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Visualizzazione dei post da novembre, 2012

IN ESTONIA, A TALLINN , L’OLIO E LA PASTA RACCONTANO IL MOLISE

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  Tallinn, con il suo delizioso centro medioevale (dal 1997 patrimonio dell’umanità dell’Unesco) ricco di chiese, di piccole case e di un castello posto sulla collina che guarda il porto sul mar baltico, ha sulla sua testa una spada di Damocle, che è quella che non può mai essere dichiarata terminata al vecchio, che esce ogni autunno dal lago Ülemiste sovrastante, perché altrimenti la distrugge inondandola con le acque dell’invaso delle quali si sente padrone assoluto. Una leggenda nata proprio con l’espansione improvvisa di questa città che, personalmente, ho avuto la fortuna di visitare in occasione dei Campionati Europei Juniores di Atletica Leggera del 2011, quando la città viveva l’onore di capitale europea della cultura. Paolo Moglia con la sua famiglia a Casa Italia Atletica In quell’occasione ho avuto il piacere di conoscere Paolo Moglia, che dal 1994, arrivando da Biella, è stato il primo italiano a iniziare un’attività nei Paesi Baltici, con   l’apertura di un

CAMPOBASSO, PERSONALE DI NICOLA DUSI GOBBETTI

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VERSO L'ENOTECA REGIONALE DEL MOLISE

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UNA INIZIATIVA MOLTO INTERESSANTE CHE, SE REALIZZATA, PUO' DIVENTARE UNA RISPOSTA FORTE AL BISOGNO DI IMMAGINE DEI VINI E DELLO STESSO MOLISE. I VINI COME GLI OLI, I TARTUFI, I LATTICINI, LA CUCINA MARINARA SONO I TESTIMONI PIU' TITOLATI A DIFFONDERE L'IMMAGINE DEL TERRITORIO MOLISANO CON I SUOI IMPORTANTI VALORI E LE SUE TANTE RISORSE STORICO-CULTURALI, PAESAGGISTICO-AMBIENTALI.  

ORTONA, L'INCONTRO TRA LE CONTRADE

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Ormai è un appuntamento fisso che porta le contrade a vivere una serata all'insegna del cibo, dei prodotti importanti del territorio, come vino e olio, e della cucina con piatti della tradizione, spesso dimenticati. Ieri sera si è svolta la VII edizione nel salone, ancor più pieno degli anni passati, della Parrocchia "Cristo Re" in contrada Lido  Riccio di Ortona. Una edizione dedicata a un piatto "Cardòne e Fasciuole" che ha visto vincitrice la contrada Ruscitti. Un piatto povero, come tanti del passato, che merita di essere riscoperto per la sua semplicità, composto com'è da pochi ingredienti (fagioli, olio extravergine di oliva, aglio, cardone o cardoncello, peperone dolce seccato e cotto nell'olio bollente che  e sale) e bontà. Alla contrada vincitrice è andata la targa che riporta le edizioni passate ed è stata consegnata, come da regolamento, con l'impegno di affidarla alla persona più anziana perchè la conservi fino al prossim anno. Sei

OGGI CICALE

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Oggi panocchie o cicale o, come dicono nel Veneto, canocchie. Olio di flora, due pomodori, un battuto di cipolla, peperone, sale, cicale, due foglie di basilico e uno spicchio di aglio. quando l'olio ha scottato gli odori e dopo aver fatto rosolare le ciale, un ramaiolo di acqua calda fino a quando il "brodetto" non si è ritirato. Ho allungato il brodetto, sempre con acqua calda, dopo aver tirato fuori le cicale e una volta ripreso il bollore ho lasciato cadere nella padella le solite chiocciole de La Molisana che si sono "cotte nel loro brodo". Un cucchiaio dietro l'altro e così sono sparite. Non dico "peccato!" perchè hanno lasciato un sapore delicato che ancora mi rimane in bocca
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  IL ROTTAMATORE              ZACC – sempre ieri, ha detto “porterò un po’ di amici in Parlamento”   BELINA – da rottamare, spero!  

MAI RENZI

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da ZACC e BELINA   ZACC – ha detto che bisogna costruire un’altra sinistra   BELINA – un po’ di centro e un po’ di destra per non disturbare i padroni ZACC – ha detto anche che c’è bisogno di una nuova terza via   BELINA – legge solo i titoli Ndr de L'Asino: ( per amor di democrazia pubblichiamo queste opinioni satiriche con le quali però non siamo assolutamente d'accordo )

QUELLO CHE C'E' E NON PUO' ESSERE BUTTATO

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Sto pensando alla mia passione per la cucina che mi porta non solo a gustare tutto quello che preparano le persone a me care o i professionisti della ristorazione, ma anche tutto ciò che riesco a prepararmi da solo per non patire la fame. Sono stato educato e abituato alla sobrietà, quella che un tempo era un valore che il benessere via via ha completamente cancellato senza alcuna pietà. Il consumismo quando diventa spreco non ha più rispetto di nulla e di nessuno e, così, diventa sempre un male per l’umanità che viene a perdere le sorgenti delle risorse e dei valori che solo il territorio riesce a offrire con la sua generosità. Quel territorio che ogni giorno viene deturpato dall’avidità e, diciamolo pure, dalla cecità dell’uomo e, sempre più, dalla stupidità. Non è da persona intelligente accumulare denaro sapendo che i cimiteri non hanno banche in cui depositare le fortune perché i morti, tutti, si sono stancati di commerciare, litigare, rubare, ammazzare, fare i furbi, dich
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Cari amici e simpatizzanti dell’Archeoclub di Termoli, la nostra associazione ha organizzato per domani, venerdì 23 novembre alle 18,00 presso la galleria Civica di Termoli (Piazza S.Antonio) una interessante conferenza dal tema: “L’impegno della SIPBC Onlus nella tutela del Patrimonio Culturale e nella salvaguardia del territorio” Relatrice la prof.ssa Isabella Astorri SIPBC = Società Italiana Protezione Beni Culturali Vi aspettiamo numerosi Oscar De Lena Addetto Stampa e comunicazione Archeoclub di Termoli e-mail inoltrata a 120 destinatari
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Pasquale Di Lena informa TRA I MIGLIORI VINI AL MONDO ANCHE DUE VINI MOLISANI SI è appena concluso a Verona   il 20° Concorso Enologico   Internazionale, la competizione di Vinitaly che designa i migliori vini del mondo, e su 2269 campioni provenienti da 23 paesi del mondo, due i vini molisani che hanno avuto la Gran Menzione: la Tintilia del Molise “Embratur” Doc 2010 della Cantina Cooperativa Valtappino di Campobasso, nella categoria vini rossi ultime due vendemmie, e il Molise Moscato “Apianae” Doc 2009 dell’ Azienda Di Majo Norante di Campomarino, nella categoria vini dolci naturali. Un risultato molto importante, in considerazione del peso e prestigio della competizione veronese, che premia due cantine note del Molise e due vini dai caratteri e tipologia differenti, che onorano la buona tavola, con la Tintilia , il vino rosso proprio del Molise, che accompagna bene gli antipasti a base di salumi, i primi e, soprattutto i secondi a base di carni rosse o, anche, for

AGNONE - IPOTESI DI VALORIZZAZIONE DELTERRITORIO

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da ZACC e BELINA

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                                                                             disegno di Ro Marcenaro BALLARO’! ZACC – la Polverini si è dimenticata di assegnare i fondi per la ricerca   BELINA – non sa che cosa è

da ZACC E BELINA

  IL PENSIERO! ZACC - Non mi fanno paura i fumogeni sparati dalla polizia, mi fanno paura i ragazzi a volto coperto con spranghe e molotov. " Il pensiero della Santanché   BELINA – Si merita Sallustri

LA FRESSORE (la padella) di MICHELE NATILLI

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Un incontro ieri sera molto interessante con una riflessione importante sulla crisi e la sua influenza sui consumi, in particolare quelli della carne con un'analisi attenta da parte del dirigente dell'Inea del Molise, dr. Alfonso Scardera, che ha sottolineato con una serie di dati i cambiamenti profondi in atto; il presidente del Consorzio de "Le carni del tratturo", Giovanni Monaco, che ha messo in luce il ruolo di uno strumento che vede insieme allevatori e macellai nell'opera di garantire il consumatore della qualità e della provenienza, tutta molisana, della carne di vitello; il presidente della Federcarni, Michele Natilli, che ha sottolineato il ruolo dell'agricoltura e la centralità del territorio molisano, dal quale ripartire, per uscire dalla pesante crisi e costruire il domani dei nostri figli per poi entrare nel merito di una professione, il macellaio, da considerare un artigiano più che un commerciante con la sua capacità di conoscere i tagl

SALVARE L'OLIVICOLTURA ITALIANA E LA SUA RICCA BIODIVERSITA'

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Riporto la mia email di risposta all'invito  che mi ha inviato il rappresentante di l'Agrimolla Iberia cioè, come lui ci tiene a sottolineare, "lazienda vivaistica storica, leader nel campo dell'olivicoltura superintensiva", di partecipare a una manifestazione di presentazione dei "grandi" risultati ottenuti con solo due varietà classiche della Spagna "Arbequina" e "Arbosana" che, con l'olivicoltura intensiva, sono destinate a colonizzare l'olivicoltura mondiale, a partire da quella italiana. Alla faccia del nostro straordinario patrimonio di biodiversità che ci vede leader assoluti nel mondo con oltre 500 varietà autoctone, pari al doppio del patrimonio mondiale. Faccio appello a quanti hanno a cuore questo patrimonio soprattutto nostro, ma anche di altri paesi del Mediterraneo (la Spagna compresa), a contrastare un disegno dei padroni dell'olio, fra i quali anche i titolari dell'Agrimolla Iberia, che è quello

MOLISE, IL PIACERE DI UNA SCOPERTA

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da ZACC&BELINA

SERVIZIEVOLE Zacc-   Casini “non siamo stati sudditi di Berlusconi non siamo disposti ad esserlo di Bersani” Bèlina – solo e sempre del Vaticano

da ZACC e BELINA

    BENE ZACC – “il Pdl è pieno di omosessuali” parole di Barbareschi   BELINA– finalmente una cosa buona!

U’ BREDETTE E LU VEDRÒTTE A VILLA LIVIA

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Pasquale Di Lena informa   Stesso piatto, stesso mare, stesse motivazioni, due identità territoriali per due interpretazioni del brodetto di pesce, quello che un tempo, considerati pesci di scarto,   appagava l’appetito dei marinai. L’Adriatico con i suoi fondali e le sue buche, le sue triglie e i suoi merluzzetti, le cianchette, le panocchie, le seppie, i calamari, le gallinelle, la razza, lo scorfano, le tracine e, anche le vongole, le cozze, i granchi, esalta i profumi ed i sapori di questo piatto che si trova “da Trieste in giù”, come diceva una vecchia canzone, fino a Termoli, con nomi di versi a seconda delle località: ( brodeto a Trieste, broeto nel Veneto, con quello “ ciozoto ”, che sta per zuppa di pesce tra Caorle e Chioggia, il più noto; Brodet ad pès in   Romagna; el brudet a Fano con altre patrie illustri come Senigallia, Ancona, Porto Recanati e lu vrudette a S. Benedetto del Tronto; lu vedròtte a Giulianova ; lu vredàtte a Vasto; u’ bredétte a Ter

IN UN BRODO DI GIUGGIOLE

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Scopro, per pura curiosità e voglia di sapere come si fa il tanto declamato “brodo”, il Giuggiolo che botanicamente prende il nome di Zizyphus vulgaris. Originario della Siria   appartiene alla famiglia delle Rhamnaceae da oltre 4 mila anni. Fino a qualche tempo fa un frutto che era nelle case delle famiglie contadine al pari delle sorbe, nespole,   cotogni e mele dai nomi più disparati, da qualche decennio è diventato raro tanto da non trovarlo sul mercato se non in quelli dei paesi dei Colli Euganei nel padovano, in particolare ad Arquà, la cittadina che prende il nome di Petrarca che l’ha scelto come sua residenza. Qui, come in tutto il Veneto, è noto con il nome di zizoa richiamando la parola che hanno dato i romani a questo delizioso frutto che, si dice, sia generoso di panacee salvo (ma non è certo) a far calare di tono l’appetito sessuale…..per chi cel’ha!. Un dato che non giova alla sua fama di frutto salutare per l’uomo. Fa bene al fegato, rilassa, aiuta il sonno

TINTILIA

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mostra di Lucio Trojano

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da ZACC e BELINA

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MAI   Zacc – Bersani ha detto che se farà il premier chiamerà Renzi a fare il Ministro   Bélina– MAI BERSANI

INVITO

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da ZACC e BELINA

OPERE DI BENEFICENZA   Zacc- “pagherai i danni” la minaccia di Formigoni alla Gabanelli   Bèlina– alle sua compagnia delle opere ed alla sua comunione e liberazione.

da ZACC e BELINA

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A SCOPPIO RITARDATO Zacc – dopo 18 anni chiede scusa agli italiani nell’annuale libro di Bruno Vespa Bèlina– Lui si e Bruno Vespa no! BASTA! Zacc- Di Pietro ha detto “basta!” Bèlina– meno male!