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Visualizzazione dei post da gennaio, 2010

OLIVI SECOLARI, L’INCONTRO CON I “PATRIARCHI” DI PORTOCANNONE

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Pasquale Di Lena informa Per avviare nel migliore dei modi l’idea, “gli olivi secolari”, che il mio amico Pasquale Gianquitto ha voluto mettere nel salvadanaio de “Il Gusto delle idee”, dopo il successo del progetto “adotta una fontana”, ieri mi sono recato, proprio in compagnia di Pasquale, a incontrare quei “patriarchi”, come li chiamano in Puglia, sparsi intorno all’abitato del comune di Portocannone. Il comune che saluta gli ospiti con uno stupendo murales dedicato ai suoi olivi. Patriarchi di 700/800 anni e più, che danno il senso del perché l’olivo è per tutti, nel corso dei suoi ottomila anni vissuti da testimone, “l’albero della vita” , come diceva Columella (Olea prima omnium arborum est), cioè di tutti gli alberi il più importante Con Pasquale ne abbiamo contati più di una decina ultrasecolari e sei, se non sette, di 700/800 anni, ben portati, con il tronco possente e i nodosi rami, di varietà diverse, con alcuni che riprendono “la Gentile di Larino”, la varietà autoctona più

FOLLIA

Le notizie di questi ultimi giorni sono all’insegna della totale follia per un Paese, l’Italia, oramai in balia delle onde, che noi venti cerchiamo di rendere meno alte possibili, per non farla naufragare. Ci è voluto Annozero, la trasmissione di Santoro per sentire di nuovo parlare degli operai e vedere che esistono ancora. Esistono e come! Sono sui tetti dei capannoni, davanti ai cancelli, nelle strade e nelle piazze a mettere in luce le condizioni di abbandono a causa delle scelte dei padroni, tornati ad essere anche i padroni della politica in tutti i paesi che si danno l’aria di essere sviluppati, nonostante la crescente povertà che richiama quella dei paesi definiti arretrati. La sola differenza è che nei primi aumenta la povertà e le famiglie si sostituiscono allo stato sociale, per dividere le pensioni delle madri e dei padri di chi resta senza lavoro, mentre, nei secondi, aumentano quelli che muoiono di fame. Santoro, l’altra sera, ha provato ad aprire il capitolo multinaziona

RAGLI&BELATI

di Zacc e Bélina MENO Zacc – il vero razzista è lui. “Meno immigrati, meno crimini” Bélina – meno Berlusconi, meno casini LEZIONE Zacc- L’ha detto Bill Gate che di soldi se ne intende “spende più per i capelli che per i poveri”. Belina – e non solo.

RAGLI&BELATI

di Zacc e Bélina L’ACQUA Zacc- Ora Casini apre al Pdl Bélina- ha paura di rimanere con l’arsura senz’acqua

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di Zacc e Bélina LA BRUNETTA DEI POVERI Zacc- torna sui bamboccioni Bélinna- per non essere calpestato CLONATI Zacc – Gasparri prima offende e poi si scusa con il giornalista di Ballarò Bélina – ha pensato di essere il capo

IN AZIONE CONTRO LE BUFALE NUCLEARI DI ENEL

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Ciao pasquale,era ancora buio quando questa mattina i nostri climber sono saliti sul “Colosseo Quadrato” di Roma. Alle 8.30 hanno srotolato il banner di 300 metri quadri con la scritta “Stop alla follia nucleare, Stop Nuclear Madness". È un messaggio indirizzato alle imprese italiane riunite proprio di fronte nel palazzo di Confindustria, dove Enel ha presentato il nucleare come un ottimo investimento. Il nucleare è un affare francese. Non certo per la nostra economia! Enel cerca di imbonire le imprese italiane promettendo che il 70% degli investimenti per la costruzione di quattro reattori nucleari EPR sarà nella parte non nucleare (dunque non coperta da brevetti francesi) per un controvalore di circa 12 miliardi di euro. Secondo l’azienda elettrica francese EDF - alleata di Enel nel riportare il nucleare in Italia - risulta, invece, che gli investimenti nelle parti non convenzionali degli impianti EPR, ovvero le uniche che potrebbero riguardare le imprese italiane, non superano

NUOVE ADESIONI A "IL GUSTO DELLE IDEE"

Sono ripresi gli incontri de "il Gusto delle Idee", l'iniziativa lanciata da Larino viva, che da ora in poi vive di vita propria, per riempire di programmazione e di creatività le azioni che servono a dare prospettive e un futuro all'antica capitale dei Frentani.Dopo il successo del calendario "Fonti e Fontane di Larino" realizzato per sostenere il progetto "adotta una fontana" che si vuole far partire in primavera, si pensa a nuove iniziative riferite agli olivi secolari. Ma non solo, anche al racconto, attraverso documenti autentici, di una straordinaria storia, fatta di luci e ombre, che ha accompagnato il percorso di quasi un secolo dei Battista a Larino, a cavallo del ‘900, con le intense attività nel campo dell'agroindustria alimentare. Un'attività che oggi torna di grande attualità dopo il fallimento di una politica basato tutta sulla industrializzazione e sullo sperpero del territorio, il consumismo e lo spreco ingente di risorse ch

RAGLI&BELATI

di Zacc e Bélina Zacc – Dobbiamo essere soddisfatti - ha proseguito il premier - di essere riusciti a non mettere nuove tasse, a non mettere, come si dice, le mani nelle tasche degli italiani Bélina – spogliàti di tutto a che servirebbe?

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di Zacc e Bélina IL PROBLEMA Zacc - Bossi si è posto una domanda “Come fa la Lega a governare con chi tutti i giorni la pensa in maniera diversa?". Bélina – basta fissare con Prodi qualche ora di ripetizione.

RAGLI&BELATI

di Zacc e Bélina IL PROBLEMA Zacc - Bossi si è posto una domanda “Come fa la Lega a governare con chi tutti i giorni la pensa in maniera diversa?". Bélina – basta fissare con Prodi qualche ora di ripetizione.
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SIAMO UOMINI O CAPORALI

C’è chi pensa di poter afferrare il vento, non importa se Bora, Scirocco o Grecale, non sapendo che il vento, proprio perché vento, si lascia afferrare solo da chi sa che non lo può afferrare. Gli altri lo possono solo contrastare. Per esempio, chi confonde il vento – e lo offende – con “sigle e siglette”, non riuscirà mai, pur volendo, a possederlo, anche per un solo momento, in qualunque direzione esso soffi. Non è possibile per la ragione che non riesce, per principio, a capire il vento. Per lui il vento, sia esso freddo o caldo, è solo un rompimento di palle, proprio perché non ne capisce la funzione. Quando abbiamo sentito, la prima volta, dire a Totò “siamo uomini o caporali?” anche noi venti ci siamo messi a ridere a dimostrazione che non ne avevamo capito il significato. Ci è voluto tempo per capire che il geniale attore napoletano, non era poi più di tanto assillato dalla domanda, ma dal fatto che per lui gli uni rappresentavano una categoria e gli altri la categoria opposta

I VERI VIRUS SONO LE MULTINAZIONALI

Noi che abbiamo la fortuna di girare, spesso passando inosservati con la gente distratta, chi a pensare problemi seri chi, invece, cazzate, veniamo spesso a sapere come vanno le cose quando c’è un eccesso di comunicazione, quella che serve a creare panico, comunque preoccupazioni tra la gente, soprattutto la povera gente. Noi ve l’avevamo detto che la criminalizzazione del maiale, sicuramente l’animale più prezioso, era tutta opera delle multinazionali che avevano già pronto il vaccino (?) da distribuire, con la complicità di governanti e scienziati, al mondo intero dopo averlo ben bene impaurito con le notizie pagate ai giornali ed alle televisioni. E’ l’arte della persuasione, un tempo dei magliari napoletani che la usavano per vestire, comunque per un giorno, le persone, fatta propria dalle multinazionali, per inquinare di ogm la nostra biodiversità; sviluppare pandemie; dichiarare guerre e altre schifezze varie con la bontà dei soldi che hanno il potere di convincere chiunque in u

RAGLI&BELATI

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di Zacc e Bélina RISVEGLIO DELL’AGRICOLTURA Zacc – chissà chi ha interesse a far circolare falsi documenti su Di Pietro che vogliono dimostrare che è stato agente della Cia Bélina - la Coldiretti

GRAZIE MUKUL

Zacc – finalmente una bella notizia. A New York, Mukul, tassista bengalese fa oltre 300 chilometri per restituire 14.500 euro a una pensionata italiana Bélina- per Tremonti e il suo Governo i chilometri da fare sarebbe troppi.

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di Zacc e Bélina GIRAMIENDO Zacc-il sottosegretario Caliendo ha detto che sono obbligati a bloccare i processi Bélina- cuando caliendo el sol…..es siempre un giramiendo de coglion

Ospedale di Larino, finalmente la parola al consiglio comunale

LA NOTA - 2010-01-12 14:57:09 La dice lunga il silenzio che ha avvolto la seduta del Consiglio comunale di Larino del 7 gennaio scorso, convocato, per la quarta volta, dalle forze di opposizione per parlare della questione dell’ospedale, dopo l’ultimo tentativo di limitare le azioni e il prestigio del laboratorio di analisi e la continuità di azione della maggioranza di non disturbare Michele Iorio e quanti, con lui, da tempo lavorano per la morte lenta del nostro ospedale. Un consiglio animato, ricco di importanti spunti politici, che ha visto il sindaco Giardino interrompere continuamente il primo firmatario della ennesima richiesta di consiglio monotematico, il capogruppo di Larino viva, Giampiero Cataffo, che, nel ripercorrere le tappe che hanno portato a privare il nostro ospedale di reparti e di personale e, fino all’ultimo, la messa in discussione del Laboratorio di analisi, ha, con documenti alla mano dimostrato tutt'i limiti di una maggioranza incapace di difendere questo

PARADISO

Bisogna farsi una ragione e sapere che i venti non sono accettati, soprattutto da chi non ne capisce il significato e la utilità. La voglia di correre e di cambiare; spazzare via tutto ciò che non serve (soprattutto la polvere) o è vicino alla fine; scuotere le persone che tendono ad assopirsi e, così, infastidire, rappresentano il significato. Se questo è il significato, la sua utilità, come non tutti, purtroppo, sanno, è nella loro capacità di stimolare la riproduzione delle piante note come “anemofile” e, così, dare nuova vita a chi della vita ha bisogno e la vive, con i sogni e le idee, nel rispetto degli altri, senza alcuna strumentalizzazione. I venti sono versi di quella stupenda poesia che è la natura. Ieri non eravamo dalle parti di Larino, sostituiti dalla nostra amica “maiellèse”, il vento che viene da ovest e, passando sulle cime della dolce Maiella, si carica del freddo assorbito dalla neve e dal ghiaccio. Abbiamo però saputo di quello che è successo la mattina, con l’inco

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di Zacc e Bélina I COLLABORATORI Zacc – D’Alema, come ricorda Violante, ci ha provato a farlo rientrare in Italia per curarlo Bélina- se ci riusciva, oggi, invece che una via, avremo Craxi in persona con violante e D’Alema suoi collaboratori.

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di Zacc e Bélina ENERGETICO Zacc – ma cos’ha Violante ? Bélina – elettrizzato

RICOMINCIARE

Vincenzo Cerami, nella sua nota settimanale che L’Unità riporta nell’ultima pagina, ricordando il nastro tricolore nel taschino della giacca degli orchestrali nel concerto di Capodanno alla Fenice di Venezia, quale segno di protesta per i pesanti tagli alle Fondazioni liriche, si è posto subito una domanda, che suona dura condanna al suo partito, il Pd. In particolare, Cerami scrive “……nel vedere quella sorta di umiliata decorazione appesa agli occhielli dei musicisti, mi sono chiesto subito qual è il punto di vista del mio partito, del PD, sull’argomento, e soprattutto se il nuovo assetto messo in piedi da D’Alema-Bersani ha un qualche interesse per la Cultura e per l’Arte del nostro Paese. Rispondo senza esitazione: no, non ha alcun interesse per la Cultura e per l’Arte, perché, né più né meno della destra, non possiede la cultura della cultura. La nostra classe al potere proviene dalla ex piccola borghesia, tradizionalmente sotto culturale quando non smaccatamente anticulturale. Sia

La sede dell'istituto Agrario stimola la proposta di Pasquale Di Lena

LARINO. Un tema reintrodotto dal sindaco nel corso della seduta dell’ultimo consiglio comunale di Larino, quello del 28 dicembre scorso, con novità circa la questione dei terreni dove collocare il nuovo istituto, nel momento in cui, anche volendo, l’area nei pressi dell’Hotel Campitelli non è disponibile. Ad intervenire, come sempre in maniera puntuale, è stato Pasquale Di Lena. "Ancora una volta siamo tornati a riproporre la scelta dei terreni delle Piane di Larino, quelli di proprietà della Amministrazione provinciale di Campobasso, già Battista, per la costruzione, subito, dell’istituto e, insieme del convitto, quale avvio di un percorso che porta alla realizzazione di un “campus” e, nel contempo, di un “polo” di alta specializzazione nel campo dell’agroalimentare, sulla base di esperienze esistenti, in Italia e nel mondo, come – tanto per citarne alcune- a Davis in California; Montpellier in Francia e Padova in Italia. Un’idea, la nostra, che viene da lontano, già riportata da
giovedì 7 gennaio 2010 RAGLI&BELATI di Zacc e Bélina RICICLAGGIO 1 Zacc – ma perché non lo fanno santo questo cazzo di Bettino Craxi Bélina – non ha fatto in tempo a conoscere il capo della banda della Magliana RICICLAGGIO 2 Zacc- torna Riotta Bélina –che buono, il lecca lecca! RICICLAGGIO 3 Zacc – impone il segreto di Stato per non far sapere chi spiava Bélina - …e il silenzio a Bersani- D’Alema e Letta nipote

NO, LARINO VIVA NON CI STA

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Non ci sta ad essere messa sullo stesso piano di chi ha le colpe della situazione che vive il nostro ospedale. Il tentativo dell’articolo non firmato, pubblicato su un quotidiano locale domenica 3 gennaio, di voler mettere tutti sullo stesso piano per la situazione in cui versa il nostro ospedale e dare a tutti la stessa colpa domani che decidono la chiusura, non incanta Larino Viva, che, da sola, ha portato avanti la battaglia non di semplice difesa dell’esistente del “Vietri”, come ha cercato di fare Giardino ed il suo vice con la delega della sanità, ma di rilancio della sua presenza e della sua centralità nel territorio Basso Molise. Lo ha fatto con una proposta articolata che, ultimamente, ancora una volta, i soliti quattro imbecilli di questo nostro amato paese, hanno cercato di disprezzare con la parola “ospizio”. E noi, con i nostri rappresentanti in consiglio comunale e con una nota diffusa qualche giorno fa, abbiamo ribadito che siamo per “l’ospizio”, visto che per “ospizio”

RAGLI&BELATI

di Zacc e Bélina INSIGNIFICANTE Zacc – stabilire che Brunetta è un uomo… Bélina- non significa assolutamente nulla LA FINANZA DEI PARTITI Zacc- Anche il Partito di Di Pietro è per Emiliano, come quello di Casini e di Bersani Bélina - Acqua, acqua, scorie nucleari, fuochino, acqua, fuocherello, sole, fuoco!!!!. Hai indovinato, ma che bravo!

GRAZIE ENZO DI MARIA

L’altra sera intervenendo al consiglio comunale, in seduta ordinaria, sulle progettualità presentate dal sindaco con schede da mettere a disposizione dei 30 milioni di euro dei Pai, ci siamo permessi di fare una serie di osservazioni circa il metodo e il merito dei progetti presentati, visto che ripropongono un passato che è causa della disastrosa crisi che viviamo, fatto di sprechi e di progetti senza senso, che sono serviti solo ai tecnici per fare soldi ed ai politici per avere voti. Basta dare uno sguardo all’indietro per rendersi conto delle macerie che entrambi questi soggetti ci hanno lasciato, in mancanza di una programmazione e di una progettualità tesa a pensare il futuro delle nuove generazioni e non il conto da incassare. Tutto all’incontrario di quel detto dei saggi degli indiani di America che dicevano quando vuoi pensare a fare qualcosa devi pensare almeno a sette prossime generazioni per capire se la cosa che hai pensato ha significato. Il nostro recente passato e il pr

Al Sindaco di Larino

Caro Sindaco, cari colleghi, vi invio i miei migliori auguri di Buon Anno all’insegna della buona salute e con l’auspicio di grandi risultati per la nostra città. La salute mia e vostra, come molti sanno, è strettamente rapportata alla salute del territorio, che ci appartiene al pari della identità di ognuno di noi. Non avere a cuore la salvaguardia e la tutela del territorio vuol dire non avere a cuore la nostra salute e, ciò che è ancora più grave, sconfessare la nostra identità. Quando abbiamo detto tutti insieme NO, senza se e senza ma, al nucleare, ci siamo preoccupati della nostra salute, di quella dei molisani e, anche, di quella di tutti gli italiani, compresi il Presidente del Consiglio, il suo Ministro Scajola, il suo governo, i suoi parlamentari e tutti i suoi sostenitori, che vogliono il nucleare e lo presentano, non come un atto di follia al servizio di grandi interessi, ma come la soluzione ai problemi energetici del nostro Paese. C’è di più, visto che nessuno lo vuole,

zacc e belina

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MARONI DI AUGURI Zacc – un altro colpo alla mafia Bélina – tolto isolamento al boss Giuseppe Graviano. C’è il rischio che parli.

RAGLI&BELATI

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di Zacc e Bélina LE ABBUFFATE Zacc – anche Bossi è “geneticamente contrario alla melassa buonista e a quelli che parlano, parlano e poi non fanno un bel nulla" Bélina – l’ultima cena ad Arcore gli deve essere rimasta indigesta

Napolitano: «Puntiamo su Mezzogiorno e giovani»

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Per riuscire a superare la crisi e uscirne con un'Italia più giusta, "occorre guardare con coraggio alla realtà nei suoi aspetti più critici, ponendo mano a quelle riforme e a quelle scelte che non possono più essere rinviate, e facendoci guidare da grandi valori: solidarietà umana, coesione sociale, unità nazionale", ha detto il presidente della Repubblica nel messaggio di fine anno. E la realtà, ha aggiunto, porta a guardare i problemi di coloro che hanno "avuto maggiori" problemi dalla crisi.NEL 2010 A RISCHIO SOPRATTUTTO OCCUPAZIONE L'Italia ha pagato un prezzo alto alla crisi e nel 2010 a rischio " è soprattutto l'occupazione". Giorgio Napolitano traccia un bilancio di questa anno di crisi economica nel discorso di fine d'anno:" C'é stata una pesante caduta della produzione e dei consumi; ce ne stiamo sollevando; si è confermata la vocazione e intraprendenza industriale dell'Italia; ma ci sono state aziende, soprattutto pi

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di Zacc e Bélina MALE CRONICO Zacc - Ma cosa sta succedendo al PD? Bélina – la solita crisi D’Alema