Da Trieste a Spoleto, continua il successo dell’olio molisano

Al più importante appuntamento annuale della selezione dell’olio, l’Ercole Olivario di Spoleto, il Molise si presenta alla finale con ben 5 aziende olivicole, tre dop della Provincia di Campobasso due oli extravergini della Provincia di Isernia.Dopo il successo della scorsa settimana, grazie all’impegno delle Amministrazioni provinciali di Campobasso e Isernia, che hanno volutoessere a Trieste a “Olio capitale” con ben 24 aziende finaliste del 6° Premio “Goccia d’Oro”, che l’Arsiam organizza ogni anno a dicembre a Larino, arriva la notizia delle 5 aziende finaliste all’Ercole Olivario, giunto alla 18ª edizione, sicuramente il più prestigioso dei concorsi in circolazione.,Per quanto riguarda gli oli Dop, cioè quelli a Denominazione di Origine Protetta, sono tutt’e tre della Provincia di Campobasso ( Azienda Marina Colonna di S. Martino in Pensilis; l’Oleificio di Bruno Mottillo di Larino e A.pro.pol, con il suo centro di imbottigliamento nella capitale frentana), mentre i due extravergini di oliva non Dop, sono entrambe della Provincia di Iser nia ( Soc. coop. La Sorgente di Poggio Sannita la patria dell’Olivetta nera, una varietà autoctona del Molise e l’Oleificio Pallotto Sergio di Bagnoli sul Trigno). Un quadro che ben rappresenta il ruolo che l’olio ha, precisamente quello di essere il testimone principe del territorio molisano e fonte importante, con le sue 18 varietà autoctone di olivo, della sua l’agricoltura, del suo ambiente e del suo paesaggio. Ben 5 oli su 103 finalisti, di cui 49 dop e 54 extravergine, di una selezione di 260 oli di altrettante aziende di 17 regioni italiane, a dimostrare la centralità del Molise nel campo dell’olivicoltura nazionale, in particolare per ciò che riguarda la qualità. Il 18 di questo mese la presentazione a Roma dei risultati con il nostro personale applauso ai nostri produttori e trasformatori che, a Trieste come a Spoleto, portano in alto l’immagine del Molise e aprono nuove strade all’olio molisano, grazie all’impegno dei produttori e delle istituzione che hanno capito qual è la strada da percorrere per vincere sui mercati.p.di.lena@alice.it

Commenti

Post popolari in questo blog

Nel 2017 il mondo ha perso un’area di foreste grande quanto l’Italia. L’indagine di Global forest watch

Un pericoloso salto all'indietro dell'agricoltura

La tavola di San Giuseppe