LUIGI COLOMBO, UN MOLISANO IN AMERICA

Ho trovato interessante questa bella notizia postata su facebook da Nicola Lalli. Parla di un personaggio emigrato bambino negli USA che ho avuto il piacere di conoscere tanti anni fa nella campagna di nonno Pasquale a fare la meta del grano. Ricordo la sua passione, ancor più della mia, per la campagna e l'amore per questa nostra terra .
LUIGI COLOMBO

di Nicola Lalli
Senza commento, vi sembra poco avere un amico, un paesano come Luigi?
 CSpeciale da Dallas: Un molisano esporta il suo genio in Usa
 Luigi Colombo da Bonefro (in provincia di Campobasso, Molise) ha talento da vendere. Se sia un nume della scienza,un profeta del mondo dei semiconductors non sappiamo, ne’ sta a noi dirlo. Quel che invece sappiamo, e diciamo, e’ che questa e quello gli devono molto. L’oriundo vive a Dallas dove sorge la “TI”- Texas Instruments, uno dei centri del mondo dei semiconductor, aiuta i clienti a risolvere problemi e sviluppare sempre nuovi materiali, capaci di rendere il mondo piu’ intelligente, salutare, sicuro e nel contempo divertente.
 Colombo giunse, giovanissimo, a New Rochelle nello stato di New York, dove studio’ e a completamento ottenne il dottorato in “Materials Science” nell’Universita’ di Rochester sempre nello stato della Grande Mela ed ora “fellow” del gruppo scientifico ricerche.
 Lo scienziato, che inizio’ a lavorare nella TI nel 1982, e’ un preminente esperto di materiali di detettori infrarossi e molti altri nel campo dei semiconduttori, ha depositato piu’ di 100 brevetti internazionali, e’ autore di oltre 130 pubblicazioni, 3 capitoli libri, ed e’ stato invitato ad un centinaio di presentazioni e conferenze in America e nel mondo. Nel recente convegno internazionale nel Texas Colombo ha rappresentato la categoria Fisica ed elettronica.
 Ascoltando Colombo a proposito della generazione di nuovi dispositivi si concepisce il lavoro della TI che punta a dar luce all’industria di nuovi
 dispositivi. “Un esempio - dice Colombo- l’avvento dei transistor che hanno rimpiazzato i tubi delle radio, e dei circuiti integrati che consentono di creare molti interruttori sulla stessa superficie".
 Dal dottore molisano captiamo alcuni dati tecnici che si susseguono nel maestoso centro che oggi rappresenta una delle principali aziende multinazionali produttrici di dispositivi a semiconduttori. "TI e’ l’azienda leader nel particolare settore dei dispositivi DSP utilizzati in gran parte dei telefoni cellulari, delle applicazioni elettroniche, per la multimedialita’ ed il settore automobilistico. La Texas Instruments - prosegue Colombo - rimane legata all’ immagine della calcolatrice elettronica tascabile, un comparto strategico importante nel quale l’azienda continua ad investire risorse per l’innovazione.”

Dott Colombo, e’ vero che le grandi scoperte sono sempre impreviste?
“Senza dubbio,ed e’ il mistero,la perseveranza che stimolano. La perseveranza e’ un tema comune nella storia del succssso. Le avversita’ possono essere un incentivo ed un bisogno individuale per continuare nell’impresa.”
Si puo’ parlare di sempre nuove invenzioni nel settore?
“L’industria dei semi conduttori sta arrivando ad una fase matura che non consente piu’ lo “scaling” dei dispositivi con la tecnologia usata sino ad ora. Adesso siamo al punto di dover inventare nuovi interruttori che ci consentono di diminuire la potenza di almeno un fattore 10.

 I siti di progettazione,produzione e commercializzazione della TI sono concentrati negli Stati Uniti, Asia, Giappone, India, Filippine, Germania, Francia e ultimamente in Cina, l’Italia e’ assente. Il motivo?
“La Texas Instrument ha avuto stabilimenti in Italia dal principio degli anni ’60, sino al 1998, quando vendette gli stabilimenti di produzione ad altra ditta americana (Micron Thechnology)”.
Sempre in Italia, tanti scienziati e ricercatori finiscono sul tetto,spesso ignorati dal patrio Governo. Che dovrebbe fare l’Italia?
“Il Governo Italiano dovrebbe rispettare i giovani accertandosi della loro capacita’ di creare,acconsentendo ad essi dei fondi per effettuare ricerche, migliorando cosi’ anche lo stato economico della nazione. Perche’ , si sa, che il futuro della gioventu’ italiana e nelle loro mani. I legislatori dovrebbero far si che migliaia di studiosi non emigrino all’estero dove possono trovare un nuovo futuro piu’ amico e solido, sfruttando la beneficenza del loro intelletto.”
La scienza per lei e’ una missione o passione?
“Un assieme di impegno e missione.”
Si e’ mai sentito sconfitto?
“No, Chi si arrende e’ perduto.”
Suprestizioso?
“Non molto.”
Che c’e’ in lei di molisano?
“Il colore del cielo, delle montagne,l’odore della cucina,l’affetto dei
 cari, il rispetto dei “paesani”
Crede nei miracoli?
“No.”
A quando il “Nobel?
“Non e’ nemmeno all’orizzonte.”

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