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Visualizzazione dei post da febbraio, 2012

“LA PEZZATA DI CAPRACOTTA”, I 50 ANNI DELLA SAGRA TRA LE PRIME VENTI PIÚ FAMOSE IN ITALIA.

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Sono stati festeggiati   sabato con un convegno organizzato dal Comune di Capracotta alla presenza di rappresentanti istituzionali e professionali, produttori e tanti giovani. Il piatto simbolo della transumanza che ogni prima domenica di agosto anima“Prato Gentile”, poco sopra Capracotta, il Comune che, con i suoi 1421 metri s.l.m., guarda dall’alto tutti gli altri comuni del nostro Appennino. Un appuntamento fisso per gli appassionati della cucina e della natura, dei paesaggi mozzafiato che presentano il Molise e l’Abruzzo dirimpettaio, con le Mainarde sullo sfondo. Il nome “pezzata” lascia pensare a una pecora fatta a pezzi e posta in un contenitore di rame per essere cotta con le erbe che caratterizzavano il manto erboso delle antiche autostrade dell’umanità e i campi vicini al suo percorso. C’è da dire che, anche se è vero che la pecora viene ridotta a pezzi, il nome fa riferimento al panno “pezza” che serve per filtrare il brodo di cottura e renderlo privo di pezzi grossolani.

CAPITAN FILE

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LE ECCELLENZE DOP E IGP E IL PRIMATO DEL GUSTO E DELLE BELLEZZE DELL’ITALIA

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Con il riconoscimento della Dop “Vulture”, olio extravergine di oliva, pubblicato il 13 gennaio, e quello della Igp del 22 febbraio, riferito al limone della Calabria “Rocca Imperiale”, il quadro delle eccellenze italiane con denominazione di origine è di 239 (148 Dop, 89 Igp ) più 2 Stg. Si rafforza il primato dell’Italia avanti alla Francia con 83 Dop e 105 Igp e la Spagna con 83 Dop e 70 Igp.   Dopo i 20 riconoscimenti registrati nel 2011, l’Italia rafforza il suo primato che la vede saldamente davanti alla Francia con 188 (83 DOP, 105 IGP), la Spagna con 153 (83 DOP, 70 IGP), il Portogallo con 116 (58 DOP, 58 IGP), la Grecia con 94 (69 DOP e 25 IGP) e la Germania con 81 (29 DOP, 52 IGP), presentandosi con due prodotti del sud, che stanno a testimoniare il recupero delle regioni meridionali dopo il pesante ritardo iniziale. Il quadro dell’Italia per Regioni, vede prima, sul gradino più alto del podio, sempre il Veneto con 35 riconoscimenti (17 DOP e 18 IGP) e, a scalare, l’Em

SALARI E PROFITTI

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Zacc - i sindacati difendono i ladri e i fannulloni. E la Marcegaglia? Bélina – gli approfittatori
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Pane e Cicoria

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da ZACC&BELINA Zacc- altri 20 milioni di euro oltre i 13,5 già accertati Bélina – una margherita dai petali d’oro
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da ZACC&BELINA Zacc – Santuari intoccabili che hanno bloccato l’Italia Bélina - Veltroni

American Obesity

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David Is To Be Returned To Italy ... A bit of cultural news for a welcome change. After a two year loan to the United States , Michelangelo's David is being returned to Italy Belina: mi raccomando Zacc se vai in America portati la maglietta di lana e una bottiglietta del nostro olio Zacc: anche un mazzetto di origano raccolto a Gerione, là dove Annibale 22 secoli fa sostò due anni per poi partire per Canne

DICHIARARE IL 2012 “ANNO SABBATICO PER L’AGRICOLTURA ITALIANA”

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Ho letto con molto interesse, anche se con qualche giorno di ritardo, l’articolo riportato da Teatro naturale del 28 gennaio u.s a firma di Giuseppe Politi, Presidente della Cia, con il titolo “Che fare?”.   Concordo pienamente con il suo ragionamento pacato nel far   capire “i reali motivi delle difficoltà” che vive l’agricoltura italiana e lo trovo molto chiaro e convincente nella individuazione delle soluzioni con le tre priorità indicate. Soluzioni pienamente condivisibili come prima dicevo, ma non sufficienti per provocare quel cambiamento di cui l’agricoltura ha urgente bisogno per sé e per la crisi più generale che, nonostante le pezze dei sacrifici imposti dall’attuale governo, vedono il vestito a rischio di nuovo sfilacciamento. Il ragionamento, soprattutto quando è importante e significativo come quello fatto dal Presidente Politi, ha bisogno di uscire fuori dall’angolo della dialettica e trovare il modo per incidere una realtà che, personalmente, trovo paralizzata dalla pa

POVERI OGM, POVERA MONSANTO

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 In meno di due settimane due notizie che costeranno caro alla Monsanto, la multinazionale americana che, grazie al quasi monopolio dei semi modificati geneticamente, sta a significare OGM. La prima parla dei danni alla salute dei mammiferi, cioè anche di noi esseri umani, provocati dal ben noto mais OGM della Monsanto, diffuso per la sua fama di essere resistente alla siccità. Grossi danni, dicevamo, agli organi dei mammiferi, accertati da una ricerca con i risultati pubblicati sulla rivista International Journal of Biological Sciences, che dovrebbero preoccupare tutti. Sapevamo dei danni (quisquiglie per i fautori, compresi illustri scienziati) degli OGM alla biodiversità, ai contadini e all’economia agricola di territori poveri, ma non ancora eravamo a conoscenza di quelli alla salute. A distanza di qualche giorno la seconda notizia, puntualmente riportata da Greenreport, anch’essa poco edificante per la povera Monsanto: la condanna del tribunale di Lione a risarcire i danni a

IL CREDO DEL MERCATO - Ro Marcenaro

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Tumori: Prevenzione alimentare di Ro Marcenaro

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Il mondo secondo Monsanto

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Candide di Ro Marcenaro

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da ZACC&BELINA

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LA FOGLIA DI FICO Zacc- tatuaggio impressionante della Belen ieri sera a Sanremo Bélina – anche la foglia di fico è sorpassata

"La cucina molisana, come prendere per la gola chi arriva"

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LARINO . Faccio mie le prime righe dell'introduzione a “La cucina italiana – storia di una cultura”, un interessante libro di Alberto Cepatti e Massimo Montanari, Editori Laterza, per parlare della mia terra: il Molise di 136 paesi e piccoli borghi che è anche la regione dei 136 dialetti e delle 136 “cucine e mille ricette”. La cucina molisana - come la grande cucina italiana - spiega il legame profondo (identità) che essa, grazie ai suoi ingredienti, ha con l’origine, il territorio, cioè il luogo che raccoglie storia, cultura, tradizioni, ed esprime, insieme a ambienti e paesaggi, l’agricoltura, l’attività primaria per l’uomo in quanto fonte di cibo. Identità che vale anche per me e per tutti quelli che hanno le loro radici ancorate in questa terra. Il Molise, però, quale terra di passaggio, cerniera tra Centro e Sud Italia, è anche il luogo per eccellenza della transumanza, con i suoi tratturi, tratturelli, bracci, che, a mo di vene, arterie e capillari per un co

ANCHE NOI SULLA TORRE

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Mentre tutti siamo in attesa di aspettare la nuova nevicata dopo l’allarme dei rappresentanti istituzionali, riportato da tutti gli organi di informazione e ripetuto anche con servizi speciali di radio e televisione, noi stiamo qui a riflettere sul coraggio e la vigliaccheria di noi uomini, la ricchezza di valori e la miseria in circolazione. Non nascondiamo la nostra commozione nel momento in cui ci vengono in mente Oliviero Cassini, che da sessanta giorni guarda la città dall’alto della Torre della stazione centrale di Milano, e Stanislao, il giovane che l’altro è andato a fargli compagnia, dopo che Carmine, per ragioni di salute, e Peppe che è sceso per capire in giro le reazioni a questa loro lotta, l’avevano lasciato solo.    Il coraggio di questi eroi moderni (ma gli operai non erano scomparsi!) e il senso alto di civiltà in questa loro lotta in difesa del posto di lavoro, e non solo, anche di questa Italia che TrenItalia ha spezzato in due con la soppressione dei treni   e de

ZACC&BELINA 5 febbraio

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FASTIDI Zacc- Non so se devo parlarti di Rutelli o di Calderoli Bélina - Meglio tacere e vivere in pace lo spettacolo della neve IL SILENZIO È ORO ZACC- alla Scala se parli.. Bélina – ti cacciano
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    L’INCAPACIT Á DI FARE E LA CAPACIT Á DI DIRE L’altro giorno, con la nostra nota “I giorni della merla”, abbiamo sottolineato le esagerazioni dei media sul gelo che stava per arrivare. Un tormentone peggiore del delitto di Avetrana o del disastro della Costa che, a noi venti come a tutti gli italiani, ha stufato. Tutti meno uno, il sindaco di Roma, per la semplice ragione che non aveva dato peso più di tanto a questo tipo di informazione. Anzi, quando ha saputo dalla protezione civile che anche Roma sarebbe stata colpita da una nevicata (a detta sua)   di 3,5   non ci ha posto l’attenzione dovuta, tanto da rassicurare i suoi collaboratori di stare tranquilli. A Roma, come nel resto del centro – sud, la neve ha superato i 3,5 cm. previsti ed è successo il finimondo, con Alemanno che se l’è presa con la protezione civile, la provincia di Roma (di centro sinistra) che non liberava il raccordo anulare ed anche con il Padreterno (non l’ha detto   per non farsi sentire dal Vatican

NEL RISPETTO DELLA TERRA

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  Quello che è successo in questi giorni, un po’ ovunque,   con i blocchi organizzati   dal movimento dei “forconi”, dai produttori agricoli alleati con i camionisti, farà peggiorare la crisi in agricoltura e il rischio è che la situazione   diventi   ancor più drammatica. Non siamo d’accordo con la forma di lotta intrapresa perché la riteniamo perdente per chi la fa. Non è quella che porta a risolvere i problemi, ma solo ad aggravarli ulteriormente con ripercussioni sui singoli protagonisti e sull’intero Paese. Abbiamo visto in essa la disperazione più che la ragione di una strategia che porta a far riflettere della crisi, della sua drammaticità, visto che non trova soluzioni di continuità. Non le trova per la semplice ragione che l’interesse dei padroni del mondo non è risolvere la crisi che hanno creato e stanno manovrando con grande abilità, ma quello di continuare a triturare quel poco di pianeta che è rimasto. Parliamo delle multinazionali che hanno in mano tutto quanto oggi