MORIA DELLE API, CHIAMATA URGENTE DA TUTTA L'EUROPA




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Postiamo questo articolo riportato da un settimanale on line per continuare il nostro discorso sui rischi che vive la natura per colpa della voracità dell’uomo, soprattutto delle multinazionali che non hanno il senso del limite e credono di essere padroni di questo pianeta. Non c’è da perdere tempo a trovare le ragioni della crisi che il mondo subisce per colpa di questi nuovi potenti affamati padroni, che, in mancanza dei partiti e della politica da essi presi in ostaggio da tempo, nessuno riesce a contrastare. Pensiamo al tecnico Clini, oggi nuovo Ministro dell’Ambiente, che ha mostrato subito il suo filo diretto con quanti vogliono il nucleare e imporre all’Italia ed all’Europa gli Ogm, cioè gli organismi geneticamente modificati. Bisogna solo dirgli bravo per la sincerità con cui si è presentato mostrando di non essere un politico ma un tecnico, a nostro parere, messo nel posto sbagliato. Peccato!
Tornando alle Api ed all’allarme lanciato da tempo, ricordiamo che esse sono le vittime di un sistema produttivo imposto, con la complicità di tecnici informatori e ricercatori, dalle multi nazioni dei concimi e degli antiparassitari e, nel caso delle scelte dl Parlamento europeo, delle case farmaceutiche. Prima inquinano e ammalano e poi trovano ulteriori profitti con i rimedi che, spesso, diventano palliativi.
Un dato è certo ed è quello che ha affermato con forza il premio Nobel Einstein: la scomparsa delle api porta alla fine del mondo nell’arco di cinque anni. Come dire che senza le api non c’è vita e questo non lo dobbiamo mai dimenticare.

Il Parlamento europeo ha votato una risoluzione non-legislativa per invitare l'Ue a coordinare gli sforzi dei Paesi membri e aumentare gli investimenti dedicati al benessere delle api
Benessere delle api: votata una risoluzione europea L'aumento della mortalità delle api potrebbe avere un impatto molto serio sulla produzione di cibo in Europa e sulla stabilità ambientale, visto che la maggior parte delle piante viene impollinata proprio dalle api. L'avvertimento viene dal Parlamento europeo, che martedì ha votato una risoluzione in cui si chiede all'Ue di aumentare gli investimenti nella ricerca di nuove medicine e di coordinare i suoi sforzi per proteggere quella che rischia di diventare rapidamente una specie in via d'estinzione.
"L'impollinazione può essere preservata soltanto con un'azione comune di tutti gli Stati membri" ha dichiarato Csaba Sándor Tabajdi, autore della risoluzione, approvata con 534 voti a favore, 16 contrari e 92 astensioni.
Per ottenere informazioni più accurate sui problemi di salute delle api e consentire comparazioni migliori il Parlamento chiede la costituzione di sistemi di sorveglianza nazionali e l'armonizzazione degli standard sviluppati a livello europeo per la raccolta dei dati.
Secondo la risoluzione, gli Stati europei dovrebbero unire sia le loro ricerche sulla prevenzione, che gli sforzi di controllo e condividere le loro scoperte tra laboratori, apicoltori, agricoltori e le industrie in modo tale da evitare sovrapposizioni. Anche il livello dei finanziamenti alla ricerca nell'Ue dovrebbe essere innalzato così come dovrebbe esserlo il sostegno ai laboratori diagnostici e alle prove sul campo a livello nazionale.
Migliore accesso a nuove medicine
Le regole per autorizzare e rendere disponibili prodotti veterinari destinati alle api da miele dovrebbero essere rese più flessibili e le compagnie farmaceutiche dovrebbero ricevere incentivi per svilupparne di nuovi per combattere l'acaro Varroa, parassita e principale agente patogeno, responsabile di circa il 10% delle perdite annuali. Allo stesso tempo, si dovrebbe evitare un utilizzo eccessivo di antibiotici a causa del loro impatto sulla qualità dei prodotti apistici e della crescente resistenza agli stessi.
Aumentare il controllo sulle malattie
Un altro fattore che sta mettendo in pericolo la salute delle api è la "presenza di agenti tossici, come certi agrofarmaci, nell'ambiente". Secondo il Parlamento dovrebbero essere sostenuti programmi speciali di formazione indirizzati agli allevatori per metterli a conoscenza degli effetti di questi prodotti e sulla possibilità di utilizzare invece altre tecniche di protezione delle piante che non hanno alcun impatto negativo sulle api. Tutto ciò, unitamente a programmi sulla prevenzione e sul controllo delle malattie indirizzati ad apicoltori e veterinari.
Il Parlamento chiede anche alla Commissione di svolgere ricerche obiettive sui possibili effetti negativi delle coltivazioni Ogm sulla salute delle api da miele.
Monitorare le importazioni
La Commissione europea dovrebbe monitorare lo sviluppo della salute degli animali in Paesi terzi, richiedendo gli stessi requisiti restrittivi sulla salute degli animali e mettere in atto un sistema per monitorare i prodotti importati in modo tale da evitare di introdurre nel proprio mercato le malattie esotiche delle api, chiedono i deputati.
L'importanza delle api
I numeri del settore parlano chiaro: si stima che l'84% delle specie di piante e del 76% della produzione di cibo in Europa dipenda dall'impollinazione fatta dalle api. Il settore dell'apicoltura è fonte di reddito, direttamente o indirettamente, per più di 600mila cittadini europei.
La Fai - Federazione apicoltori italiani stima invece che la sola impollinazione alle coltivazioni di interesse alimentare sviluppa incrementi produttivi che in Italia valgono 1,5 miliardi di euro l'anno e in Europa 14,2 miliardi. Ma l'impollinazione incrementa il valore produttivo anche delle colture da pascolo, della produzione sementiera e di fiori ornamentali.
Accoglienza favorevole dalla Fai
"Un solido pilastro sul quale costruire efficaci azioni di incremento della produzione agricola nazionale e comunitaria". Così il presidente della Fai - Federazione apicoltori italiani, Raffaele Cirone, ha commentato il pronunciamento del Parlamento europeo.

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