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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

A TAVOLA CON IL" FAGIOLO DI ACQUAVIVA D'iSERNIA"

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Un incontro conviviale, quello di ieri sera al ristorante “ Sabatino” a fianco alla stazione di Castel di Sangro , all’insegna della sobrietà e dell’amicizia, dei confetti o perle, i Fagioli di Acquaviva d’Isernia , in provincia di Isernia (i protagonisti); de L’Olio di Flora 2015 , l’extravergine Dop “Molise”, “Gentile di Larino” biologico de La Casa del Vento dell’antica capitale frentana; Il vino Sator , Doc “Tintilia del Molise”, riserva 2010, di Vincenzo Cianfagna, questa volta di Acquaviva Collecroce , il paese di origine croata in provincia di Campobasso . I mitici fagioli serviti come piatto d’entrata e due primi con la pasta fatta in casa da Anna Orsini del ristorante " Sabatino " : uno in bianco con l’acqua di cottura (i fagioli così come presi dalla pignatta) in un mare di olio nuovo e un altro con il pomodoro con una c di olio per rendere ancor più delicato il sapore; pane abbrustolito e pane fresco di Capriati al Volturno , ben unto de L’Olio di Flora.

L’OLIO DI FLORA 2015

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Newsletter n° 7  quello del primo giorno di raccolta  L a raccolta 2015 è terminate ed è grande, per me e per Flora, la soddisfazione di un’annata che, grazie all’andamento climatico favorevole e al nostro maggiore impegno nell’oliveto, cancella quella terribile dello scorso anno.   L’olio è ottimo ed ora, dopo il trauma della frangitura, riposa per essere pronto già dai prossimi giorni. L’Olio di Flora, come i suoi amici sanno,   non è un olio normale ma speciale, visto che è un olio pluripremiato e ciò grazie alle sue olive della varietà autoctona, “ Gentile di Larino ”, particolare per i suoi caratteri organolettici delicati e capaci di esaltare i sapori di disparati cibi e piatti, e, al fatto, che è biologico , cioè naturale, senza prodotti chimici per la sua coltivazione e produzione e senza conservanti. Ciò che vuol dire una coltivazione/produzione molto curata e particolare.                                                         L’OLIVAGIONE È il tempo della ma

si parla di olio

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MARCIA GLOBALE PER IL CLIMA

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Cari amici molisani, c’è il clima che ci chiama e il 29 novembre è una data importante per la sua possibilità di riprendersi e tornare alla normalità. Manca un mese per arrivare all’appuntamento del 29. Perché non ci mettiamo, anche noi ,"I n marcia per il clima " pensando ed organizzando incontri e iniziative da inserire nel programma mondiale? E' importante far sentire che c'è anche il Molise a difendere il suo domani e il domani dei suoi figli. 136 paesi, 136 iniziative.  Personalmente sono a disposizione di questo straordinario movimento che nascerà, e, ne sono certo, vivrà anche dopo il 29, visto che il Clima ha bisogno di tutti per tornare a essere, con la natura, l'amico di sempre. Non può essere che il 99% dell'umanità debba essere al servizio dell'1% degli uomini che ci hanno portato sull'orlo del baratro ed ora ci vogliono far precipitare. P. Di Lena Incredibile! In tutto il mondo ci sono già più di 1500 eventi organizzati da a

Altroconsumo: Extrvergine l'olio giusto

https://cdn.fbsbx.com/hphotos-xlp1/v/t59.2708-21/12052168_871536922935272_1764933990_n.pdf/Altroconsumo.pdf?oh=c18391cffad6e38ec5f918fb237ff018&oe=563198A8&dl=1 Cliccando sopra (la scritta che appare di color rosso) si apre un lungo servizio di Altroconsumo che ha preso in esame e analizzato gli oli che più si trovano nella grande distribuzione, nella gran parte molto scarsi in fatto di qualità e spesso con prezzi alti che fanno bestemmiare i bravi olivicoltori, non ultimi quelli del Molise. Trovo sottilmente ambiguo quando titola "bocciato un biologico" e "Biologico non dà più garanzia di qualità" prendendo spunto dall'olio di Almaverde valutato poco buono se non pessimo. Il giudizio riguarda un olio e non gli oli prodotti da olivi che vengono allevati e curati con un metodo di coltivazione naturale e cioè senza prodotti chimici o, come si dice, di sintesi. So che Carapelli, Bertolli e Sasso, da tempo sono aziende spagnole e, devo credere, che non

Gli USA coprono quasi la metà dei consumi bio globali

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          Il mercato mondiale del bio è più che quintuplicato negli ultimi 15 anni raggiungendo quota 80 miliardi di dollari. 'Dal 1999 gli alimenti e le bevande biologici hanno visto un incremento enorme. Allora il volume di mercato raggiungeva appena i 15 miliardi di dollari. Nel 2013 si contavano già 72 miliardi. Attualmente i dati del 2014 sono ancora in fase di elaborazione, tuttavia pare che ci si avvicini alla soglia dei 80 miliardi di dollari', spiega Amarjit Sahota dell'agenzia londinese Organic Monitor, che ha aggiornato la situazione globale in vista della edizione del prossimo febbraio del Biofach di Norimberga. La superficie mondiale coltivata secondo criteri biologici, pari nel 2013 a 43,1 milioni di ettari. In questo contesto la Germania rappresenta il maggiore mercato europeo: nel 2014 è cresciuto del 4,8%. In cifre assolute il fatturato realizzato con alimenti e bevande venduti nei negozi al dettaglio tedeschi (negozi di alimenti naturali compresi) è sal

Flos Olei, una guida portafortuna per le aziende molisane

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Ben sette le aziende molisane, fra le 218 italiane e le 246 del mondo (i cinque continenti debitamente rappresentati), inserite in Flos Olei 2016 – la guida al mondo dell’extravergine. L e aziende sono: Marina Colonna di San Martino in Pensilis; Oleificio Di Vito di Campomarino; Oleificio Bruno Mottillo e La Casa del Vento-L’Olio di Flora di Larino, Giorgio Tamaro di Colletorto; l’ Azienda agricola Antonietta Pietropaolo di Casacalenda e l’ Azienda agricola Principe Pignatelli di Monteroduni. Un bel successo visto che hanno portato il Molise sul 12° gradino della classifica delle aziende per Regione, dopo Lazio (38), Sicilia (31), Puglia (29), Toscana (25), Umbria (15), Marche (13), Abruzzo, Campania e Veneto (11), Calabria e Sardegna (9) e, prima di Basilicata, Friuli V.G., Emilia Romagna, Liguria e Trentino (3) con la Lombardia (1) a completare il quadro delle 18 Regioni italiane interessate dall’olivicoltura. Flos Olei - la guida al mondo dell’extravergine, oltre agli o

Un'occasione persa

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Quando ho letto l’invito inviatomi via e-mail da Don Alberto Conti, responsabile della Caritas di Trivento, di essere presente, oggi pomeriggio a Trivento, alla “Riunione congiunta dell’Abruzzo e del Molise –lo sviluppo delle aree interne” ho provato soddisfazione per questo prete dalla schiena dritta e forte e dalla grande sensibilità e amore per il suo territorio e le sue genti. Era riuscito, nel mese di Aprile u.s., a rendere protagonisti di un incontro i due presidenti, D’Alfonso e Di Laura Frattura, rispettivamente dell’Abruzzo e del Molise e ad aprire una discussione, mettendo a disposizione dei due illustri rappresentanti istituzionali, un libro “Rompere gli Schemi per creare il nostro futuro”, 11° quaderno della solidarietà della Scuola di Formazione sociale e politico “Paolo Borsellino”. “E’ un piccolo contributo – ha scritto Don Alberto nel biglietto che ho trovato nel libro di cui mi ha fatto gentile omaggio -     per alimentare la speranza nei cuori di coloro che co
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L'olivicoltura italiana è a un giro di boa. La sfida? Capire e cambiare La globalizzazione dell'olivo e dell'olio obbliga a pensare a cosa vuole fare ed essere l'Italia. La qualità cambierà il volto del mercato e renderà gli olivicoltori protagonisti, in particolare quelli italiani che alla qualità hanno posto sempre una particolare attenzione          Il giro di boa, iniziato a cavallo degli anni ’90 del secolo scorso, è terminato con l’avvio della raccolta 2015 che, soprattutto grazie alla qualità del nuovo olio, ha già cancellato quella terribile dello scorso anno. C’è una nuova direzione che va in senso opposto a quella finora percorsa dal succo dell’olivo, l’olio, con situazioni davvero interessanti riguardanti le produzioni, i consumi, la comunicazione, le concorrenze. Il Mediterraneo, pur riaffermando il suo ruolo di sempre, quello di culla dell’olivo e dell’olio, ha visto aprirsi, in questi ultimi venticinque anni, nuovi scenari con i cinque continenti

Lo scienziato del gusto

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Ricordo di aver conosciuto il prof. Corrado Barberis, docente di economia all'Università di Roma, tanti anni fa e di aver seguito con grande interesse il suo corso di Sociologia rurale quando ero studente della Facoltà di Agraria - Università di Firenze. Un maestro - non solo per me - che ho avuto modo di seguire anche dopo la fine degli studi, grazie al mio interesse e al mio impegno per il mondo contadino. Ho letto i suoi libri, anche se non tutti dei tanti che ha scritto e pubblicato, ed ho seguito, tutte le volte che ne ho avuto la possibilità, i suoi interventi. Uno straordinario personaggio, uno scienziato appunto, che ha saputo raccontare un mondo unico, quello delle campagne, e, in particolare, il cibo prodotto dal mondo contadino. Ma ha saputo, anche e soprattutto, raccontare il territorio quando pochi erano quelli che riuscivano (riescono, purtroppo) a sapere i valori e le risorse di questo fondamentale tesoro sacrificato alla modernità a scapito delle future gener

VOCI TRA CIELO E TERRA...la misteriosa unità delle cose

  COMUNICATO   STAMPA   Dal    10    al    21    ottobre    2015    ad    Albano    Laziale    (RM)    presso    Palazzo    Lercari,    sede    del    Museo Diocesano,   si   svolgerà   la   mostra-evento   “   Voci   tra   Cielo   e   Terra …   la   misteriosa   unità   delle   cose   ”, un   percorso   di   relazioni   tra   la   passione   degli   ulivi   e   la   passione   per   gli   ulivi,   ideato   ed   organizzato dal    dott.    Maurizio    Manzo,    co-promosso    da    Italia    Nostra    onlus    (sezione    di    Campobasso), Fondazione   UniVerde   e   LILT   (Lega   Italiana   per   la   Lotta   contro   i   Tumori   –   sezione   provinciale   di Roma).   La   manifestazione,   ad   ingresso   gratuito,   è   un’iniziativa   a   forte   valenza   culturale   e   senza   scopo   di lucro   che,   partendo   dall’esposizione   degli   ulivi   della   passione   della   pirografista   Silvana   Bissoli diviene   occasione   di   approfondiment