Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2016

Belle iniziative dal Molise

Immagine
Borghi d’Eccellenza    E FESTA E’ STATA !!!! Quartiere Campobasso Nord, Chiude il Campus dell’estate 2016.. Giorno di commozione, di arrivederci ma soprattutto di colori …. La festa di fine campus tenutasi al Parco Cirese ha conclamato, senza ombra di dubbio, la bontà del lavoro svolto dai Volontari dell’Associazione “ Quartiere Campobasso Nord”. Un parco gremito sino all’inverosimile, ha suggellato il patto tra la politica e la gente , senza sé e senza ma… Non si era mai vista una partecipazione così copiosa, attenta ed emotiva e, la politica, la Regione con il Presidente Vincenzo Cotugno, la Provincia con Rosario De Matteis, il Comune di Campobasso con gli Assessori Emma De Capua e Stefano Ramundo, hanno dovuto arrendersi difronte ad una platea di oltre mille persone, all’organizzazione, impeccabile, del campus e della festa di fine campus, al cospetto di Don Vittorio Perrella, sempre attento e partecipe ad ogni iniziativa del Quartiere. Quel filo sottile di

Grano, sì al blocco dell'import , no allo sciopero della semina

Immagine
Non sono d'accordo con "lo sciopero della semina", l'ultimatum del Presidente della Cia, riportato dalla stampa che ha dato il giusto risalto alla giornata di mobilitazione della stessa organizzazione in tutte le sedi regionali. Sono d'accordo, però, con il resto del suo ragionamento.   E' da due anni che parlo, con alcuni articoli, ai produttori di grano e alle loro organizzazioni di "sciopero", non della semina, ma " dell'acquisto dei prodotti che servono alla coltivazione del grano" e raccogliere quello che la terra dà. Una "rivoluzione" seminare e non acquistare quello che più pesa sul bilancio di un raccolto. Questa volta, se ci sarà questo sciopero, a doversi preoccupare saranno i petrolieri e le multinazionali dei concimi, degli antiparassitari, dei pesticidi  Continuo a credere che vale la pena seminare, senza, però, essere schiavi dei fornitori. Seminare per produrre grano ancor più di qualità e, cogliere l&#

IL MOLISE ANCORA UNA VOLTA UN ESEMPIO PER L’OLIVICOLTURA ITALIANA

Immagine
Il salito inaugurale del sindaco di Termoli, Angelo Sbrocca e, fianco il presidente nazionale delle Città dell'Olio Tre giorni intensi, ricchi d’iniziative, quelli che hanno caratterizzato la Tappa di Girolio 2016. Partita da Termoli Venerdì, con una sosta sabato a Campomarino e, la domenica, a Guglionesi Un ritorno alle origini, quello delle Città dell’Olio, che ha il significato di una grande opportunità per l’olivicoltura e l’olio molisani, se gli attori che hanno firmato il protocollo d’intesa, Regione e Associazione Nazionale Città dell’Olio; il coordinamento molisano dell’Associazione; le organizzazioni professionali e cooperative;  gli stessi produttori, hanno la voglia e il coraggio di affrontare le problematiche  che caratterizzano il mondo dell’olio e decidono di fare: dell’olivicoltura, il punto di rilancio dell’agricoltura molisana; dell’olio, l’immagine di un territorio. Se ben colta questa opportunità il Molise può tornare ad essere, così com’è

TERRITORIO INTOCCABILE, UN INVITO AI SINDACI

Immagine
in anteprima da CITTADELLOLIOMAG.IT Disegno di Ro Marcenaro Qualche settimana fa, a Pesaro, in occasione di un convegno su “Biodiversità olivicola – leva di marketing per l’olivicoltura italiana”, organizzato dall’Enohobby dei Colli malatestiani in premessa della consegna dell’Orciolo d’Oro, il prof. Fontanazza ha parlato di un’Italia che accusa un forte bisogno di Olio extravergine di oliva. Volendo e dovendo dare una risposta alla domanda interna ed esterna di olio extravergine di oliva, ci sarebbe la necessità – a detta del prof. Fontanazza - di impiantare altri 600mila ettari di olivi da aggiungere al milione e poco più di ettari attualmente censiti. L’illustre relatore ha parlato di nuovi impianti e non degli olivi e oliveti abbandonati che, facendo una ricognizione delle situazioni nelle principali regioni olivetate, sono un buon 40% del milione e più di ettari di olivi censiti. In pratica, tra le superfici da recuperare e quelle da coltivare con nuovi impianti, que

Guerra del grano in Italia, prezzi in picchiata: "Basta import selvaggio"

Immagine
ho deciso di postarlo sul mio blog per evidenziare il ritardo di analisi delle organizzazioni. Della situazione pesante, gravissima, della raccolta del grano ne ha parlato, su questo blog, prima Giorgio Scarlato il 28 giugno e poi io il 5 luglio, cioè 15 e 12 giorni fa. E, intanto, l'agricoltura muore Guerra del grano in Italia, prezzi in picchiata: "Basta import selvaggio" La Cia-Agricoltori italiani denuncia i movimenti speculativi che hanno portato al crollo del prezzo dei chicci del 50%. Secondo i mugnai l'Italia paga una carenza infrastrutturale per quanto riguarda lo stoccaggio × La speculazione mette in ginocchio i produttori di grano e fa imperversare una vera e propria guerra nei campi italiani, con prezzi sul campo crollati fino al 50% rispetto ai valori medi delle passate annate, largamente al di sotto dei costi produttivi per gli agricoltori. "Tra l'altro, per un grano che quest'anno risulta ottimo

L’alimentazione umana nella preistoria

Cinque milioni di anni fa l’uomo primitivo abitava il suolo della foresta ed era essenzialmente erbivoro. Iniziò presto ad avere dei problemi perché il suo apparato digestivo era rimasto simile a quello del cugino evolutivo che viveva su gli alberi e aveva maggiore disponibilità di cibo. Troppo lento perché diventi predatore, non attrezzato di denti e artigli per strappare la carne delle carcasse, si avventurò nella savana e iniziò a nutrirsi anche di carogne. Quando il suo successore apparve, era già diverso. Testa più grossa e apparato masticatorio più potente, più piccoli i canini forse per l’uso non ancora dimostrato dei primi utensili. Con pietre scheggiate le femmine ripulivano le carcasse di animali abbandonate da altri predatori, uccidevano, carne magari spessa putrefatta che arricchiva una dieta ancora fortemente vegetariana. Per due milioni di anni cambiò poco, vita breve altissima mortalità infantile, durezza, però l’equilibrio sull’ambiente era stabilito. Poi due milioni d

Allarme inesistente. NO CETA, NO TTIP

Immagine
Riporto l'articolo di Fabio Piccoli (giornalista che stimo) apparso su WineMridian di questa mattina per ragionare insieme su un allarme inesistente visto che da sempre nelle province canadesi esiste una forte tassazione sul vino che non ha bloccato l'espansione del vino italiano. Nella seconda metà degli anni '80, proprio a Vancouver, inizia la grande avventura dell'Enoteca italiana, con una presenza dei nostri vini pari al 7% del mercato che, nell'arco di dieci anni di iniziative promozionali, ha visto una crescita enorme superiore al 30% (conservo la lettera che mi ha inviato l'allora presidente del LcB dell'Ontario Andrew Brand, coordinatore dei LcB di tutte le provincie canadesi). Se non passa il Ceta la situazione rimane quella che è ora, non peggiorerà come vuol far credere il bravo Piccoli. Evita solo i disastri previsti con l'approvazione dei due trattati, il Ceta con il Canada, e il Ttip con gli Usa e salva la sovranità nazionale dei pae

ONORATO, CON LEONARDO SEGHETTI, DALL'ASPI, L'ASSOCIAZIONE DELLA SOMMELLERIE PROFESSIONALE ITALIANA

Immagine
‪#‎ ASPI‬ ‪#‎ sommelier‬ ‪#‎ wine‬ ‪#‎ olioextravergine‬ ‪#‎ onorificenza ‬ Una notizia bellissima che farà felici tutti i soci ASPI. Nell’ ultimo CdA ASPI, in seguito all’istanza presentata qualche mese fa da ASPI Molise-Abruzzo e ASPI Puglia, sentite anche ASPI Marche e ASPI Romagna, sono stati nominati dal Presidente Giuseppe Vaccarini due nuovi SOMMELIER ONORARI. ... In rigoroso ordine alfabetico sono: PASQUALE DI LENA e LEONARDO SEGHETTI. ASPI ha così voluto riconoscere l’ importanza di questi due grandi personaggi del mondo del vino, che oltre ad avere delle carriere importanti, sono stati vicino ad ASPI fin dagli inizi e sono sempre stati disponibili con noi riconoscendo nella nostra associazione un interlocutore professionale e valido. A settembre organizzeremo in Molise per Pasquale DI LENA, e nelle Marche per Leonardo SEGHETTI, una festa per celebrarli al meglio e per consegnare loro ufficialmente la tessera di SOMMELIER ONORARIO ASPI, in compagnia di

L’olio molisano, i produttori: grandi passi avanti, ma servono sinergie e comunicazione

  di Umberto Di Giacomo L’olio extravergine di oliva molisano sembra aver compiuto, negli ultimi tempi, il salto di qualità. Naturalmente i traguardi raggiunti sono tappe intermedie di un percorso lungo che ha ancora ampi margini di miglioramento. A che punto siamo? Qual è la strada per continuare a migliorarsi? Abbiamo posto questa domanda ad alcuni produttori molisani . Il quadro che emerge parte dalla consapevolezza che sono stati fatti grandi passi avanti, ma che mancano alcuni elementi fondamentali per il definitivo salto di qualità. Tra questi la mancanza di strategie di comunicazione adeguate , soprattutto sul web, la mancanza di sinergie fra i produttori e uno scarso sostegno da parte degli Enti istituzionali. Questo articolo segue due approfondimenti, già pubblicati su questo sito: Il Molise e l’extravergine: a che punto siamo? Il parere di 10 autorevoli “addetti ai lavori” Territorio, modernità e tecnologia: il salto di qualità degli oli autentici molisani GIO

Dopo i disastri del neoliberismo i primi ripensamenti

Immagine
di Giorgio Scarlato L'economia capitalistica neoliberale, oscurantista, popolata da squali della finanza e da opportunisti sanguisughe, per continuare a crescere, ha fondato il suo concetto sullo spreco delle risorse ambientali  e sul costo più basso possibile; concentrando la ricchezza in pochissime mani, quasi tutte dedite alla speculazione finanziaria e non agli investimenti produttivi. La crisi ha prodotto delle diseguaglianze sempre crescenti, ha innalzato barriere sempre più alte tra la parte ricca della popolazione e la parte che una volta era il ceto medio; ha creato un terremoto sociale. Peggio: ha provocato danni quasi irreversibili alla sostenibilità della crescita e non solo per alcuni.  E'arrivato il tempo, prima era innominabile, ed era ora, che dopo decenni, il Fmi (Fondo monetario internazionale) ha rinnegato la sua creatura, il neoliberismo, iniquo e dannoso; quella creatura che ha creato estreme diseguaglianze.  Ques

IL CLIMA, IL TERRITORIO, IL CIBO RACCONTANO LE AZIONI DEGLI UOMINI

Immagine
Questo mio articolo in uscita sulla bella rivista "Oinos -viveredivino", numero di Luglio  Nella storia della Terra, come dicono gli studiosi, tutto ha avuto un’origine e una fine, un processo segnato da cinque epoche, ognuna delle quali caratterizzata da un’estinzione di massa, con l’ultima (65 milioni di anni fa), quella che ha visto la scomparsa dei dinosauri. Sempre a detta degli scienziati, la terra sta accelerando i tempi per arrivare alla sesta estinzione e questa volta, a differenza delle precedenti, è l’uomo la causa scatenante, il principale responsabile della forte accelerazione in atto. L’uomo che continua, senza sosta, a rubare, trasformare e distruggere  le risorse primarie del pianeta che i differenti territori esprimono, nonostante gli impegni solenni presi dai rappresentanti della quasi totalità dei 196 Stati sovrani alla Conferenza sul clima tenutasi, lo scorso mese di dicembre, a Parigi. Anche i più distratti cominciano a percepire questo proce

LA RASSEGNA DELLE SERENATE MOLISANE DEDICATA A “ CARMINE DI VINCENZO

Immagine
C.s. di Borghi d’Eccellenza Il 26 luglio si terrà a Rionero Sannitico vincitore della passata edizione. – Conferenza Stampa di presentazione dell’evento il 13 luglio ore 11,00 in quel di CHIAUCI .   Silvana Licursi, la grande interprete di canti etnici e popolari in concerto nella sua Portocannone Come ogni anno, l’estate Molisana si apre con il canto delle serenate. La carrese di Antonio Bavota Anche quest’anno, infatti, si terrà la classica rassegna delle serenate che, vide la sua nascita a Sepino qualche anno addietro , con lo sfidarsi decine di gruppi di cantori, sotto il segno della tradizionale serenata alla propria amata sposa. AFFACCIAT ALLA FNESTRA BELLA MEA, si intitolò la rassegna che, da Sepino a Macchiagodena, ha visto vincitori e vinti, uniti sotto lo stesso comune denominatore : Il Molise ! Ed, un molisano doc, quale Carmine di Vincenzo, sindaco di Chiauci, partecipe della rassegna, l’anno passato ci lasciò , proprio esibendosi in una delle sue st