IL LAVORO IN MARCIA": FIOM, ARCI E UISP ATTRAVERSANO L'ITALIA IN BICICLETTA PER RIVENDICARE IL DIRITTO AL LAVORO. DAL 17 AL 31 MAGGIO



Quest’anno il giro d’Italia compie 100 anni. Era il 13 maggio del 1909 quando i primi 127 ciclisti partirono per quel primo leggendario Giro. Lo vinse Luigi Ganna, muratore di Varese...Oggi la Fiom Cgil, l'Uisp e l'Arci organizzano “Il Lavoro in Marcia”, iniziativa che si rivolge in particolar modo al mondo del lavoro e del precariato: è un viaggio nell'Italia del lavoro e della crisi; un itinerario per raccogliere e testimoniare le esperienze di chi lavora, di chi è in Cassa integrazione o di chi è stato licenziato.
La carovana di biciclette che si muoverà verso la Capitale sia da Nord che da Sud, è costituita da due gruppi di 15 ciclisti ognuno. Il primo partirà il 17 maggio da Padova, e attraverserà Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio (Rieti) e Abruzzo per approdare il 31 maggio a Roma. Il secondo che partirà il 27 maggio da Pomigliano D’Arco (Na), attraverserà la Campania, il Molise, per congiungersi a L’Aquila con il gruppo partito da Nord, e arrivare il 31 maggio a Roma dove una delegazione di ciclisti verrà accolta dalla Presidenza della Repubblica.La partecipazione dell’Uisp in particolar modo con la Lega ciclismo fornirà all’iniziativa soprattutto un supporto tecnico-organizzativo. In alcune tappe l’Uisp ha contribuito anche all’organizzazione di alcune iniziative collaterali: a Modena si terrà un dibattito sulla Costituzione Italiana, in Toscana si parlerà di integrazione, il 25 maggio ad Assisi ci sarà un incontro con la Tavola della Pace. Il 31 maggio a Roma ci sarà l’ultima tappa in concomitanza con la conclusione del Giro D’Italia.Il "Lavoro in Marcia" è un tour per ricordare, come cita l’articolo 1 della Costituzione, che ‘l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro’. La bicicletta in quanto mezzo che consente di girare il paese in maniera ecologica, si dimostra inoltre un utile strumento, vista la concomitanza con il centenario del Giro D'Italia, per mettere al centro dell'opinione pubblica e garantire visibilità a temi spesso ignorati come il precariato e la cassa integrazione. Non ci sono maglie rosa da vincere, né primati da strappare, c’è una sola volata: difendere il diritto al lavoro.

http://lavoroinmarcia.blogspot.com/
Fonte: UISP.it
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