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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

POCO MA BUONO

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Gli ultimi dati sulle certificazioni doc, docg o, anche, Dop, parlano di un Molise che ha prodotto, con le quattro Doc riconosciute, solo 14.394 ettolitri di vino certificato. Ricordiamo, riportandole in ordine di riconoscimento, le   quattro doc molisane e cioè “Biferno” (1983); Pentro o Pentro d’Isernia” (1984), “Molise” (2009) e “Tintilia” (2011). Solo lo 0,1% della produzione Doc e Docg italiana, che ammonta a 12.215.168 di ettolitri. Un dato pari a poco meno di un terzo della produzione di vino che, come si sa, lo scorso anno è stata di 39 milioni di ettolitri, stabilendo il dato negativo in assoluto per il nostro Paese. Se può consolare il Molise diciamo che non è ultimo, visto che per 4 mila ettolitri di differenza la maglia nera è sulle spalle della Val D’Aosta. Un dato che rispecchia la superficie vitata e la quantità di vino prodotta delle due Regioni. Il Veneto è la Regione che guida la classifica con 3.409.434 di ettolitri di vino, pari al 27% della produ

Concorso enologico nazionale dei vini Rosati

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Assessore Fabrizio Nardoni                   P romosso dall’Assessorato alle risorse agroalimentari della Regione Puglia   E’ possibile fino al 24 aprile aderire alla seconda edizione del Concorso enologico nazionale dei vini Rosati      Premiazione il 18 maggio nel Castello di Otranto.   I vini vincitori promossi negli eventi in Italia e all’estero della Regione Puglia.   Bari, 18 aprile 2013. E’ mercoledì 24 aprile il termine ultimo a disposizione delle cantine italiane per partecipare al secondo C oncorso nazionale enologico dei vini Rosati, promosso dall’assessorato alle Risorse agro-alimentari della Regione Puglia, in partenariato con Assoenologi, Accademia Italiana della Vite e del Vino e Unioncamere Puglia e autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole. La selezione dei vini è prevista il 4 e il 5 maggio a Bari; durante la due giorni, nell’Hotel Villa Romanazzi Carducci, i migliori vini Rosati d’Italia saranno giudicati da una giuria composta dai magg

“L’ORCIOLO D’ORO” PREMIA “L’OLIO DI FLORA” DE LA CASA DEL VENTO DI LARINO

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Dopo il successo al Concorso "Goccia d'Oro" di dicembre a Larino le attestazioni e i riconoscimenti della Guida “Extravergine” 2013 , quelli, anche, dei più prestigiosi blogger di cucina e la medaglia d’oro al Concorso Biol, un nuovo attestato di qualità,    “L’Orciolo d’Oro”, per l’olio biologico “Gentile di Larino”, L’Olio di Flora ”, prodotto da La Casa del Vento di Larino. Il Concorso Nazionale oli extravergini di oliva, giunto alla sua 22a edizione, ha visto la partecipazione, in numero crescente, delle più prestigiose e qualificate aziende italiane ed è promosso da EnoHobby Club dei Colli Malatestiani di Gradara in provincia di Pesaro. L’Olio di Flora presentato al   Concorso   degli oli extravergini di oliva Biologici ha ottenuto la Distinzione nella categoria fruttato medio   e verrà premiato, con una pergamena, il 22 giugno p.v. in occasione della presentazione ufficiale presso il Cruiser Hotel & Centro Congressi di Pesaro. L’Olio di F

BUON COMPLEANNO SARA

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Tanti auguri grande e mia cara amica Sara e grazie per tutte le emozioni che hai saputo regalare a me e al mondo intero con i tuoi voli senza respiro e i tuoi salti con le braccia in alto e l’urlo liberatorio. Grazie anche dal vino italiano e dalla sua Enoteca che hai onorato con la tua immagine e la tua presenza in cambio di un una “Rosa d’Oro”, un premio che non è stato mai più dato per renderlo unico come unica sei stata e resti dell’Atletica e dello sport italiano. Ricordo l’emozione mia e del mio maestro Guagliumi quella sera nella palestra della Scuola dello Sport con te e tanti altri straordinari campioni come Masala, i fratelli Abbagnale, il pugile Rosi e altri ancora. Una serata di gala in tuo onore dopo una giornata dedicata allo “Sport, Vino e Alimentazione”, con il vino non più tabù e ciò grazie al partigiano Vivaldi che, con Onesti e Zauli, subito dopo la guerra, aveva contribuito alla rinascita dello Sport italiano e creato quel campus stupendo che è stato “la

appuntamento decisivo per la sostenibilità ambientale del vino

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  A Vinitaly 2013 una tavola rotonda promossa da Unione Italiana Vini e Gambero Rosso  Larino - la vigna di Angelo D'Uva Unanime l’opinione dei relatori, docenti, ricercatori e rappresentanti di associazioni. Occorre arrivare ad un protocollo unico di sostenibilità per il vino italiano   per affrontare il mercato globale ed essere ancora più competitivi.   Verona, 8 aprile 2013 – Vinitaly - “ La sostenibilità è ormai una scelta strategica per le imprese, un ulteriore valore aggiunto del vino italiano nel mondo, ma necessita di una norma comune nazionale per affrontare il mercato globale ” questo ha affermato Domenico Zonin, Presidente di Unione Italiana Vini, all’apertura di una tavola rotonda multidisciplinare sulla sostenibilità nel settore vitivinicolo promossa da Unione Italiana Vini e Gambero Rosso tenutasi in occasione del Vinitaly appena concluso a Verona. Unione Italiana Vini - la più antica e rappresentativa Associazione d’imprese del settor

IL TERRITORIO COME RISORSA

di Nicolino Civitella A proposito della lettera di Francesco Travaglini a Pasquale Di Lena L’obiezione che Francesco Travaglini, con la lettera qui pubblicata qualche giorno fa, rivolge a Pasquale di Lena in merito alle politiche per la salvaguardia del territorio, è che il valore di un territorio non si misura solo tenendo “semplicisticamente” presente “l’aspetto esteriore e romantico del paesaggio”, ma si misura anche attraverso la cultura amministrativa, economica, produttiva e sociale che ne condiziona l’uso. In pratica a Pasquale di Lena viene imputato il torto di limitarsi a considerare il territorio solo sotto il profilo della sua fuibilità estetica. Ritengo una simile imputazione priva di fondamento, poiché Pasquale entra sicuramente nel merito di quelle condizioni d’uso determinate dalla cultura amministrativa, economica ecc, formulando anche specifiche proposte. A ben vedere tuttavia, Pasquale, nel suo rapportarsi alle problematiche territoriali, un sentimento rom

IL MIO OMAGGIO A UN GRANDE DEL VINO

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Ho letto solo ora da winenews la notizia della scomparsa di Franco Biondi Santi e ritengo doveroso rendere omaggio a un grande del vino, che ho avuto il piacere di conoscere e frequentare nei miei 23 anni di direzione dell'Enoteca Italiana, e ringraziarlo ancora una volta delle piacevoli conversazioni che mi sono servite molto per il mio impegno in quel fantastico mondo che è il vino. In particolare dell'invito a partecipare a un rito al quale ci teneva molto, quello della risomattura delle vecchie annate davanti a un notaio e pochi testimoni da lui selezionati, che è servito a diffondere e rendere grande la fama del Brunello, il suo Brunello della sua Montalcino che il mondo conosce e desidera. Ricordo di avere avuto la fortuna di assaggiare una delle prime bottiglie, la seconda o la terza del 188...Grazie Franco Biondi Santi, persona dai modi gentili e dall'eterno sorriso. da WINENEWS IL MONDO DEL VINO SALUTA UNO DEI SUI SIMBOLI: È MORTO, ALL’ETÀ DI 91 ANNI FRANCO B

TRE OLI MOLISANI NELLA GUIDA “OLI D’ITALIA” 2013

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  Sono il Tratturello dell’azienda Parco dei Buoi; Colle d’Angiò monocultivar Rumignana di Giorgio Tamaro e la Monocultivar rumignana di Marina Colonna. I tre oli del Molise che conquistano le “Tre foglie” della Guida Oli d’Italia” 2013 del Gambero Rosso, raccolta 2012 ed entrano, con altri 180 oli, nel quadro delle eccellenze del Made Italy, che vede la Toscana confermare, con 31 “Tre foglie”, il primo posto dello scorso anno. Questo importante risultato, come quello ottenuto da altre aziende con i propri oli inseriti, in particolare della varietà “Gentile di Larino”,   in altre diffuse guide, conferma la bontà degli oli molisani e la grande capacità di competere con le sue varietà con tutte le altre realtà olivicole del nostro Paese che, è bene ricordarlo, con oltre 400 varietà autoctone è primo al mondo in quanto a biodiversità. Un patrimonio unico che, se ben speso con un’attenta strategia di marketing, a partire dalla comunicazione, ha tutte le possibilità d
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Caro Pasquale, è evidente il riferimento che fai a San Martino in Pensilis ed alla sua amministrazione che ha governato anche con il mio consenso di Sammartinese. Paese che ha sul suo territorio 20 generatori eolici. Li vedo da casa mia a un paio di km in linea d'aria. Lo stesso ampissimo consenso che ha consentito al suo sindaco di venire rieletto per un secondo mandato (75% dei consensi) e addirittura eletto con un pienone di consensi anche in regione e da ieri assessore all'agricoltura. "La cultura che fa riconoscere il peso e l'importanza del territorio" non si valuta semplicemente e semplicisticamente considerando l'aspetto esteriore e romantico del paesaggio ma anche attraverso una lungimirante cultura amministrativa, economica, produttiva e sociale. Il paesaggio è un concetto relativo. Gli studi del dottorato internazionale di ricerca sulla progettazione e gestione del paesaggio dell'Università Sapienza,

R'cucce

di Nicola Picchione  R'cucce era parte integrante della piazza di Bonefro, come la vasca, il monumento, la farmacia e il bar. Come molti, non cambiava mai marciapiede. La mattina e il pomeriggio, l'inverno e l'estate sempre lo stesso breve percorso per mille volte: dalla farmacia al muro ( " i P'zzetunne). Basso magro, il volto scavato e inespressivo, mai un sorriso. La giacca vecchia indossata anche l'estate i pantaloni rattoppati, il berretto da sciatore di quelli che confezionavano nel dopoguerra i sarti di Bonefro, le scarpe enormi ( mi chiedevo: come fará a sollevarle?). R'cucce parlava da solo, un po' in dialetto un po' in italiano dialettizzato, con una voce aspra e monotona. Parlava di solito dei personaggi più in vista, citava fatti, commentava, criticava. Camminava lentamente, dondolandosi, gesticolando, fermandosi. Guardava verso l'alto girava la testa da un lato come se avesse un interlocutore. A volte uno scarpone rimaneva a mezz&

SORSI DI CULTURA - invito

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L’Unità del centro sinistra per rilanciare Larino e il suo territorio

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  Questa volta, dalla “Fabbrica delle Idee”,   non è uscito un “elenco della spesa”, come quello letto tempo fa, ma un pezzo importante che torna utile alle forze di centro sinistra che vogliono davvero prendere in mano i resti di questa nostra città e riportarla a vivere il ruolo che le spetta, quello di capitale, di cui ha profondo bisogno il Molise. Un pezzo di ragionamento che, per Larino Viva, è stato al centro della sua azione programmatica sin dal momento della presentazione del suo candidato sindaco, come si sa, uscito vincente alle primarie di cinque anni fa e che le divisioni hanno annullato, con il risultato di portare alla vittoria Giardino e una squadra di governo che ha fallito e fatto perdere cinque anni alla nostra città ed al suo circondario. La centralità del territorio e la sostenibilità sono quindi da sempre punti fermi delle nostre riflessioni e delle nostre azioni e, oggi, leggere che lo sono anche per altri raggruppamenti ci porta a credere che, anche

PIT STOP – da Nereo

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    Questo piccolo ristorante lo trovi al chilometro 216 della Strada Statale 87, nota anche come la “Sannitica”, dietro il bar della stazione di servizio quasi di fronte allo Zuccherificio. E' composto di una sola stanza e si presenta subito al cliente che entra, sobrio, essenziale, pulito con la cucina in vista e i tavoli coperti da un foglio di carta bianca e la salvietta, però, di tessuto. Un ristorante che profuma di cucina di mare e di ospitalità, con Nereo e la moglie in sala e, quando le scuole sono chiuse, accompagnati dalle figlie, e, in cucina, Pardo Iacobelli, anche lui   come me di Larino, la culla delle Città dell’Olio nota anche come la patria di ben tre varietà di olivi autoctoni, tra le quali la “Gentile di Larino”. Un ristorante aperto il giorno da lunedì a sabato e, su prenotazione, anche la sera, che accoglie il viandante e  quelli che frequentano la zona industriale non lontana. Lo frequento da anni e tutte le volte ci vado per gustar