pasta con i ceci, acciughe fresche e carciofi di stagione

la semplicità a tavola spiega la creazione di questo piatto come di quasi tutti quelli che preparo. Ditali della Granoro; ceci dei f.lli Abino di Montorio nei Frentani prodotti sui terreni situati nella Guarenza, la parte più alta del Comune di Larino, ripeto, vicino a una grande quercia che copre una vecchia fonte; acciughe fresche che sapevano di mare e carciofo raccolto il giorno prima.

In pratica, per quattro persone: 250 gr.di pasta, due o anche tre carciofi tagliati finemente, due ramaioli di ceci con la loro acqua di cottura con aglio vestito e foglia di alloro, e 1/2 chilo di alici tolte la testa e la spina che porta anche via la coda.

Acqua salata una volta che raggiunge l'ebollizione lasciar calare il carciofo  e appena riprende il bollore le acciughe e subito dopo la pasta, e, una volta tirata al dente, scolarla per rimetterla sul fuoco aggiungendo i ceci e l'olio che, per quanto ci riguarda è, come molti sanno, "L'olio di Flora", un "Gentile di Larino" biologico che ben si abbina con quel suo agliato finale.

Le acciughe girando si riducono come a diventare una spolverata di formaggio dando al piatto quel gusto delicato che mi ha portato a descriverlo per chi ha voglia di rifarlo, vista la semplicità dell'esecuzione e degli ingredienti.

Un piatto unico che, d questi tempi, merita ogni considerazione e va all'insegna della sobrietà.
pasqualedilena@gmail.com

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