lettera cantine cipressi

Gent.mo Sig. Di Lena,

con questa e-mail volevamo contraccambiare il Suo saluto e complimentarci per la Sua proposta di un' OLIVOTECA nazionale: condividiamo infatti il pensiero che una simile iniziativa andrà a valorizzare e a tutelare la biodiversità varietale del nostro Paese. Ci auguriamo che questo progetto possa essere apprezzato fino alla fine e che possa essere realizzato.

Volevamo inoltre esprimerLe il nostro pensiero in merito al suo articolo "GIU' LE MANI DALLA TINTILIA" uscito la scorsa settimana.
Crediamo di essere stati sempre corretti con la Sua persona e orgogliosi di avere un corregionale così amante del buon vino, ma questa volta non condividiamo il Suo pensiero e in qualche modo ci sentiamo anche un pò offesi da quanto Lei ha espresso.

Cantine Cipressi, come Lei sa, è un' azienda giovane che però in pochi anni ha raccolto numerose soddisfazioni.
Agli inizi della nostra attività, sapevamo che il cammino sarebbe stato tortuoso ma non speravamo di poter essere così presto orgogliosi dei nostri prodotti. Non stiamo ora a citarLe i vari oscar qualità - prezzo del Gambero Rosso ottenuti dai nostri Rumen e Elkon.
Ciò che ci inorgoglisce maggiormente è l'apprezzamento che la nostra Tintilia Macchiarossa ha riscosso sin dagli esordi della nostra attività: CORONA per tre anni di fila di VINIBUONI D'ITALIA, nonchè menzione speciale "Saranno famosi" tra i vitigni autoctoni nazionali sempre di VINIBUONI D'ITALIA;
unica Tintilia che ha preso i QUATTRO GRAPPOLI nella guida DUEMILA VINI: "Convince nuovamente la Tintilia delle Cantine Cipressi. Iniziammo a crederci sin dalla prima annata prodotta - la 2003- e con questa quarta uscita si conferma ancora una volta vino di ottimo livello e spiccato pregio, al top della produzione regionale. Rosso rubino consistente. Bagaglio olfattivo nobile e ampio; rapisce per profumi di geranio, rosmarino, susina nera e pepe. Sorso caldo ed equilibrato che esprime energia grazie a sapori di spezie ed erbe amare, con trama tannica ben innestata nella massa e buona dose di freschezza. Lungo e saporito".

Anche Veronelli e Luca Maroni si sono espressi sempre con giudizi lusinghieri.
Lo scorso gennaio abbiamo fatto imbarcare alcune pedane di bottiglie alla volta della California e del Canada, ma la nostra Tintilia Macchiarossa riesce a farsi amare anche in Germania, Lussemburgo, Svizzera, Olanda e Brasile.

Tutto questo ci porta a credere di non meritare che il nostro operato sia definito "culi di bottiglie": siamo perfettamente consapevoli di gestire una delle preziosità regionali e naturalmente ci è sempre stata a cuore la sua promozione in qualsiasi campo, persino su i social network, dove i messaggi arrivano più direttamente ai giovani, che più di tutti devono essere avvicinati alle tradizioni e alla storia.

Alla luce di quanto detto, crediamo di non mostrare alcuna sorta di strano appetito se ci siamo fatti promotori di iniziative da lei definite "bestiali" come quelle di ricavare altre tipologie dalla Tintilia: dopo anni di un lungo e attento lavoro, con numerose "prove di botte" e degustazioni, siamo prossimi all'uscita del nostro passito ( per ora definito ancora vino dolce di Tintilia) e noi vorremo augurare a Lei di essere così orgoglioso di un Suo prodotto così come lo siamo noi di questa nuova creatura.
Il nostro passito porta in sé la struttura poderosa del vitigno di origine, i sentori originari della Tintilia e quelli terziari delle barriques e allo stesso tempo una dolcezza lieve, di sicuro non stucchevole: una vera piacevole sorpresa per chiunque abbia avuto l'anteprima di degustarlo.

Siamo seguiti oramai da diversi anni dall'enologo Goffredo Agostini, una persona seria, competente, umile che lavora in silenzio ma che potrebbe vantare le migliori conoscenze in assoluto sul Tintilia, in quanto è stato l'unico enologo in regione a seguire due cantine produttrici di questo vitigno. La sua profonda comprensione del Tintilia ci ha portato ai risultati finora ottenuti e alla realizzazione del nostro passito.

Signor Di Lena, le attuali richieste del mercato sempre più esigenti, obbligano le aziende a creare continuamente nuovi prodotti, e se i nostri tecnici preparati lo reputano possibile, perché non farlo? Non è forse in questo modo che si migliora la visibilità di questo vitigno? Tra l'altro saremo anche uno dei rari passiti rossi nazionali e dunque questo finirà per accrescere la curiosità intorno alla Tintilia.

Crediamo che abbia poco senso puntare al riconoscimento DOCG per la Tintilia, poiché dalla prossima vendemmia il sistema delle DOC e DOCG sarà annullato con l'avvento della nuova normativa, per cui crollerà completamente il concetto della piramide della qualità.

Reputiamo che la vera opportunità che il Molise debba raccogliere sia quella di individuare le zone di elezione per la coltivazione di questo vitigno (zonazione), che metta a confronto i parametri pedoclimatici e vini corrispondenti: solo in questo modo si potranno identificare i comprensori agricoli dove estrinseca al meglio le sue potenzialità qualitative ed evitare di realizzare in regione tante diverse Tintilia che dunque confondono i consumatori. MOLTI GRANDI VINI SI OTTENGONO IN AMBITI TERRITORIALI BEN PRECISI E NON SONO RIPRODUCIBILI ALTROVE : A NOSTRO MODO DI VEDERE LA TINTILIA APPARTIENE PROPRIO A QUESTA CATEGORIA.

Come Lei giustamente dice, Di Majo Norante ha fatto in passato un pregevole lavoro di promozione, ma non si dimentichi che questa opera è stata possibile grazie alla nostra volontà, all'epoca considerata folle, di credere nelle potenzialità di questo vitigno. In qualche modo ci vogliamo considerare i primi che hanno creduto in questo progetto.

Siamo nati con il sogno di vinificare la Tintilia e di recente qualcuno ha definito il nostro Macchiarossa il BAROLO DEL SUD...Dunque non crediamo di meritare la critica di non rispettare la preziosità di questo vitigno né tantomeno reputiamo di essere dei folli se abbiamo realizzato un buon passito.
Forse qualcuno invece ci dovrebbe dare merito per tutto quello che abbiamo fatto, senza darci addosso se dopo una profonda conoscenza delle caratteristiche di questo vitigno decidiamo di realizzare un nuovo prodotto che potrà far parlare del Molise.

Cordiali saluti,

Roberta Luciani
Responsabile Comunicazione e Commercio -Cantine Cipressi

Commenti

  1. Gent.mo Dott. Di Lena, non è eticamente corretto mostrare in pubblico un' e-mail privata soprattutto se poi qualcuno leggendola, e non comprendendo il contenuto, la usa per esporre tesi completamente strampalate ( non mi riferisco a Lei ma ad altre persone). Sono stati dunque commessi due errori: uno di ordine etico/morale pubblicando un'e-mail privata, e uno di informazione.
    La prego dunque di rimuovere al più presto questo post dal Suo blog.
    Cordiali saluti.
    Dott.ssa Roberta Luciani
    Tecnologa Alimentare & Sommelier

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