I numeri del primato italiano



Proprio di questi giorni l’ultima novità: la Nocciola Romana, tipico frutto del viterbese, è diventata un prodotto protetto dall'Ue. ''L'iscrizione della DOP 'Nocciola Romana' nel registro delle Denominazioni d'origine protette e delle Indicazioni geografiche protette è un ulteriore riconoscimento per l'Italia, che con 181 prodotti tutelati mantiene il primato europeo della qualità”. Lo ha affermato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia in merito all'iscrizione della Dop ''Nocciola Romana'' nel registro delle Dop e delle Igp. "La Regione Emilia –Romagna è quella che registra il maggior numero di certificazioni (27), seguita dal Veneto (26); Lombardia (21), Toscana (19), Sicilia (17), Piemonte (16), Campania (16), Lazio (16), Puglia (13), Calabria (11) Trentino - Alto Adige (10) e, poi, tutte le altre rimanenti Regioni (sono considerate anche le registrazioni che riguardano più regioni, come la Mortadella Bologna o i Salamini Italiani alla Cacciatora o Caciocavallo Silano e altri).Per quanto riguarda i prodotti, il primato spetta agli ortofrutticoli (57); a seguire gli oli extravergine di oliva (38); i formaggi (34); i prodotti a base di carne (30). Le rimanenti denominazioni sono pari a 21 e si riferiscono a: panetteria; carne fresca; altri prodotti di origine animale; spezie; olive da tavola; pesci e molluschi.Le aziende più numerose sono quelle olivicole, più della metà, seguite da quelle dei formaggi e poi da quelle che producono ortofrutta. In totale sono circa 80 mila aziende agricole, per una superficie coltivata che supera i 130 mila ettari.Poco più della metà di queste aziende sono al Nord dell’Italia, dove è anche ubicato il 58% degli allevamenti, mentre il sud detiene oltre il 50% della superficie coltivata.Le aziende di trasformazione e di stoccaggio superano le 6.000 unità.Una realtà produttiva, quella rappresentativa di territori vocati, in forte crescita, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia. Sono i prodotti Dop anche quelli più clonati sul mercato mondiale, tant’è che si calcola che la pirateria sottrae al nostro mercato tra i 50 e i 60 miliardi.

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