IL CONSIGLIO DISCUTE DELL’OSPEDALE E GIARDINO DICE CHE E’ SOLO UNA PERDITA DI TEMPO. INTERVISTA A PASQUALE DI LENA



Dopo il consiglio comunale monotematico sulla sanità del 2 marzo scorso, con all’ordine del giorno l’approvazione del documento approvato in commissione sanità, che ha visto un vivace confronto e momenti di scontro politico tra maggioranza e opposizione, abbiamo posto alcune domande al consigliere comunale Pasquale Di Lena che, insieme ai consiglieri Puchetti e Di Bello, ha ritenuto di votare contro il documento preparato dalla commissione.

Qual’è la ragione del No di ieri sera al documento licenziato al’unanimità dalla commissione?
C’è una notizia che riporta una interessante dichiarazione del Presidente Iorio, nonché commissario della sanità molisana, commentata positivamente sulla stampa locale dall’assessore alla sanità e vicesindaco del comune di Larino, Giovanni Quici, e il sindaco e la sua maggioranza pensano ad approvare un documento della commissione superato dai fatti.
Nonostante l’incalzare dei rappresentanti delle forze di opposizione il sindaco, il vicesindaco e la maggioranza si sono accontentati, insieme ai due rappresentanti che hanno partecipato ai lavori della commissione, di approvare un documento che aveva un significato fino a tre mesi fa, ma non più oggi. Già un mese fa ho scritto che non era più il tempo dei documenti, ma dei fatti.

Intende riferirsi al 7 gennaio, quando, su espressa richiesta delle opposizioni si è svolto il consiglio monotematico?
Sì. La verità è che senza le quattro richieste dell’opposizione di consigli monotematici sulla questione ospedale, la maggioranza non avrebbe avuto alcuna necessità di perdere tempo a discutere di ospedale ma di fare andare avanti le cose (sono passati 22 mesi) e di porre attenzione alla situazione in fieri (come l’ha definita il sindaco) convinto com’è che, basta avere la pazienza di aspettare e tutto finirà positivamente per il bene di Larino e del suo ospedale.

Il vicesindaco si è raccomandato di non parlare male dell’ospedale di Larino
Infatti, secondo l’uomo del fare, sbaglia chi denuncia la perdita di ruolo e di prestigio dell’ospedale di Larino e la caduta del 17% del reparto di oculistica, quello che ha sempre rappresentato il fiore all’occhiello del “Vietri”.
Fare questo, secondo il vicesindaco, è parlare male dell’ospedale di Larino e questo non va bene, anche perché, secondo lui e la maggioranza, le cose vanno bene.

Perché l’invito al vicesindaco a ridare indietro la delega di assessore alla sanità?
Per la semplice ragione che non ha fatto niente per salvare la situazione, se non quella di dire sempre sì al governo regionale e, insieme al sindaco, lavorare per tramutare la ribellione in rassegnazione di fronte alla disastrosa situazione, in modo da non disturbare il manovratore.
Ha dichiarato però che sarà pronto a dimettersi quando l’ospedale chiuderà, come dire che a lui sta bene la trasformazione dell’ospedale, lenta ma costante, in poliambulatorio.

E comunque, della dichiarazione di Iorio non ne hanno parlato.
Era una ragione valida per mettere il consiglio nelle condizioni di approvare un documento utile a porre spiegazioni al commissario Iorio, essenziali per capire la fattibilità del suo progetto e togliere così anche il sospetto di una proposta che serve solo alla campagna elettorale di Di Brino o Di Giandomenico, vista la necessità del centro destra di cambiare il governo di Termoli e renderlo funzionali agli obiettivi di un Basso Molise pattumiera.
Un’occasione, anche, per invitarlo a un confronto con la città di Larino, visto che in tre mesi non è riuscito a rispondere agli inviti del sindaco di Larino.
Se il sindaco è contento di essere trattato in questo modo io non posso che essere offeso, visto che ne va di mezzo la dignità di Larino.

Il presidente della commissione ha reagito duramente al voto contrario tuo e degli altri due consiglieri
Lo capisco sapendo che gli è costato fatica fare il presidente di commissione e sentirsi impegnato in questi tre mesi per licenziare un documento già scritto e approvato più di un anno fa dalla maggioranza.
Per quanto riguarda questo suo impegno tutta la mia solidarietà, ma il significato politico è un altro, quello di uscire dallo stallo e di cogliere a volo una situazione per incalzare chi ha il potere delle decisioni partendo dalle sue dichiarazioni, ripeto, per me importanti e, come tali, oggetto di una profonda discussione, per poter licenziare un altro documento e mettere Iorio e la maggioranza del comune di Larino nelle condizioni di operare alla luce del sole ed avere in cambio, così, la risposta dei cittadini nel momento in cui sono coinvolti e resi protagonisti con la partecipazione.

Vi ha accusato anche di essere i colpevoli della situazione in cui versa l’ospedale di Larino
Non è la prima volta che qualcuno prova a scaricare le proprie colpe e inadempienze su chi fa solo il suo dovere di oppositore, che è quello di vigilare e denunciare le cose che non vanno e, per quanto mi riguarda e riguarda Larino viva, anche quello di avanzare proposte da porre all’attenzione dei cittadini e del consiglio comunale.
Il richiamo all’unità solo quando fa comodo non solo è troppo facile, ma puzza di demagogia.
L’unità è un valore importante che ha la forza di fare andare avanti processi virtuosi quando c’è una progettualità. Diversamente è solamente aria fritta che serve per distrarre l’attenzione e far perdere ogni occasione tesa a cambiare la situazione.

Redazione Larino Viva, 3 marzo 2010

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