Terresacre a Montenero di Bisaccia

di Pasquale Di Lena
In poco tempo - la prima bottigliaè stata chiusa solo 6 anni fa - l’azienda Terresacre di Montenero di Bisaccia (Cb) posta su una delle dolci colline di Montebello è già nota al mondo dei cultori del vino per i primi importanti riconoscimenti e la citazione sulle più diffuse guide dei vini italiani
La sera del 14 novembre l’incontro, il primo, con Terresacre la cantina di Montenero di Bisaccia (Cb) posta su una delle dolci colline di Montebello, il territorio che il nome esprime magnificamente, con la sua posizione di fronte al mare, poco sopra la stretta piana che un tempo vedeva il passaggio dei pastori lungo il Regio Tratturo, L’Aquila-Foggia.

Di proprietà della società agricola il Quadrifoglio, di Anna Rosa Grifone, questa azienda, grazie alla regia di Alfredo Palladino, che ha passione e determinazione, ha dimostrato di essere partita con le idee molto chiare: una bella moderna struttura; ricerca di professionalità e costruzione di una squadra all’altezza della domanda di qualità del mercato; nomi accattivanti, semplici, ma non banali; immagine e voglia di comunicare. Fattori determinanti, come si sa, per avere successo.



In poco tempo - la prima bottiglia tappata appena sei anni fa - l’azienda Terresacre è già nota al mondo dei cultori del vino per i primi importanti riconoscimenti e la citazione sulle più diffuse guide dei vini italiani. Con il suo “Rispetto Experientia Manet” Molise rosso Doc 2007 è nella “Top Hundred”, cioè, secondo la guida “Golosaria” 2012, tra i cento migliori vini italiani.

Una realtà che va ad arricchire il patrimonio di 25 aziende vitivinicole che il Molise esprime con più di una peculiarità, non solo di nuove vigne e di nuove aziende, la gran parte delle quali nate nel corso di questo primo decennio del terzo millennio, ma in mano a giovani, in particolare donne che hanno dimostrato, anche in questa piccola regione, di essere un valore aggiunto per il vino.

L’occasione di questo nostro incontro è stata la presentazione ufficiale, in un clima di grande ospitalità, dell’azienda, e, la degustazione, in perfetto abbinamento con assaggini succulenti di una cucina interessante, di tre dei suoi nove vini prodotti.

“Oravera”, Falanghina del Molise Doc 2010, ha avuto un passaggio di 8 mesi in barrique e, come tale, si presenta aromatica, elegante, caratteristica, piacevole al palato, di buona acidità che la rende adatta a quel boccone di bontà proprio di questi luoghi, la “ventricina”, l’insaccato che a noi è piaciuto definire, anni fa, “il salume che si scava e non si taglia”.

Il vino Tintilia del Molise Doc 2008, a ben rappresentare il ruolo di testimone assunto da questo grande vino dell’unico vitigno autoctono del Molise, ora, dopo il suo riconoscimento di vino doc alla fine della primavera di quest’anno, tutto e solo molisano. Una Tintilia dal bel colore rosso rubino, dal tipico profumo di frutta matura con note di frutti di sottobosco, gusto pieno di eleganti tannini, persistente in bocca, di buona struttura. Un insieme di caratteri che la rendono sposa di piatti importanti come i primi a base di sughi impegnativi, carni rosse e formaggi stagionati.

E, nel rispetto dell’ordine dato dall’annata, il premiato “Rispetto Experienza Manet” Doc Molise rosso 2007, tutto a base di uve “Montepulciano”, un vino di grande rispetto appunto, importante, che premia la buona tavola e il palato esigente, e, che rispecchia l’anima del suo autore, l’enologo Goffredo Agostini, che abbiamo avuto modo di conoscere anni fa all’inizio del suo percorso di bravissimo autore di vini.

Una gamma di vini ricavati da vigne sparse, per 40 ettari di superficie, tutte intorno alla cantina, dove sono preminenti i vitigni “Montepulciano”, “Sangiovese”, “Trebbiano”, “Merlot” e, appunto, “Falanghina”, diffusi da tempo in questa parte del Molise che apre all’Abruzzo, la patria per eccellenza del “Montepulciano”, il vino che dà la denominazione di origine controllata più grande dell’Europa.

Una presentazione che ha dato l’avvio ad una serie di incontri, tutti nel Molise, a testimoniare quelle idee chiare di cui parlavamo all’inizio, fondamentali per il marketing, con la prima e più importante promozione rappresentata da quella che viene fatta con i familiari ed i vicini di casa, prima di avventurarsi alla ricerca di mercati lontani.

Una interessante realtà anche per le ricche possibilità di ospitalità, con un albergo e annesso ristorante di specialità locali, in particolare la già citata e mitica ventricina.

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