L'UNICA, VERA E SOLA ROTTAMAZIONE, LA COSTITUZIONE

Certo, sono anch'io un partigiano, tutti lo siamo nei momenti in cui viene messa in discussione la democrazia. Un articolo che condivido e che riporto soprattutto per chi ha bisogno di sapere come stanno davvero le cose e non si accontenta della propaganda rilanciata dai media. Una risposta chiara a chi si sente preoccupato, a chi si dice stizzito e a chi, approfittando del governo, esegue gli ordini di quelli che
vogliono davvero rottamare questa nostra Italia.

Ecco la nota del presidente dell'A.N.P.I., Carlo Smuraglia

E' eccessivo definirlo "colpo di Stato"?
Il presidente Carlo Smuraglia: Note urgenti sulla riforma del Senato

Non posso assolutamente tacere di fronte al fatto che al Senato si sia deciso di imporre la cosiddetta “ghigliottina” sulla discussione in atto sulla riforma del Senato, fissando il voto conclusivo, quale che sia lo stato dei lavori a quel momento, all’8 agosto.
È un fatto che considero molto grave (non ho tempo né modo di concordare queste dichiarazioni con la Segreteria e quindi me ne assumo la personale responsabilità), che dimostra ancora una volta che non si è compreso che la Costituzione e le norme che tendono a modificarla non sono leggi come le altre, ma fanno parte di quel complesso normativo che è la base di tutto il sistema e della stessa convivenza civile.

Se la Costituzione impone maggioranze molto qualificate per l’approvazione delle modifiche, se vuole due letture consecutive da parte di ogni Camera, se prevede che tra la prima e la seconda lettura ci deve essere uno spazio “di riflessione” di tre mesi, questo significa che si vuole una discussione approfondita, su tutti i temi, che ciascuno possa riflettere, decidere, votare (anche secondo coscienza), che vi sia dibattito, confronto e meditazione. Non è concepibile imporre, in questo contesto, una “tagliola”, fissare dei tempi stretti e inderogabili per l’approvazione. Altrimenti, sarebbe vanificato proprio lo sforzo del legislatore costituente di fissare quella serie di regole che ho indicato prima.

La “ghigliottina” è strumento delicato ed eccezionale per qualsiasi legge; ma, a mio parere, è addirittura improponibile ed inammissibile per leggi di modifica costituzionale.

 Si obietta che ci sono moltissimi emendamenti e c’è chi fa l’ostruzionismo. La risposta è facile: nella prassi parlamentare sono notissimi anche gli strumenti più volte adottati, nel tempo, per contrastarlo; ma sono strumenti tipicamente collegati ad una prassi “ordinaria”, totalmente diversi dalla ghigliottina, che è – e resta – strumento eccezionalissimo e in ogni caso mai applicabile alle modifiche costituzionali. Perché, dunque, ricorrere proprio allo strumento peggiore e inammissibile (nel caso specifico), in una materia così delicata?

Davvero, gli spazi della democrazia, in questo modo, si riducono ancora una volta, tanto più che stiamo parlando di un provvedimento di riforma costituzionale che, inusualmente per questa materia, proviene dal Governo e di una data che per primo ha fissato il Presidente del Consiglio, dunque di un passivo adeguamento almeno di alcuni gruppi parlamentari alla volontà dell’esecutivo.

 Tutto questo non va bene, non è assolutamente accettabile e delinea prospettive, per il futuro, quanto mai preoccupanti

Commenti

  1. Il grande problema, caro Pasquale, è che la Costituzione non la conosce nessuno! Sto lavorando attraverso uno strumento dedicato ai ragazzi per allargare la sua conoscenza almeno a livello di Principi Fondamentali ( i primi 12 articoli ) e se nessuno li vorrà pubblicare li pubblicherò io, nel mio piccolo, sull'Asino che comunque è risorto e aspetta il tuo contributo.Un abbraaccio.RO

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  2. è vero quello che dici. Se posso contribuire ben volentieri per quel poco che mi posso permettere in questo periodo. Facciamone come Asino una diffusione on line coinvolgendo tutti gli amici a condividere e diffondere. Serve subito, però.
    Sono felice della resurrezione dell'Asino e, appena ho adattato il cervello alla questione, vedo di mandare il mio contributo di sempre. Buona giornata.

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