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Visualizzazione dei post da 2014

LE CITTA’ DELL’OLIO, UN SOGNO

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Voglio raccontare anche a voi il sogno che ho raccontato lo scorso venerdì agli amici presenti alla manifestazione dei venti anni dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, organizzata magnificamente da Assunta D’Ermes, nella veste di vicesindaco e vice coordinatore delle città dell’olio del Molise, per conto del Comune di Larino.  con me, il presidente Carlo Antonini  e il Sindaco di Larino Alberto Malorni C’erano anche, nella Sala consiliare ai piani alti del Palazzo Ducale, i sindaci e gli amministratori di oggi delle Città dell’Olio, ma anche di ieri, come Nicola D’Ascanio, che è stato il primo a portare l’adesione di Montenro di Bisaccia; Pasquale Pizzuto, socio fondatore con Colletorto; Michele Pangia, allora sindaco di Rotello. C’erano, con Vincenzo Notarangelo sindaco di Larino, il Presidente e il Direttore dell’Associazione nazionale, Enrico Lupi e Antonio Balenzano; il coordinatore delle città dell’olio del Molise, nonché sindaco di Venafro, Antonio Sorbo; il d

LA REGIONE TOSCANA RISPONDE ALL'APPELLO DELL'ENOTECA

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Un milione di euro per salvare l'Enoteca italiana Una notizia, un saluto e un augurio. Così Pasquale Di Lena lancia una concreta speranza per il rilancio della struttura permanente nel campo della promozione e dell’immagine del vino italiano                 Care amiche, cari amici, nel ringraziare ognuno di voi della firma posta alla petizione, lanciata due settimane da me e dai miei presidenti Margheriti e Tattarini, inoltro il comunicato stampa che annuncia una forte iniziativa della Commissione Agricoltura - Regione Toscana per evitare la chiusura dell’Enoteca. L’Appello “ No alla chiusura dell’Enoteca italiana di Siena e l’impegno del consigliere regionale Marco Spinelli e di quanti con lui si sono adoperati per il raggiungimento di questo primo importante risultato, hanno sicuramente dato quel contributo a rilanciare le speranze di rilancio dell’Enoteca Italiana. Un impegno che serviva per squarciare l’indifferenza di fronte all’annunciata chiusura della sempre più

LARINO 17 DICEMBRE 1994, NASCITA CITTA' DELL'OLIO

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con me, il presidente Carlo Antonini  e il Sindaco di Larino Alberto Malorni Larino, 17 Dicembre 1994 ore 10, sala conferenze Palazzo Ducale, prendeva inizio l'incontro dei 33 amministratori, sindaci, presidenti di Province e Camere di Commercio, alla presenza del Sindaco della Città, Alberto Malorni, e dopo il saluto dell'On. Federico Orlando, per la Costituzione dell'Associazione Nazionale delle Città dell'Olio, da me pensata e preparata all'Enoteca Italiana di Siena con la piena condivisione del Presidente Sen. Riccardo Margheriti. Per quelli di Imperia (Liguria), Seneghe (Sardegna), Trevi (Umbria), Trequanda (Toscana), Cartoceto (Marche), Massa Lubrense (Campania), Poggio sannita (Molise), un viaggio lungo per raggiungere Larino, l'antica capitale dei romani e patria di tre varietà di olivi autoctoni, dei 18 coltivati in Molise e dei 500 che compongono il ricco patrimonio di biodiversità olivicola, che danno all'Italia un primato mondiale, ancora

UN MOLISANO CHE MERITA

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Leonardo Colavita tra i nuovi vicepresidenti di Federalimentare, la soddisfazione di Assitol   Riporto con grande gioia la n ota stampa di Silvia Cerioli, letta, con questo titolo, su OlioOfficina dell'amico Luigi Caricato, perché parla di una persona che stimo da sempre per il suo prezioso impegno che, insieme con quello della famiglia, ha contribuito a trasformare un'azienda familiare in una grande azienda che il mondo conosce. Infatti essa porta sui più importanti mercati del mondo il nome dell'Italia e quello dell'olio, tant'è che in America, in Canada e in Giappone, e non solo, dire Colavita vuol dire olio italiano e vuol dire anche Molise . Una grande gioia per me che conosco e stimo da sempre Leonardo e considero amico, per la famiglia Colavita che, partendo da Sant'Elia a Pianisi, continua a conquistare il mondo e, con Leonardo, a essere  ai vertici dell'Alimentare italiano, un settore che il mondo c'invidia. La gioia che, con Leona

L’Olio di Flora bio Goccia D’Oro 2014

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Comunicato stampa   L’Olio di Flora di Pasquale Di Lena di Larino torna a vincere il Premio Goccia d’Oro, questa volta   nella categoria Biol.     Un successo ancora più grande se si pensa al prestigio del Concorso “Goccia d’Oro”, riservato agli oli molisani, e, soprattutto, all’annata difficile, particolarmente tremenda per chi ha voluto mantenere fede alla coltivazione biologica.   Un’annata ricordata ieri, nel corso della festa della premiazione nel Palazzo Ducale di Larino dal curatore del premio, Maurizio Corbo, che ha detto “Nonostante le condizioni avverse, il Molise grazie al concorso Goccia D’Oro , giunto alla sua 11a edizione, visti i risultati, mostra la bellezza dell’olivicoltura regionale: pochi gli oli difettati, con alterazioni relative al temuto parassita mosca dell’olivo , molti invece sono risultati gli oli extravergini che si sono contraddistinti con note di pregio ed hanno raggiunto valutazioni ragguardevoli …   Il concorso Goccia D’Oro – ha concluso

Il premio Goccia d'Oro 2014 a 14 oli eccellenti del Molise

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  su Italia a Tavola ( www.italiaatavola.net )   Dei 56 oli extravergine in gara all'ultima edizione del concorso Goccia d'Oro, 14 sono stati premiati con il massimo riconoscimento. Tra le novità di quest'anno la categoria “Biologico” e quella riservata agli oli Dop Ben 56 i campioni di olio extravergine di oliva pervenuti nella sede di Larino (Cb) dell’Arsiam (l’Agenzia regionale per lo sviluppo dell’agricoltura molisana) da ogni parte del Molise, a testimoniare, vista la terribile annata dell’olio 2014, l’interesse per il concorso Goccia d'Oro giunto alla sua 11ª edizione. La scorsa domenica, proprio a Larino, nell’antica capitale dei Frentani, culla, dal 1994 dell’associazione nazionale delle Città dell’Olio, si è svolta la grande festa della consegna della Goccia d’Oro ai 14 oli vincitori. Tra le novità di questa edizione la categoria Biol, che ha visto trionfare l’olio di Flora di Larino (Cb); medaglia d’argento per l’olio biologico di Alessandro Patut

Premio Goccia D’Oro 2014

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   Vedere L’Olio di Flora, il mio olio, tornare, dopo qualche anno di silenzio, a vincere di nuovo il Premio Goccia d’Oro nella categoria Biol, e, vincerlo in questa annata particolarmente difficile, tremenda per i più, mi ha dato una doppia gioia e non poca commozione di fronte a un pubblico attento e appassionato dell’olio extravergine di oliva che era presente nella sala degli incontri di Palazzo Ducale di Larino.    foto di Alessandro Monaco                   Una sala strapiena quella che ha vissuto la grande festa della consegna dei 14 premi assegnati ai vincitori del Concorso Goccia D’Oro 2014, alla presenza del sindaco di Larino, Avv. Vincenzo Notarangelo, dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Vittorino Facciolla e di Maurizio Corbo, inventore, promotore e regista di tutt’e undici le manifestazioni che si sono svolte fino ad ora.       Ben 56 i campioni di olio extravergine di oliva pervenuti nella sede di Larino

Goccia d'Oro e Olio in Corto. Larino festeggia così l'extra vergine

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Un fine settimana interamente dedicato al succo di oliva dove protagonisti saranno cortometraggi di giovani filmaker italiani che potrebbero diventare importanti strumenti di valorizzazione dei territori olivicoli italiani, dando dignità e valore aggiunto al prodotto                                 Larino, grazie alle sue “Città dell’Olio”, l’associazione nazionale nata proprio qui vent’anni fa, precisamente il 17 di dicembre 2014 in un mattino gelido, e, grazie al Concorso “ Goccia d’Oro" , che si ripete da 11 anni, tornerà, questo fine settimana e quello della settimana prossima, ad essere il luogo che da millenni parla di olio e, in particolare, di quello dal fruttato delicato ricavato dalla varietà autoctona “Gentile di Larino”. E non solo, a completare il quadro delle iniziative che Larino, antica capitale dei Frentani, dedicherà all’olivo e al suo olio ci saranno la presentazione e la premiazione dei cortometraggi della pr

Eco della festa di apertura de “la casa della paesologia”

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Treviso - una delle vallate Il giorno dell’immacolata che, a mio parere ha segnato la fine di questa stagione strana di un’interminabile estate, l’ho dedicato a un’iniziativa che, con le sue ali che volano già verso il futuro, considero di grande attualità: l’inaugurazione de “la Casa della Paesologia”. Ho faticato un po’ per arrivarci in quel punto sospeso, alto tra le nuvole, che è Trevico, nella parte orientale dell’Irpinia che lascia alla Daunia di scendere sul Tavoliere fino al Gargano e al Mare di Manfredonia. Trevico . la piazzetta di fronte a La Casa della Paesologia Una terrazza di 360° che apre ad ampie vallate, con lo sguardo ferito da un susseguirsi di pale eoliche, come a significare la fragilità dei territori che appartengono all’Appennino, cioè a quelle aree interne che un grande studioso, Rossi Doria, aveva rappresentato come osso di questa nostra Italia. L’Appennino è tutto quello che rimane, insieme con i rimanenti territori delle regioni meridionali,

Rompere gli schemi a partire dalle Regioni Abruzzo e Molise

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  A Trivento ieri sera, alta sul corso del Trigno che sfiora il Santuario della Madonna del Canneto, per seguire la presentazione di un bel libro “ Rompere gli schemi per creare il nostro futuro”, promosso da Don Alberto Conti. Un prete, che io ho sempre stimato per il suo coraggio e la sua lucidità di pensiero, oggi parroco in un paesetto di fronte a Trivento, oltre il Trigno, Castelguidone,   dove, grazie anche alla sua responsabilità della Caritas diocesana, continua la battaglia contro i mali che colpiscono gli uomini, soprattutto l’identità espressa dai territori di appartenenza, senza perdere, però, la speranza.   Anzi, indicando la strada, quando dice “Rompere gli schemi… a partire dalle Regioni Abruzzo e Molise che in questo hanno il ruolo più importante … ponendo al centro delle priorità il lavoro, la cui creazione dovrà essere il parametro sul quale considerare il valore dei progetti e delle iniziative. Dobbiamo essere pronti, in una parola, a vivere un’epoca i

NO ALLA CHIUSURA DELL'ENTE MOSTRA VINI - ENOTECA ITALIANA DI SIENA

https://www.change.org/p/regione-toscana-comune-di-siena-ministro-politiche-agricole-e-forestali-no-alla-chiusura-dell-ente-mostra-vini-enoteca-italiana-di-siena?utm_campaign=responsive_friend_inviter_chat&utm_medium=facebook&utm_source=share_petition&recruiter=38746365 No alla chiusura dell’Ente Mostra Vini – Enoteca Italiana di Siena Chiediamo al Capo del Governo italiano ed al suo Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; agli enti senesi ed alla Regione Toscana, alle organizzazioni professionali agricole ed a quelle rappresentative del mondo del vino e dell’agroalimentare italiano, ai vitivinicoltori tutti, di fare quanto è nelle loro possibilità per salvare dalla chiusura annunciata l’Ente Mostra Mercato dei vini tipici e di pregio e la sua Enoteca Italiana , che hanno sede a Siena. No alla chiusura dell’Ente e della sua Enoteca per non vedere andare disperso un patrimonio di cultura e professionalità, che ha dato un contributo sostanziale a