IL MOLISE CONFERMA LE 159 “BANDIERE DEL GUSTO” NEL 2013

 

Salgono a 4698 le “Bandiere del Gusto” 2013, l’elenco, secondo una indagine della Coldiretti, delle specialità alimentari italiane, cioè i prodotti attenuti seguendo le regole della tradizione tramandate per almeno 25 anni. Uno sbalzo di ben 92 gradini in gran parte dovuti a Emilia-Romagna (+50) e Campania (+23) che dal 5° posto dello scorso anno passa al secondo con la prima che guadagna due posizioni.

A tenere ben saldo il comando è la Toscana (463), pari al 10% di tutte le specialità italiane, seguita appunto dalla Campania (387), Lazio (384), Veneto(371), Piemonte (341), Liguria (295), Calabria (269), Lombardia (246), Sicilia (234), Puglia (232), Sardegna (181) e Molise che, con 159 specialità, lo stesso numero dello scorso anno, precede le rimanenti sette delle venti regioni italiane, a dimostrazione della bontà del suo territorio con la ricchezza della sua agricoltura e delle sue tradizioni. Per completare l’elenco, ricordiamo, Il Friuli-Venezia Giulia (153), le Marche (150), l’Abruzzo (147), le Provincie di Trento (109) e Bolzano )92), la Basilicata (77), Umbria (59) e Val d’Aosta (32).

E’ questo ricco patrimonio legato all’origine del territorio che spiega il primato dell’Italia in Europa nel campo delle Denominazioni di Origine con dop e igp per un totale di 252 denominazioni, di gran lunga davanti alla Francia con 200 denominazioni (17,2% del totale); Spagna con 164 prodotti registrati (14,1%) e poi il Portogallo (118), la Grecia (99), la Germania (91), e, a seguire Regno Unito (47),  Polonia (36) Repubblica Ceca (32), Slovenia (16), Austria (14) e Belgio (13). Tutti insieme questi dodici paesi coprono il 93,7% del paniere europeo di prodotti iscritti nel Registro comunitario delle denominazioni d'origine.

Le aziende più numerose sono quelle dei formaggi, circa il 40%, seguite da quelle olivicole e poi da quelle che producono ortofrutta. Le aziende di trasformazione e di stoccaggio superano le 6.500 unità.

La Regione Emilia Romagna è quella che registra il maggior numero di certificazioni (37), seguita dal Veneto (37), Sicilia (28), Lombardia (27), Toscana (26), Lazio (24), Campania (21), Piemonte (20), Puglia (116), Calabria (15), Trentino Alto Adige (12), Marche (11) e, poi, tutte le altre rimanenti Regioni (sono considerate anche le registrazioni che riguardano più regioni, come la Mortadella Bologna, i Salamini Italiani alla Cacciatora, il Caciocavallo Silano e altri).

Per quanto riguarda i prodotti, il primato dei riconoscimenti spetta agli Ortofrutticoli e Cereali, Freschi e Trasformati (100); a seguire i Formaggi (45); gli Oli Extravergine di Oliva (43); i Prodotti a Base di Carne (37).


I dati delle Dop e Igp sono stati elaborati da Stefano Vincelli

 

Commenti

Post popolari in questo blog

Nel 2017 il mondo ha perso un’area di foreste grande quanto l’Italia. L’indagine di Global forest watch

Un pericoloso salto all'indietro dell'agricoltura

La tavola di San Giuseppe