I uelive gentile de larine

 Nghianene da tutt’i parte

i uelive gentile de larine e pù èscenniene

da u Monte, u Metaròne e Mont’Arcane

chi vèrse u cigne, chi ebballe pe uelivele,

 chi nu vallòne da terre,

tra cercuele, cagge, ulme,

ruve e ienes’tre, sparene e marganare.

T’ènne voie d’èrrevà nu Befèrne

pe sentì i frusce di salénnie,

a ddòre da lecuerizie.

Iie  mi uarde da matine a sère e sule

chi ne capisce cuille ch’u uelive dice

po penzà ca u miie è nu vizie

 2 gennaio 2015
 

 
 
Gli olivi gentili di Larino

Salgono da tutte le parti /gli olivi gentili di Larino e poi scendono /dal Monte, il Monte Arone, e Monte Arcano /chi verso il Cigno, chi giù da Olivoli,  /chi nel vallone della Terra.// Hanno voglia di giungere al Biferno /per ascoltare le foglie dei salici,/ l’odore della liquirizia.// Io me li guardo dalla mattina alla sera /e solo chi non capisce ciò che l’olivo racconta /può pensare che la mia sia una fissazione.

Commenti

  1. Come sempre Pasquale si fa portar via dalla Poesia e con Lei trascina anche noi nel Suo fantastico cielo.

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  2. Io ti penso sempre tra i tuoi olivi, so che cosa provi!

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  3. Grazie per i tuoi versi: leggendoli ne ho apprezzato la musicalità, ma la traduzione è stata fondamentale per coglierne in pieno la bellezza! Tanti auguri per il nuovo anno!

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