Ave dieta mediterranea, tu sia la benvenuta

Patrimonio del nostro Sud ieri, patrimonio dell’umanità oggi, ormai è storia nota: l’Unesco ha riconosciuto i meriti di una identità alimentare che ha lasciato segni profondi nell’universo mondo.
Il resoconto di Pasquale Di Lena



L'Unesco ha definitivamente proclamato la Dieta mediterranea quale Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità e ha inserito questo bene nella prestigiosa lista del patrimonio dell’umanità dell’Unesco, che vede, ad oggi, 166 riconoscimenti per 132 Paesi, di cui tre italiani, “la Dieta Mediterranea” che va ad aggiungersi all’”Opera dei pupi siciliani” ed al “Canto a tenore sardo”.

C’è da dire che la Dieta Mediterranea rappresenta il primo riconoscimento al mondo di una pratica alimentare, e, mentre, si applaude questo straordinario successo, il Ministero sta preparando altre due candidature per il prossimo anno. Altri due patrimoni importanti come l’”Arte della Pizza Napoletana” e “la Coltivazione ad Alberello dello Zibibbo di Pantelleria”.

Un risultato importante dal grande significato culturale, quello del riconoscimento avvenuto in Kenya, a Nairobi, dove era riunito il Comitato Intergovernativo della Convenzione sul Patrimonio immateriale dell’Unesco, che premia la nostra tradizione alimentare e lo stretto rapporto che il cibo ha con il territorio, la fonte, l’origine delle nostre eccellenze Dop e Igp che, non a caso, ci vedono primeggiare in Europa e nel mondo.

Soprattutto con i prodotti più rappresentativi della “Dieta”, come olio di oliva, vino, frutta, pomodoro, verdura e pasta, che lo scienziato americano Ancel Keys, vissuto per oltre vent’anni in Italia, nel territorio, oggi meraviglioso parco, del Cilento, ha avuto di studiare e rendere protagonisti del nuovo prezioso riconoscimento. Il Cilento, la terra di Vassallo, il sindaco di Pollica, ucciso poco tempo fa dalla criminalità organizzata, che a questo riconoscimento ha dedicato molto del suo impegno di amministratore.

Grande la soddisfazione del nostro Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Giancarlo Galan, che a questo risultato ha dedicato molto del suo impegno unitamente a quello dei suoi bravi collaboratori. “Il risultato sperato è arrivato – ha detto il Ministro – e la proclamazione quale stile di vita sostenibile basato su tradizioni alimentari e su valori culturali secolari , rappresenta una svolta epocale nel processo di valorizzazione di usi e costumi legati alle diete alimentari dei vari popoli”

Alla notizia di questo riconoscimento anche il Presidente della Fidal, Franco Arese, a Roma per la riunione del Consiglio di amministrazione della Federazione di Atletica, ha voluto esprimere la sua grande soddisfazione per questo significativo risultato, dopo il successo, ottenuto a New York dalla sua “Maratona del gusto e delle Bellezze d’Italia”, in occasione del grande evento sportivo e mediatico qual è la Maratona della grande città americana.

“Un importante risultato – ha sottolineato Arese,già campione di mezzofondo – che aspettavamo e che ci rende particolarmente orgogliosi per aver colto, con il progetto “Maratona” di Casa Italia Atletica, tutta l’importanza delle nostre eccellenze agroalimentari, che abbiamo definito “primati”, in un rapporto stretto sport e alimentazione, con il territorio che è l’espressione di queste due fondamentali culture. Una vetrina itinerante, la iniziativa di Casa Italia Atletica, che in questi anni ha svolto un ruolo importante nel campo della comunicazione dei primati Dop e Igp della nostra agricoltura e dei nostri vini a D.O. e dei territori vocati a queste produzioni.

Siamo grati al Ministro Galan ed alla sua squadra – ha continuato il presidente Arese - dell’importante successo ottenuto con il riconoscimento della Dieta Mediterranea, utile per affermare il nostro stile di vita, il nostro patrimonio culturale e quello legato alle tradizioni, soprattutto culinarie, il valore della sobrietà, che serve ai giovani per raggiungere e vivere la soddisfazione dei risultati. Il nostro impegno nella comunicazione e promozione della corretta e sana alimentazione e nella valorizzazione dei territori di origine delle nostre eccellenze, insieme al Mipaaf, alle Regioni ed alle Provincie, all’Enit ed all’Ice, alla Confederazione Italiana Agricoltori e, prossimamente, la Confcooperative, troverà nel riconoscimento ottenuto in questi giorni a Nairobi, un valido sostegno e un ulteriore stimolo nella promozione del Paese”

Un riconoscimento, diciamo noi, da considerare una straordinaria opportunità per affermare i nostri prodotti e la nostra cucina e per dare forza e programmazione alla strategia di marketing, in modo da far vivere ai nostri prodotti crescenti successi sulla scia dei positivi risultati rilevati in questi ultimi mesi.

di Pasquale Di Lena
20 Novembre 2010 Teatro Naturale n. 41 Anno 8

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