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Visualizzazione dei post da aprile, 2014

SE IL TERRITORIO ESPRIME LA TUA IDENTITA',...

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Se il territorio esprime – personalmente ne sono certo - la tua identità, una fitta nebbia te lo riduce in un quadrato di pochi metri e ciò ti fa capire che c’è la nebbia nella testa di chi non sa cos’è il territorio. Una nebbia fitta che bisogna diradare affidando, in questo caso, al pensiero il compito che, in generale, ha il sole. Se tu sei sopra o fuori dal campo di nebbia non hai niente di che vantarti di fronte a chi, invece, è dentro la nebbia, ma adoperarti perché la nebbia si diradi, scompaia, restando solo un ricordo particolare. Sta qui, a mio parere, il significato e il valore dell’informazione, cioè del non sentirsi appagato perché privilegiato, ma adoperarsi perché anche gli altri sappiano quello che tu sai e, non solo, anche quello che non sai. Ecco  il significato e il valore della comunicazione, del confronto e del dialogo, della partecipazione, essenziali per aprire nuovi orizzonti e, anche, perché tutti siano protagonisti e non vittime. Protagonisti di un

Vandana Shiva ai giovani italiani

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Ciò che dice in questa intervista la grande Vandana Shiva sono le stesse cose che io, Candida, Stefano, Mariateresa, Nicola, Angelica, Valerio, Nicoletta, Paolo, Rossano, Antonio, Roberto ed altri andiamo dicendo, da qualche mese nel Molise, con la scusa di raccontare il libro "Agricoltura e Territorio". Morrone del Sannio, Montecilfone, Termoli, Montemitro, San Felice del Molise e prossimamente Larino e dove altri vogliono sentire il discorso sul territorio che, ricordiamolo, è il bene supremo se si vuole lasciare ai giovani il domani.  Sono le ragioni che ci hanno portato a lottare contro la Stalla della Granarolo, l'eolico selvaggio, l'Autostrada, le Biomasse e le biogas e tutto quello che ruba, distrugge, sporca il nostro territorio. Il 25 maggio si vota e voi elettori ricordatevi del territorio, di chi si è speso per far tornare al mittente le 12.000 incolpevoli manze e chi oggi dice No Eolico selvaggio. A Termoli come a San Martino in Pensilis; a Campobasso c

IL TERRITORIO, PREMESSA NECESSARIA PER PROGRAMMARE LO SVILUPPO DEL MOLISE

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      Gianfranco Di blasio, Famiano Crucianelli e Ester Tanasso L’incontro di Termoli, di sabato scorso sulla Clean Economy Molise, presieduto e coordinato da Famianno Crucianelli e promosso Da Gianfranco Di Blasio dell’associazione Libertà e Giustizia Molise con la collaborazione di altre associazioni che operano sul territorio, ha rappresentato un momento importante di confronto e partecipazione.  Gaspero Di Lisa Ha visto la presenza   dei massimi rappresentanti delle organizzazioni sindacali, professionali e imprenditoriali, che sono intervenuti dando importanti contributi, e l’assenza della politica e del mondo istituzionale, se non i due candidati sindaci di Termoli,   Paolo Marinucci, per la lista Libera Termoli;   Nicola Di Michele, Movimento 5 Stelle e i due consiglieri regionali, Manzo e Monaco. C’era ed ha aperto gli interventi, anche Gaspero Di Lisa, presidente dell’Associazione degli ex consiglieri regionali. Non c’era, invece, il Presidente della Regione

IL VINO DEVE UNIRE

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di Sebastiano Di Maria Un 2013 da record per la produzione di vino in Italia , che, con un incremento del 19% rispetto all'anno precedente, equivalente a 56,3 milioni di ettolitri, risulta la più abbondante dal 2000. Ottima anche la performance del Molise con saldo positivo del 44% - non dimentichiamo che diamo ancora mosto e vino ad altre realtà territoriali - tra i primi in assoluti, che dimostra, come abbiamo già avuto modo di sottolineare più volte in altri articoli (in questo e quest'altro ), una crescita della qualità della produzione, certificata, non a caso, dagli ultimi riconoscimenti al Vinitaly , mai così copiosi e diversificati. Non dimentichiamoci che, da un punto di vista numerico, nudo e crudo, rappresentiamo solo l'1% della produzione nazionale, a voler essere di manica larga, e questi dati sono da accogliere con entusiasmo in proporzione a realtà consolidate e con masse critiche impattanti , ovviamente, ma non devono distogliere l'attenzione su qu

A MONTEMITRO CI PENSERA’ LA MAGIA DEL LUOGO A DIRE NO ALL’EOLICO SELVAGGIO

Un posto magico, quello incontrato ieri a Montemitro e vissuto con altre decine di persone, per dire NO alla installazione di pali e pale eliche poco sopra, in cima al monte, e sulla cima del monte di fronte, dove si racconta il primo insediamento delle genti arrivate dalla Croazia, in cerca di quella pace che la loro terra aveva perso. Non più di duemila quelli che, nel Molise, parlano ancora la lingua portata qui dai loro avi, a rappresentare la più piccola comunità linguistica presente in Italia. Ci siamo radunati, per parlare di pali e pale eoliche, sul piazzale di una casa poco sotto la cima di quel monte che io, dalla mia casa sul “Monte” di Larino, vedo collocato tra Montefalcone del Sannio e San Felice del Molise.    Un luogo magico che, come raccontavo a Rocco Cirino, l’animatore degli insegnanti di geografia che da sempre si batte per la bellezza e le bontà di questo nostro Molise, la mia piccola Canon si è rifiutata di fotografare per non profanare la sacralità del

AIUTIAMO I SINDACI E GLI AMMINISTRATORI A DIRE BASTA CON LE PALE EOLICHE!

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MONTEMITRO SENZA PALE EOLICHE   Nel 2007 il gruppo consiliare "Trasparenza e Verità" in merito alla Delibera del Consiglio Comunale del 10/12/2007 con la quale si proponeva la realizzazione di una centrale industriale per la produzione di energia eolica nel territorio di Montecilfone, ritenendo inopportuno e improponibile un  impianto eolico per il comune di Montecilfone, poneva tali al Consiglio Comunale:   a) Se nell'accettare un impianto eolico sono stati ascoltati gli umori e i pareri dei cittadini; b) Se ha tenuto conto del reale fabbisogno energetico del Molise e i propositi inseriti nelle Linee Guida Regionali; c) Se ha tenuto conto delle raccomandazioni delle suddette Linee Guida che fissano a 250 il limite massimo di torri eoliche da istallare a fronte di un totale di 920 attualmente richieste dai comuni; d) Se ha provveduto a valutare l'impatto con l'ambiente e l'effetto banalizzante a carico del nostro territorio e del nostro paesaggio

Buongiorno 25 APRILE, alba di libertà e di pace

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Buongiorno a te che ci hai liberato dalla guerra e dalla dittatura nazifascista, e grazie Grazie a te, alle donne ed agli uomini che hanno sacrificato la propria vita o patito per la riconquista della libertà. Oggi c'è ancora bisogno di te, di resistenza e liberazione, se vogliamo salvare il territorio che ci appartiene, ci dà cibo e paesaggi, cioè bontà e bellezza; se vogliamo salvare la Terra dal potere del denaro, del consumismo e dello spreco. Buongiorno a te 25 Aprile, all'Italia e agli italiani

Un taglio secco all'agricoltura da parte del governo Renzi

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 riportiamo integralmente l'articolo uscito questa mattina su Teatro Naturale, ma prima ci preme dire che mentre c'è chi distrae i coltivatori con la percentuale degli italiani che hanno fatto la pasquetta o che coltivano l'orto e mentre c'è chi non dice niente, le campagne si spopolano per lasciare libero il territorio a insediamenti industriali che non hanno niente a che vedere con l'agricoltura, la zootecnia, la sostenibilità. Ci stanno togliendo di mano il bene più prezioso, il territorio e l'attività che dona all'uomo il cibo, e lo fanno con la complicità di chi dovrebbe difendere il territorio con i denti e con le unghie e di chi un tempo era schierato con il mondo del lavoro e quello agricolo, soprattutto braccianti,   mezzadri e coltivatori. Lo fanno con il ciarlatano di turno che ha l'abilità di farti vedere quello che ti dà con una mano e non quello che si riprende con due. Intanto il mondo delle campagne muore e, con esso, un mondo di storia

IL PAESE DEL VINO (rivisitato)

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Non c'è, al mondo, un paese come l'Italia che ti mette a disposizione un filare di vite come passamano e ti   porta a scoprire ambienti e paesaggi unici; monti e mari; dolci colline e pianure; castelli e città, note o meno note; borghi e paesi, case in pietra e campanili, siti archeologici e vulcani. Non c’è, al mondo, un paese così, dove un campanile, anche quello più isolato, ha sempre una vite da guardare e tu puoi contare tante varietà, molte delle quali straordinarie preziosità. Migliaia e migliaia le tipologie di vini, una parte delle quali raccolte in 332 doc   e 73 docg, non dimenticando le 118 Igt.   In pratica non c'è paese   che si possa definire , come il nostro, "Il Paese del Vino".   Un Paese già conosciuto dagli antichi popoli, - dai coloni greci ai latini -, come l'"Enotria Tellus", la terra del vino, a dimostrazione di una vocazione alla vitivinicoltura che affonda le radici nella notte dei tempi.      Il Paese del vin

SENZA COLORI

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    Anche se senza colori, se non quello della rape selvatiche che guardano il lago del Liscione dopo Monte Peluso, è, secondo la mia piccola Canon  che avevo perso e appena ritrovata, lo stesso un tramonto di emozioni.

LA GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA

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Una giornata che è iniziata ore fa e che deve continuare, con il pensiero e i piccoli gesti di ognuno di noi, fino al prossimo anno quando una nuova giornata inizierà. Il futuro delle Terra dipende da piccoli gesti quotidiani e, quindi, da ognuno di noi. Un piccolo gesto quotidiano è anche quello di raccontare a chi incontri che il futuro della Terra dipende anche da lui. Dipende da noi l'uso adeguato dei mezzi, in particolare quello del territorio, per mettere in atto, contro lo spreco, un'economia ambientale e sostenibile, perché essa è possibile. Il futuro della Terra, sì, dipende da noi.

comunicare, coinvolgere e programmare per difendere, salvaguardare e valorizzare il territorio molisano

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Il Sen. Ruta con il suo annuncio, il primo giugno dello scorso anno, della "Grande Stalla di 12.000 manze che avrebbe reso il Molise una grande fattoria" ha aperto, senza rendersene conto, un buco che poi è rivelato rivolo, ruscello e fra poco un fiume.   Immediata la risposta che ha messo in luce un progetto folle per le sue dimensioni   e la sua insostenibilità. Una risposta che ha spiazzato Ruta e il suo collega, On. Leva, il Presidente Di Laura Frattura, i suoi assessori e la maggioranza in consiglio regionale che, dichiarandosi tutti favorevoli, hanno applaudito al progetto. 12.000 manze in vacanza nel Molise per una stalla di 100 ettari di superficie: 200 campi sportivi cosparsi di merda, liquami e profumati di metano, cioè un progetto che continuiamo a dichiarare frutto della follia di una cultura e di un sistema che è sempre più - direbbe Papa Francesco - “all’attacco del Creato”.   C’è chi si è   prontamente munito di megafono per comunicare la gravità di que

pasta con i ceci, acciughe fresche e carciofi di stagione

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la semplicità a tavola spiega la creazione di questo piatto come di quasi tutti quelli che preparo. Ditali della Granoro; ceci dei f.lli Abino di Montorio nei Frentani prodotti sui terreni situati nella Guarenza, la parte più alta del Comune di Larino, ripeto, vicino a una grande quercia che copre una vecchia fonte; acciughe fresche che sapevano di mare e carciofo raccolto il giorno prima. In pratica, per quattro persone: 250 gr.di pasta, due o anche tre carciofi tagliati finemente, due ramaioli di ceci con la loro acqua di cottura con aglio vestito e foglia di alloro, e 1/2 chilo di alici tolte la testa e la spina che porta anche via la coda. Acqua salata una volta che raggiunge l'ebollizione lasciar calare il carciofo  e appena riprende il bollore le acciughe e subito dopo la pasta, e, una volta tirata al dente, scolarla per rimetterla sul fuoco aggiungendo i ceci e l'olio che, per quanto ci riguarda è, come molti sanno, "L'olio di Flora", un "Gentile

LA PAMPANELLA DI SAN MARTINO IN PENSILIS, LA PIU’ GRANDE FABBRICA DEL MOLISE

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L’altro giorno un sindaco favorevole alle pale eoliche, dopo che io ho raccontato la risata scoppiata in un direttivo regionale dell’allora mio partito (non ricordo se Pds o Ds), per aver detto nel mio intervento che la più grande fabbrica del Molise era La Pampanella di San Martino in Pensilis, mi ha posto la domanda “ma che fastidio danno le pale eoliche all’olivo o alla Pampanella?”. Su face book racconto con le fotografie che i pali eolici, quelli che fanno girare le pale, sono più alti dell’olivo o se volete, gli olivi sono più piccoli dei pali eolici e non fanno girare le pale, anzi le rimettono a regime se girano. Nessuno può pensare di nascondere i pali eolici con gli olivi perché se lo fa bara e viene preso per scemo, salvo che a San Martino in Pensilis dove le pale eoliche sono lontane dal centro del paese e più di uno crede che siano nel territorio di Ururi, visto che sono quasi appiccicate al centro di questo paese. Riguardo alla Pampanella c’è da dire che i pali eol

IL LARINESE ROBERTO VIZZARRI CAMPIONE ITALIANO JUONIORES DI POTATURA

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pasqualedilenainforma Il neo campione italiano Roberto Vizzarri con Alessandro Di Lena 2° al campionato regionale  Il Campionato italiano di potatura dell’olivo a vaso policonico, che si è appena concluso a Casciana Terme, in provincia di Pisa, ha   visto Larino grande protagonista   con i suoi concorrenti, tutti giovanissimi, tra i 60 partecipanti.     Pasquale Di Lena, il campione regionale e 4° ieri Roberto Vizzarri è la Forbice d’oro 2014   tra gli juniores, mentre l’altro larinese Pasquale Di Lena , il giovanissimo vincitore del Campionato Regionale di potatura, che si è svolto pochi giorni fa a Montorio dei Frentani, si è classificato al 4° posto e, vista la sua giovanissima età, è da ritenersi anche questo un grande risultato. Due larinesi che hanno fatto onore al Molise, la Regione che, in quanto a olivicoltura, non è secondo a nessuno per storia, cultura, paesaggio e, anche, per tradizioni legate alla coltivazione arborea più diffusa in Regione. Una co

L'utilità, non marginale, di concorsi e guide

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 da Teatro Naturale di pasquale di lena Si è chiuso a Spoleto il XXII concorso nazionale Ercole Olivario che ha premiato oli dell’Abruzzo, Puglia, Sicilia, con tre riconoscimenti ognun; Umbria e Lazio con due e Lombardia e Sardegna con un premio. Sono rimaste fuori le altre sette Regioni delle 16 che hanno partecipato con i loro oli. Fra le escluse fa meraviglia la Toscana, ma anche il mio Molise che si era appena esaltato dopo i successi ottenuti dagli oli molisani in altri non meno importanti concorsi, i primi del 2014, che hanno valutato gli oli della raccolta 2013. In particolare L’Olio di Flora de La Casa del Vento, un monovarietale “Gentile di Larino”, che, dopo la Gran menzione dell’Orciolo d’Oro di Gradara nelle Marche, per la categoria “biologico”, ha vinto, con altri tre oli molisani, la medaglia d’oro al Concorso internazionale di Andria, il Biol. I concorsi, come le guide, sono importanti anche se sono un costo per un’azienda che decide di parteciparvi ed esserci, s