SACCONI NON MOLLA

ZACC E BELINA CI SCRIVONO COSI'
SALUTANDO ELUANA

Peggio di un talebano.
Rosari e striscioni ieri davanti alla clinica per “una testimonianza di solidarietà ad Eluana” da gente del Centro di aiuto alla vita di Lecco, che gridano “Eluana deve vivere” e sapete a chi? Al padre di Eluana, che da 17 anni assiste la figlia in coma e per questo lungo tempo sola nelle sue mani. Non hanno detto “coglione” perché avevano il rosario in mano e con il rosario non si può.
È vietato, anche perché uno non può dire ad un altro quello che deve dire a se stesso.
L’Arcivescovo di Udine, in preghiera, ha sollecitato un soprassalto di coscienza (ribellione) e poi ha detto “è una vera e propria eutanasia” sperando che questa sua parola, e non quella della solidarietà, arrivi a Beppino Englaro. Solidarietà espressa, invece, da Tondo, presidente della Regione Friuli, e subito hanno detto “ma quello è tondo” per far capire che loro sono quadrati e squadrati, con in mano il rosario e, in questo e altri pochi casi, non il “perdono”, ma l’accanimento.
“A Udine contro Eluana si sta per compiere un vero e proprio omicidio”, parola del siciliano La Loggia che arrivano dall’oltretomba dove è stato cacciato dalla dignità, e poi, ancora, un grido “si fermino” con Alemanno, il sindaco di Roma tranquilla, che sentenzia “la vita è sacra……sono d’accordo con il Ministro Sacconi”, ciò che vuole essere d’accordo con niente. Nel frattempo, giunto di filata dal Messico, il cardinale non sappiamo come si chiama, per dire “fermate quella mano assassina” pensando all' anestesista, solo per metterlo in crisi. L’Avvenire, il quotidiano della CEI, invita a scendere in piazza “l’Italia non starà alla finestra” perché “togliere la vita ad una persona indifesa è una barbarie”. Ed ecco Mantovano, uno dei tanti segretari inutili dell’allegro governo Berlusconi, a far presente che quella di Eluana “sarà la prima condanna a morte dopo il 1948” ed ancora la Cei “il viaggio della morte è già cominciato”. E poi il pensiero non pensiero, Gasparri “è iniziato l’omicidio Eluana, che rischia di avvenire impunemente e senza turbare convenzioni ed erogazioni di pubblico denaro”.
Si potrebbe continuare con le idiozie e le ipocrisie, a che serve visto che è questo il materiale che rende forte Berlusconi e debole moralmente e intellettualmente il Paese.
Chiudiamo dicendo “che Dio, se c’è, benedica Eluana”. Benedica te ed i tuoi cari che hanno mostrato una forza morale che non ha uguali e, come tali, eroi di un mondo dove imperano i ciarlatani, ominicchi che non hanno sentimenti se non quello di stare lì a giudicare.
Per quanto ci riguarda diciamo che parlano, giudicano, sentenziano alla sola ricerca di una loro morale persa. A noi non ci spetta né giudicare né sindacare, ma solo sperare che ci sia il rispetto per chi esprime, e vive, la vita e la morte con la dignità che esse meritano.
Anche per noi, per una questione di rispetto, vale il silenzio.
Zacc e Bélina

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