VENTI DI GUERRA arrivano dal Mediterraneo e la prima a pagare, con i suoi reperti archeologici e i suoi monumenti distrutti dalle guerre, è la civiltà che nei millenni è fiorita intorno a questo mare, il nostro mare.

Ieri l’Iraq con le bombe americane, oggi l’Egitto, la Siria, la Libia, la Palestina messe a soqquadro per le stesse ragioni che hanno alla base il profitto, la vita agiata di pochi a scapito della stragrande maggioranza dell’umanità, lo spreco a scapito della natura che ogni giorno muore.
 

Il petrolio, con la fame di denaro dei suoi padroni, nei prossimi giorni, mesi, ammazzerà gli ultimi gorilla in Ruanda. Animali che ci appartengono più di ogni altro, visto che siamo simili per il 97%.

A Larino, invece,  si tagliano i tigli della già minuta villa, gli stessi che mi hanno dato ombra da bambino, senza una ragione se non una cultura approssimata che rende i poveri complici dei petrolieri.

La crisi voluta e gestita dai padroni si nutre di bellezza e di cultura, oltre che della nostra diversità

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