UN’ALTRA BELLA NOTIZIA DOPO QUELLA DELLA LEGGE SULLA BIODIVERSITA’

L’erogazione di qualche giorno fa, da parte del Ministero dell’Agricoltura, di 336 milioni di lire in favore del comparto vitivinicolo provenienti dall’Ocm vino per la campagna 2014-2015. Il 99% dei fondi assegnati al sistema vino che vale – a detta del Ministro Martina – 14 miliardi di euro e che, quest’anno, ha dato il primato della produzione al nostro Paese.
Risorse da ripartire tra le 20 Regioni e destinate soprattutto alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti e, cosa importante, alla promozione del vino sui mercati terzi.
Importante soprattutto per il Molise che – com’è scritto sulla legenda dell’Ocm vino - non ha mai emesso un bando al riguardo fino ad oggi. Un dato che ho avuto modo di riportare con un articolo uscito alcuni mesi fa quando ho scritto che le risorse della passata campagna (più di 400mila euro) destinate alla promozione sono state interamente utilizzate per la ristrutturazione e la riconversione e, così, nemmeno un euro per la promozione.
Mi viene da dire, quale modesto cultore e cronista del vino e del territorio molisano, che ora bisognerebbe pareggiare i conti e ridare alla promozione anche quello che non ha avuto lo scorso anno, ritenendo quest’aspetto importante del marketing una straordinaria occasione per il vino molisano di veder crescere la sua immagine sui mercati, e, con essa, quella del Molise e dell’insieme dell’agroalimentare regionale.
C’è bisogno, però, per non disperdere le risorse e utilizzare fino all’ultimo euro a fondo perduto a disposizione, della piena e convinta partecipazione dei produttori e, soprattutto, di una strategia di marketing che il Molise, purtroppo, non ha (non ha la programmazione!) oltre che di professionalità e strumenti adeguati a sostenere un’azione vincente di comunicazione, cioè di promozione e valorizzazione del vino e non solo.
Una strategia in grado di saper scegliere, con tutt’i produttori, due o tre mercati al massimo, dove programmare, almeno per tre anni, le azioni di comunicazione e di pubbliche relazioni.
Tempi e luoghi fondamentali per dare quelle risposte, d’immagine e di reddito, che i produttori di vino meritano al pari dei territori vocati alla vitivinicoltura, e, volendo, anche gli altri produttori delle eccellenze molisane, che, soprattutto se si associano, possono vivere, insieme con le associazioni dei sommelier e assaggiatori che hanno già dimostrato di essere bravi promotori, l’avventura dei loro prodotti sui mercati scelti.
Solo se si parte dal mercato e dalle straordinarie possibilità che esso mette a disposizione del vino e delle altre eccellenze del Molise, è possibile assicurare un futuro alle aziende e a quell’agricoltura contadina, la sola possibile nella Regione che ha il primato della ruralità e della biodiversità. Due aspetti, quest’ultimi, che ai più possono apparire come elementi di arretratezza e, invece, sono il futuro di un territorio e della sua agricoltura.
pasqualedilena@gmail.com

 

   

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