LUCIANA CASTELLINA, UN'ATTENTA TESTIMONE E GRANDE PROTAGONISTA


L'on. Luciana Castellina
Ieri sera alla presentazione del suo ultimo libro Manuale Antiretorico dell'Unione Europea (da dove viene e dove va quest'Europa), con la d.ssa Ester Tanasso, l'on. Famiano Crucianelli, l'on. Giovanni Di Stasi.

Ascoltare Luciana Castellina è un piacere che ti riconcilia con questa realtà turbolenta, che ha reso tutto liquido e difficile da chiudere nelle mani. Una realtà che ha distrutto la politica e i partiti, gli strumenti necessari per la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini alle scelte, cioè, in pratica, la salvaguardia e sviluppo della democrazia.
L'on. Castellina con Famiano Crucianelli, Giovanni Di Stasi e Ester Tanasso
Una democrazia ferita, menomata, da un sistema espressione del denaro, privo di valori, che non vuole avere ostacoli sul percorso segnato dalle sue azioni predatorie, non solo dei valori che la democrazia raccoglie ed esprime, ma, anche, delle risorse del bene più prezioso qual è il territorio.

La presentazione dell'on. Di Stasi del libro e l'intervento dell'autrice che, con la grande chiarezza da tutti riconosciute nel corso della sua lunga battaglia politica, ha ripercorso le tappe che hanno portato alla nascita dell'Europa e ai suoi mutamenti, segnati dai trattati di Masticht (1992); di Amsterdam (1997), quello che esprime la volontà di"andare oltre Mastricht",  nel corso di questi sessant'anni che ci separano dal Trattato di Roma del 1957.

Un Europa sempre più nelle mani dell'economia e sempre meno della politica e delle istituzioni elette con le nazioni che, da tempo, decidono sempre meno, anzi niente. Nelle mani di un neoliberismo che ha privatizzato il potere legislativo lasciando al Parlamento solo l'applicazione delle regole, mostrando, così, di andare oltre una cultura economica.

E' sbagliato dire NO all'Europa, anzi c'è bisogno di trovare soluzioni (l'idea di una formazione di macroregioni) per dire SI al suo cambiamento per un rafforzamento necessario e dire NO al sistema che ne condiziona la sopravvivenza e quel suo ruolo di pace e di sviluppo della democrazia.
con i protagonisti dell'incontro 
Dire NO con la voglia di fare e di produrre cambiamenti, non importa se piccoli, pur sempre importanti per non far prevalere la rassegnazione che ha il significato dell'accettazione del sistema.

Sono queste le mie impressioni di un incontro bello, interessante, seguito da un pubblico molto attento presente nella saletta dell'Hotel Santa Lucia di Termoli.

Commenti

Post popolari in questo blog

Nel 2017 il mondo ha perso un’area di foreste grande quanto l’Italia. L’indagine di Global forest watch

Un pericoloso salto all'indietro dell'agricoltura

La tavola di San Giuseppe