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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

IL MOLISE, QUALE FUTURO?

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Non basta una tavola rotonda, né una festa dei 50anni di un   Molise riconosciuto regione o le poche iniziative che hanno preceduto questa festa di ieri a Campobasso, a dare una risposta esauriente e condivisibile alla domanda “Il Molise, quale futuro”. foto di Nicola Picchione Una domanda di grande attualità, davvero interessante che, in un momento delicato com’è quello in cui le decisioni meritano di essere ponderate e condivise, dovrebbe essere rivolta a ogni molisano. E questo non solo per avere utili suggerimenti, ma per interessarlo e, così, coinvolgerlo, per dar vita a una programmazione partecipata, e renderlo protagonista delle scelte fatte . Il futuro di questa nostra piccola grande Regione sta nella possibilità di riscontrare la più ampia partecipazione e nella capacità di interpretare le ragioni di una crisi, che continua a tenerci sull’orlo del baratro; analizzare bene il presente, in particolare le risorse che sono a disposizione, per dare ai sogni quelle g

EXPO 2015, UNA GRANDE OCCASIONE PER IL MOLISE SE NON SI SVENDE IL SUO TERRITORIO

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E’ iniziata da poco la grande campagna di comunicazione dell’Expo 2015 di Milano, che vedrà la rappresentanza di bel 146 del mondo a segnare un momento importante per l’intero Paese, con tutt’e venti le sue Regioni. Una straordinaria opportunità per le realtà che sanno cogliere quest’occasione unica per presentare le proprie eccellenze enogastronomiche e, soprattutto, i territori di origine. Credo che per il Molise l’Expo 2015 debba diventare, da subito, un obiettivo importante da raggiungere e, perché questo succeda, c’è bisogno di una strategia di marketing, che non può essere messa nelle mani di improvvisatori, ma di professionisti in grado di fissare un programma e di mettere in campo progetti che s’intendono realizzare. Una grande opportunità per dare vita a uno strumento che sia in grado di governare, anche dopo l’Expo,   il marketing, per dare al territorio e ai protagonisti nel campo della produzione e della trasformazione e della promozione turistica, quelle

BUON COMPLEANNO CITTA' DELL'OLIO

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Il 17 dicembre 1994, 19 anni fa a Larino, nel Molise, prendeva forma e vita l’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio, che, in poco tempo, con le sue iniziative ha creato un vero e proprio scompiglio in un mondo che aveva difficoltà a uscire fuori da abitudini e culture troppo legate al passato. Strumento, quindi, di una vera e propria rivoluzione culturale, che continua a vivere, grazie alla partecipazione di oltre 350 sindaci e amministratori di enti e istituzioni delle Regioni italiane, e, soprattutto, a incidere con le sue iniziative indirizzate alla tutela, promozione e valorizzazione. Penso a   Girolio che, dopo aver toccato quasi tutte le regioni italiane si concluderà questo fine settimana a Bitonto, nelle Murge, la terra   della varietà tra le più note la “Cima di Bitonto” e, anche dell’”Ogliarola” e della mitica “Coratina” .     Penso anche all’attenzione da anni rivolta alle scuole, con la manifestazione “Bimboil”, “Pane e olio in frantoi” e la cura di pub

I MAGNIFICI SETTE

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In attesa del concorso " Goccia d'Oro ", il premio dedicato agli oli extravergine della Regione Molise organizzato dall' Arsiam di Larino , alcune aziende molisane sono state selezionate ed inserite in una delle guide internazionali più importanti. “ Flos Olei è ormai diventato un punto di riferimento per tutti coloro che operano nel comparto - spiega Marco Oreggia , editore e curatore del volume - con la guida che cresce di anno in anno. Per l’edizione 2014 abbiamo deciso di presentare le 500 aziende a nostro giudizio più importanti al mondo . 703 le etichette, 47 i Paesi raccontati con Svizzera e Ucraina come nuove entrate. E un’introduzione accuratissima che offre tante informazioni utili sia agli addetti ai lavori che ai neofiti che vogliono avvicinarsi a questo meraviglioso prodotto”.   Il “Concorso Internazionale FLOS OLEI” si propone l’obiettivo di valorizzare la qualità dell’olio extravergine di oliva a livello internazionale , premiandone i prodo

VOGLIONO AIUTARE IL MOLISE DISTRUGGENDO IL SUO TERRITORIO

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da Greenreport - pasquale di lena   Un progetto industriale della Granarolo, l’azienda bolognese impegnata nella produzione e distribuzione del latte, importato da un parlamentare molisano, Sen. Roberto Ruta e fatto proprio dal centro sinistra che governa la regione Molise, se realizzato cancella di fatto il Molise, la più giovane regione italiana grande poco più di 4.000 Km², di cui il 54% montano e il 46% collina,   Si tratta di una "stalla/asilo" per 12.000 (dodicimila!) capi bovini da realizzare tra Larino e San Martino in Pensilis, cioè in quella fascia di territorio di pianura che le statistiche non riportano   ma che esprime l’agricoltura della Regione, irrigata, la più ricca di vigne e oliveti, con cantine e frantoi moderni, multifunzionali, che sono immagine del Molise in Italia e nel mondo. In pratica 100ettari di territorio (1% della superficie totale ma 10% della superficie agricola) sottratti all’uso agricolo, cioè alla produzione di cibo di qual

Le manze della Granarolo

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Nelle stalle della Lombardia e dell'Emilia Romagna interessate al Molise, tramite la Granarolo, il centro sinistra nazionale e regionale, la disponibilità della curia di Termoli-Larino e altri ancora, le manze - sempre che riescano a impor re il progetto della Granarolo - vengono staccate dalle mamme al 14° giorno per fare un viaggio di 600 Km in media e crescere, sotto le pensiline sparse su 1 Km2 di superficie, con latte artificiale (meno anticorpi + medicine), fino a quando (22° mese con qualche mese di anticipo sulla scadenza normale), dopo essere ingravidate, non devono ripartire per le stalle da dove sono partite per dare latte alla Granarolo, manze da inviare all'asilo in Molise e vitelli che devono prendere il posto delle manze per poi essere ammazzati. Ricordo Rovente, il toro dell'azienda Di Vaira, che mi chiamava quando ero nei paraggi e usciva felice dal suo rifugio quando sentiva vociare i bambini. Ricordo anche la storia del toro che l'ha sostituito,