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Visualizzazione dei post da luglio, 2012

Dossier “Trivella selvaggia” di Goletta Verde: nei mari italiani 70 nuove piattaforme petrolifere

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Attualmente, 10.266 km2 di mare italiano sono oggetto di 19 permessi di ricerca petrolifera già rilasciati [ 30 luglio 2012 ] da Greenreport Goletta Verde ha presentato oggi a Trani il dossier "Trivella Selvaggia" che punta i riflettori sulla minaccia delle estrazioni petrolifere e presenta i numeri ed i rischi della ricerca dell'oro nero per le coste italiane, nel quale si legge che «non accenna a fermarsi la corsa al petrolio in Italia e i pirati dell'oro nero minacciano sempre di più il mare italiano. Nei mari del Belpaese sono già attive 9 piattaforme di estrazione petrolifera ma, grazie ai colpi di spugna normativi dell'ultimo anno, a partire da quello previsto dal recente decreto Sviluppo promosso dal ministro Corrado Passera e in via di approvazione definitiva dal Parlamento, si potrebbero aggiungere almeno altre 70 trivelle. Attualmente, 10.266 km2 di mare italiano sono oggetto di 19 permessi di ricerca petrolifera già rilasciati (gli ultimi du

Soft drink e snack una moda contro la salute

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pubblicato oggi da TEATRO NATURALE   Rischia di diventare un ricordo di pochi il pane di grano duro o di grano tenero, che nutre solo con un filo d’olio, non è da buttare il giorno dopo e dura il tempo di essere rianimato con l’acqua per diventare pancotto o panzanella di Pasquale Di Lena Basta acqua, non importa se di sorgente o di lago; zucchero, non è dato saper se di barbabietola o canna; gas, tanto o poco secondo i gusti, e una buona, fondamentale campagna pubblicitaria, con testimonial credibili, perché tutto diventi un business per le multinazionali delle bevande. Uno straordinario business con profitti elevati che solo il tabacco è riuscito e continua a dare. Il soft drink (le famose bibite analcoliche che invece di togliere la sete la ingigantiscono grazie allo zucchero), che tanto piace e che tanto male arreca con l’obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari, che entrano nell’elenco delle malattie croniche con costi altissimi per la società. Basta un

da ZACC&BELINA

PROTEZIONE Zacc - invito a Formigoni a comparire per spiegare cene, viaggi, vacanze, delibere Bélina – Tu pensa a Vendola che a Formigoni ci pensa comunione e liberazione

BERE VINO FA DAVVERO MALE?

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   di Sebastiano Di Maria Non nascondo che trattando, con quest’articolo, un argomento di stretta attualità e pieno d’insidie, con l’obiettivo di fare un po’ di chiarezza, si corra il rischio di incappare in scivoloni o creare allarmismi, perché tale è lo stato dell’arte, frutto di scontri dialettici, e non solo, tra addetti al settore e responsabili di sanità pubblica, tra estimatori e detrattori, tra fautori e puritani. Sebastiano Di Maria Non parlo di politica, né tantomeno di economia, ma di qualcosa che, nel bene o nel male, a diverso titolo, appassiona e avvicina sempre più gran parte dei consumatori a un mondo nuovo, ricco di mille sfaccettature, che ci riporta, se vogliamo, alle origini e alla riscoperta e/o rivalutazione della terra e dei suoi frutti, fatta di territori straordinari ed esempio di laboriosità e passione. Naturalmente mi riferisco al vino e alla sua ascesa come “status symbol” del bel paese, non tanto quanto protagonista sulle nostre tavole ma
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Pasquale Di Lena informa LO “SQUACQUERONE DI ROMAGNA” È DOP E “L’UVA DI PUGLIA”È IGP Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. 198 del 25.07.2012, due nuovi prodotti registrati per l’Italia, trattasi di un famoso tipico formaggio, lo Squacquerone di Romagna , riconosciuto   DOP, e della dolce e deliziosa Uva di Puglia, che è IGP . L’Italia delle eccellenze porta a 246 i riconoscimenti (154 DOP – 90 IGP – 2 STG) consolidando il suo primato in Europa, 1107 (547 DOP – 523 IGP – 37 STG), davanti alla Francia, 191 (84 DOP – 107 IGP) e alla Spagna, 157 (83 DOP – 71 IGP – 3 STG), che sono le più dirette concorrenti. Con lo Squacquerone di Romagna   DOP   (squaquaròn), formaggio fresco, cremoso, di colore bianco madreperlaceo, prodotto nel territorio delle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna, Bologna e parte di quello di Ferrara, l ’Italia sale a quota 45 nella classe dei formaggi, seconda solo alla Francia a quota 47 e seguita dalla S