Italiana di Siena. E’ lui a spiegarci come il suo nome sia legato alla Tintilia. Pasquale Di Lena Lei è di orgine molisana, anche se ha vissuto qurant’anni in Toscana. A Siena ha ricoperto l’incarico di segretario Generale dell’Ente mostra Vini-Enoteca italiana. “Un molisano che deve alla Toscana la sua formazione, le tante bell

DUE OLI MOLISANI PREMIATI DAL CONCORSO INTERNAZIONALE AIPO D’ARGENTO DI VERONA

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Una “ Gocca d’Oro ” a due oli   monovarietali, biologici, la “ Peranzana” dell’Azienda Marina Colonna di San Martino in Pensilis e la “ Gentile di Larino ” L’Olio di Flora de La Casa del Vento di Larino, entrambi inseriti nella categoria “fruttato leggero”. Il Concorso Internazionale Aipo d’Argento 2018 , organizzato dall’Associazione interregionale dei produttori olivicoli con la collaborazione delle Edizioni Informatore Agrario, ha registrato in questa sua quindicesima edizione una straordinaria partecipazione di aziende, ben 558, con oltre la metà che hanno superato   ha visto Il punteggio minimo necessari,                                                 quello degli 80 punti su 100.  Un successo che sta a testimoniare il giro di boa dell’olio di oliva e la nuova direzione, quella della qualità, l’elemento che sempre più interessa il consumatore, in particolare il nuovo consumatore. Pronta la risposta dei produttori con l’offerta, grazie anche alla crescita della cultura d

L'Olio di Flora nella Rassegna degli Oli monovarietali

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Questa bella notizia che, con L'Olio di Flora, premia la Gentile di Larino, la varietà principe dell'olivicoltura molisana, è arrivata con un'altra altrettanto bella, quella che L'Olio di Flora è tra i finalisti del concorso Ercole Olivario promosso dalla Camera di Commercio di Perugia.

Decreto ‘mangia-foteste’. Greenpeace dice no

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Inserito il 21 marzo, 2018 - 17:16 Bollettino GreenPlanet Il decreto legislativo sulla revisione della normativa nazionale in tema di foreste e filiere forestali - in attuazione dell’articolo 5 della legge 28 luglio 2016, n. 154 - rischia di essere approvato dal Consiglio dei Ministri prima del cambio di governo. Mondo accademico e associazio ni ambientaliste chiedono al governo uscente di ripensarci. ‘Il testo del decreto legge sulle foreste che si vorrebbe approvare in Consiglio dei Ministri preoccupa perché impone una visione delle foreste come mero serbatoio da cui attingere legname e disconosce il ruolo importante che esse svolgono a livello ecologico’, spiega Martina Borghi, di Greenpeace. Greenpeace valuta positivamente alcuni aspetti del testo, come l’armonizzazione di una normativa che è materia concorrente tra Stato e Regioni e che vede nel Paese una gran quantità di definizioni discordanti di ‘bosco’. Ma non è tuttavia accettabile fare tabula rasa dei benefici

L’agricoltura bio risparmia acqua e non la inquina

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Inserito il 23 marzo, 2018 - 16:43 Bollettino GreenPlanet In Italia l’agricoltura pesa per il 70% dei consumi idrici. Ma non è il caso del bio, che tra gli obiettivi dichiarati nel proprio regolamento ha quello di assicurare ‘ n impiego responsabile dell’energia e delle risorse naturali come l’acqua, il suolo, la materia organica e l’aria'. I terreni bio hanno un fabbisogno inferiore di acqua, grazie a pratiche come il sovescio e alla cura della sostanza organica presente nei suoli. Per questo i suoli coltivati con i metodi biologico e biodinamico - secondo un’elaborazione dei dati dell’Istituto svizzero Fibl - sono in grado di trattenere fino al 55% in più di acqua rispetto a quelli coltivati con la chimica di sintesi e i fertilizzanti industriali, grazie alla qualità dell’humus presente. ‘Conservare la componente organica del suolo è un modo per arginare il cambiamento climatico ma anche per assorbire l’acqua disponibile, rendendo i suoli più resistenti all’erosione e

La millenaria storia di Larino, non una consolazione ma possibilità per un nuovo domani

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Il piazzale dove un tempo c'era la grande Torre Quel topo di cantieri e di discariche, non di librerie, che è il mio caro amico Berardo Mastrogiuseppe, mi ha fatto omaggio della fotocopia di un ritaglio di “Molise Nuovo”, un periodico regionale pubblicato a Roma, e, precisamente, del n° 3 del 1952, Anno 5°, che riporta un interessante artico lodi Giuseppe Orazio de Gennaro, già sindaco di Larino nei primi anni ’60. Un appunto per la Storia del Molise riferito a “ La Congiura larinese del 1679 e la liberazione della municipalità dai feudatari”. Una storia di 339 anni fa, poco più di due decenni dopo la micidiale epidemia del 1656, che ridusse Larino a una città di 400 abitanti, con la scomparsa del patriziato formato da sei o sette famiglie (de Cornacchiellis, Sorella, Espinosa, de Raimondi, de Obscuris, de Palma, e, probabilmente   de Misseriis   e de Scimato),   salva   la sola famiglia dei Palma. Un patriziato , visto che Larino, diversamente da altre località conf

Buon compleanno zio Mario, lo zio di tutti

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Lo zio mio e di mia sorella, ma, anche, un grande padre   per noi che il padre l’avevamo perso nell’agosto del 1943 a Foggia bombardata. Lo zio di tutti gli amici che sono arrivati nella sua casa e l’hanno conosciuto. Non ne ha mai dimenticato uno di questi ospiti, anche dopo anni quando sono tornati a salutarlo. Ne ricordava i nomi, anche di quelli che venivano da altre parti del mondo e, a modo suo, li pronunciava. Mario, uomo generoso, puntuale, che amava il dialogo e sapeva ascoltare. Non conosceva l’invidia, l’astio, il rancore e per tutti aveva sempre una buona parola. Attento ai fatti e, da ex operaio, alle situazioni che riguardavano i suoi compagni in fabbrica e sui cantieri o braccianti della Sicilia o della Puglia. Un militante comunista sin dalla sua prima tessera presa quando aveva 17 anni e, poi, rinnovata fino alla sua morte nel novembre del 2005. Ricordo i suoi occhi lucidi quando gli ho fatto vedere , nel 1968, la mia prima tessera presa dalle mani di un grande co