Tra vini, produzioni biologiche e biodiversità





Iniziamo il nostro viaggio tra i numeri dei primati italiani partendo dai vini: 357 Denominazioni di origine (42 Docg e 315 Doc) e 120 Igt (indicazioni geografiche tipiche) nell’insieme è il primato espresso dalla nostra vitivinicoltura, con alcune migliaia di tipologie di vino che ci permettono di presentare territori tra i più noti al mondo, che hanno come testimoni queste vere e proprie preziosità. Una realtà che ci ha permesso di dare quella immagine di successo che, oggi, vivono i nostri vini sui mercati del mondo e di consolidare il primato della nostra esportazione.Per quanto riguarda le produzioni biologiche si parla di 50 mila aziende coinvolte, pari a 1/3 delle imprese biologiche attive europee, e oltre 100.000 ettari di superficie interessata, soprattutto per le produzioni ortofrutticole. Poi la biodiversità:
* 221 vitigni autoctoni che, con le loro uve, partecipano alla composizione di quel patrimonio unico al mondo che sono, come si diceva sopra, le migliaia di tipologie di vini frutto della storia, della cultura, della passione dei nostri bravi produttori e trasformatori, della diversità, non solo ampelografia, ma anche di quella orografica e della natura dei terreni;
*oltre 400 varietà di olivo autoctone, più del doppio di quelle che sono a caratterizzare l’olivicoltura del resto del mondo, compreso il quadro di biodiversità dei paesi mediterranei. Già oggi si parla di 350 tipi di olio, un patrimonio che nessun altro Paese al mondo può vantare.
Nasce da questo primato l’idea di realizzare l’“Olivoteca d’Italia”, un oliveto speciale, che raccoglie questo enorme patrimonio di biodiversità per organizzarlo ai fini della promozione e valorizzazione di un mondo fatto di territori e, quindi, di storia, cultura, ambienti, tradizioni e di uomini che producono, usano, consumano l’olio per il gusto di mangiare bene e vivere in salute. Un insieme, quindi, di primati che fanno onore alla agricoltura italiana ed ai suoi protagonisti, e, stanno a significare qualità, diversità, tracciabilità, qualità ambientale, ricchezza di offerta finalizzata a soddisfare al meglio il consumatore, anche il più esigente.
E’ opportuno segnalare infine le fonti da cui sono state tratte queste informazioni e quelle che saranno pubblicate in questo viaggio nei primati del gusto:
· “Atlante Qualivita – I prodotti agroalimentari italiani Dop, Igp, Sgt”(edizione 2008, e edizione 2009), realizzato dalla Fondazione Qualivita ;
· Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
· la Carta dei vini Doc e Docg, XVIII edizione, edita dalla Enoteca Italiana di Siena con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
· Viaggio attraverso i vitigni autoctoni italiani di L. Paolini, ed. Enoteca Italiana
· L’extravergine- guida ai migliori vini del mondo di qualità accertata – ed. 2009 – a cura di Marco Oreggia per Cucina e Vini Editrice
· Dop e Igp, elaborazione Ismea su dati Ue
26/07/2009

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