Comunicare è fondamentale

È questo il messaggio lanciato dal direttore di Teatro Naturale, l’oleologo “Luigi Caricato, con la sua lectio magistralis tenuta nella sede dell’Accademia Nazionale dell’olivo e dell’olio nella sua veste di Accademico.“Comunicare è fondamentale – così ha iniziato la sua lectio magistralis, Luigi Caricato - soprattutto in una società globale che offre un fitto intreccio di relazioni e vive ritmi velocissimi e incalzanti e, come tali, mutamenti profondi e continui per guidarli e non per rimanere schiacciati.A fare la differenza, in un mondo che dispone di tanti mezzi e di una quantità enorme di informazioni disponibile, sono i tempi e i modi del comunicare. Per questo Internet è stata determinante, dimostrando di essere una straordinaria rivoluzione che ha avuto il merito di superare muri e ostacoli di ogni tipo nel segno della libertà di espressione”. “Fondamentale – ha proseguito - è mostrare un ruolo attivo nel processo comunicativo e dare contenuti certi e chiari, ciò che fa capire che la comunicazione richiede un alto grado di professionalità, sia per ciò che riguarda la forma che i contenuti, soprattutto la capacità di leggere e interpretare le istanze della società, in modo da dare risposte adeguate e tempestive alle attese.Dopo queste premesse quanto mai necessarie e utili, il grande esperto di olio, l’oleologo, come piace definirsi Luigi Caricato, è entrato nel merito di un comparto che segna profondi limiti nel campo della comunicazione e per più di una ragione: la scarsa sensibilità e attenzione di un mondo, quello dell’olio, che, per la verità, è caratterizzato da una miriade di piccole aziende produttrici, ma non è che le grandi industrie di trasformazione e gli stessi professionisti del comparto si sono mostrati più decisi; la mancanza di un progetto di comunicazione che è mancato fino ad ora; il ritardo culturale che non tocca solo il mondo agricolo. Limiti che non hanno aiutato l’olio extravergine di oliva a vivere i successi che merita sui mercati. Per rimarcare questi ritardi culturali, l’Accademico Luigi Caricato, ha ricordato la storia della rivista “La Riviera Ligure” del 1895, primo house organ in Europa dei figli di chi ha inventato l’Olio Sasso e reso grande questo prodotto.“Per essere più incisivi - ha detto con forza, prima di avviarsi alla conclusione, Caricato - è necessario cambiare il linguaggio, ma anche i contenuti del messaggio, l’approccio con il prodotto e lo stile della comunicazione…….che, quando è efficace, è fatta di capacità inventiva e deve puntare a sedurre e convincere…. evitando di insistere ancora con linguaggi desueti e poco convincenti..”.Ha chiuso il suo intervento con un invito a inventarsi qualcosa di nuovo e di importante, sapendo che “la comunicazione premia d’altronde chi è più consapevole dei linguaggi, più motivato e pronto a cogliere le opportunità”. Per dare un significato al suo invito a inventarsi qualcosa di nuovo, Caricato, ha riportato l’esempio de “l’Olivoteca d’Italia”, il progetto che Pasquale Di Lena, l’ideatore de “la Maratona del Gusto e delle Bellezze d’Italia”, ha messo nelle mani della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA), nuovo partner della Fidal Servizi per le attività di Casa Italia Atletica. Un progetto pronto per essere presentato alle istituzioni ed al mondo della produzione per la sua realizzazione nella regione olivicola che meglio ha presentato la sua candidatura, nel segno della comunicazione di una realtà frammentata che “l’Olivoteca” riporta ad unità, al pari de “la Maratona del gusto” per le nostre eccellenze agroalimentari, le bellezze e i valori storici e culturali dei territori che queste eccellenze mettono a disposizione dei visitatori che cercano la qualità.

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